Comunicazione e trasparenza: un'occasione di controllo per il cittadino - Guasticchi "La comunicazione: strumento strategico di governo" - La Loggia "Le riforme accrescono i diritti dei cittadini"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 23 aprile ’10) – Tutti d’accordo sul fatto che l’attuale processo di riforma sia un’ottima occasione per modernizzare la Pubblica Amministrazione. La comunicazione e la trasparenza rappresentano un’occasione insostituibile dove i cittadini hanno l’opportunità di conoscere l’attività degli Enti e poter intervenire anche con verifiche e controlli nei loro confronti. Il federalismo fa parte di questo processo di riforma ed è una opportunità per gli amministratori locali che si gioca sui principi di autonomia e di responsabilità. Questo il senso emerso dai lavori del convegno “Una Nuova PA tra Riforme e Federalismo” che si è tenuto stamani in Provincia e organizzato dall’Ente (Servizio Informazione Comunicazione e Decentramento), in collaborazione con l’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale. Molte le voci autorevoli che si sono confrontate sull’argomento: il Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi, il Presidente dell’Associazione Comunicazione Pubblica Gerardo Mombelli, Michele Morciano Presidente Osservatorio sulle Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione, l’On. Walter Verini Membro Commissione Parlamentare per le Politiche dell’Unione europea, Giovanni Rossi Segretario Generale Aggiunto e Responsabile Dipartimento Uffici Stampa della FNSI, Dante Ciliani Presidente Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, Antonio Longo Presidente Movimento Difesa Cittadino, Adriana Laudani Avvocato esperto in Diritto Amministrativo e l’On. Enrico La Loggia Presidente Commissione Parlamentare per l’Attuazione del Federalismo Fiscale. “Questa amministrazione – sono le parole di Guasticchi che ha dato il via ai lavori - ha fatto della comunicazione istituzionale uno strumento strategico di governo, mettendo insieme le forze migliori presenti nella nostra struttura. La qualità del convegno odierno, espresso dalla qualità dei relatori, fa nascere l’idea di una replica, negli anni, di questa iniziativa, anche come forma di verifica di evoluzione sotto il profilo della innovazione della amministrazione e di confronto e stimolo verso le altre amministrazioni”. Per L’On. Enrico La Loggia “le riforme attualmente in atto non possono che accrescere i diritti dei cittadini in quanto emerge una azione pressante di questi di verifica e conseguente controllo nei confronti della pubblica amministrazione. Il modello di federalismo solidale che si è scelto va nella direzione di valorizzare le amministrazioni virtuose, ma non penalizzare quelle “meno virtuose”. Equilibrio e saggezza sono le parole chiave che devono essere la stella polare del governo e del parlamento nell’attuazione del federalismo. Al primo posto del federalismo c’è il principio di responsabilità derivante da un obbligo assoluto e ineludibile. Non ci sarà più una “mamma Stato” per far quadrare i conti, ma gli amministratori locali saranno chiamati a far quadrare i propri bilanci con la proprie risorse. Maggiori spese per i comuni si traducono in maggiore imposizione fiscale che si riflette sulla collettività. Al secondo posto del federalismo c’è il principio di efficienza della PA sia nei tempi dei procedimenti che nella qualità dei servizi, dove, anche qui, gli amministratori rispondono ai cittadini. Al terzo punto c’è la scommessa di trasformare a breve la spesa storica degli enti in spesa standard: c’è un grosso divario tra le diverse amministrazioni locali che occorre superare entro breve e ciò avrà, come conseguenza, un forte impatto anche nell’utilizzo delle risorse, e non solo finanziare, negli enti. Il divario è non solo al sud del paese, anche al centro e in alcune zone del nord”. Per Mombelli dalla legge 150 del 2000, sul ruolo dell’informazione e della comunicazione nella p. a, a quella 150 del 2009, la c.d. “Brunetta”, vengono confermati i principi di efficienza, trasparenza e partecipazione come motori del rinnovamento della amministrazione pubblica, dove l’informazione e la comunicazione sono strumenti basilari. Marciano ha affrontato temi quali la valutazione della performance e i livelli essenziali delle prestazioni nonché il relativi temi dei costi e fabbisogno standard, come sono stati introdotti dalla legge “Brunetta”, la 150 del 2009. “Un passaggio epocale” è per Verini quello del 1990 che ha aperto un decennio di riforme così come quello attuale. Però le amministrazioni locali, per Verini, devono anticipare i processi, essere protagoniste della trasformazione e cogliere nel federalismo fiscale una opportunità per non fare cittadini di serie A e di serie B, rafforzando i valori della responsabilità, della trasparenza e della comunicazione. “Gli Stati Generali dell’Italia Centrale in programma a Perugia – ha detto - rappresentano una forma di anticipazione del federalismo”. “La piena applicazione della legge 150 del 2000 perché contiene gli elementi della riforma” è quanto ha chiesto Rossi. “Una legge chiara nei principi e nei ruoli – ha detto - a distanza di dieci anni non trova piena applicazione. Molti precari nella PA sono in questo settore, tuttavia l’ARAN continua a non convocare nelle riunioni il sindacato dei giornalisti, mentre dovrebbe chiaramente definire ruolo e funzioni dei giornalisti. Occorre anche superare le differenziazioni ancora esistenti tra le diverse regioni dove l’applicazione della legge avviene a macchia di leopardo”. Anche Dante Ciliari ha evidenziato le problematiche dei giornalisti nella PA: ‘un vero e proprio “buco nero”’. “I new media – ha detto - ci offrono grandi opportunità di comunicazione anche interattiva, purtroppo la PA li usa soprattutto come comunicazione nella forma di propaganda”. Per Longo il cittadino si scontra quotidianamente con i tempi lunghi e i disservizi della burocrazia e con il federalismo si corre il rischio di incrementare il divario tra le regioni del nord e quelle del sud e un notevole aumento dei costi che vanno a ricadere poi sui cittadini. Per Adriana Laudani “sussidiarietà, comunicazione, partecipazione, trasparenza, autonomia e responsabilità sono le parole chiave della riforma. Valori e regole uguali come patto tra amministrazioni e cittadini, non una differenziazione ma una parità”. Questo la Provincia di Perugia lo ha fatto già da tempo approvando il “Regolamento sul rapporto tra i cittadini e l’amministrazione nello svolgimento delle attività e dei procedimenti amministrativi”, anticipando in qualche modo la “riforma Brunetta”.
L’On. Silvano Moffa Presidente Commissione Parlamentare Lavoro Pubblico e Privato, non potendo partecipare al convegno, ha inviato un messaggio di saluto ai partecipanti.
Oi10164.MTP
(Cittadino e Provincia – Perugia, 23 aprile ’10) – Tutti d’accordo sul fatto che l’attuale processo di riforma sia un’ottima occasione per modernizzare la Pubblica Amministrazione. La comunicazione e la trasparenza rappresentano un’occasione insostituibile dove i cittadini hanno l’opportunità di conoscere l’attività degli Enti e poter intervenire anche con verifiche e controlli nei loro confronti. Il federalismo fa parte di questo processo di riforma ed è una opportunità per gli amministratori locali che si gioca sui principi di autonomia e di responsabilità. Questo il senso emerso dai lavori del convegno “Una Nuova PA tra Riforme e Federalismo” che si è tenuto stamani in Provincia e organizzato dall’Ente (Servizio Informazione Comunicazione e Decentramento), in collaborazione con l’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale. Molte le voci autorevoli che si sono confrontate sull’argomento: il Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi, il Presidente dell’Associazione Comunicazione Pubblica Gerardo Mombelli, Michele Morciano Presidente Osservatorio sulle Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione, l’On. Walter Verini Membro Commissione Parlamentare per le Politiche dell’Unione europea, Giovanni Rossi Segretario Generale Aggiunto e Responsabile Dipartimento Uffici Stampa della FNSI, Dante Ciliani Presidente Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, Antonio Longo Presidente Movimento Difesa Cittadino, Adriana Laudani Avvocato esperto in Diritto Amministrativo e l’On. Enrico La Loggia Presidente Commissione Parlamentare per l’Attuazione del Federalismo Fiscale. “Questa amministrazione – sono le parole di Guasticchi che ha dato il via ai lavori - ha fatto della comunicazione istituzionale uno strumento strategico di governo, mettendo insieme le forze migliori presenti nella nostra struttura. La qualità del convegno odierno, espresso dalla qualità dei relatori, fa nascere l’idea di una replica, negli anni, di questa iniziativa, anche come forma di verifica di evoluzione sotto il profilo della innovazione della amministrazione e di confronto e stimolo verso le altre amministrazioni”. Per L’On. Enrico La Loggia “le riforme attualmente in atto non possono che accrescere i diritti dei cittadini in quanto emerge una azione pressante di questi di verifica e conseguente controllo nei confronti della pubblica amministrazione. Il modello di federalismo solidale che si è scelto va nella direzione di valorizzare le amministrazioni virtuose, ma non penalizzare quelle “meno virtuose”. Equilibrio e saggezza sono le parole chiave che devono essere la stella polare del governo e del parlamento nell’attuazione del federalismo. Al primo posto del federalismo c’è il principio di responsabilità derivante da un obbligo assoluto e ineludibile. Non ci sarà più una “mamma Stato” per far quadrare i conti, ma gli amministratori locali saranno chiamati a far quadrare i propri bilanci con la proprie risorse. Maggiori spese per i comuni si traducono in maggiore imposizione fiscale che si riflette sulla collettività. Al secondo posto del federalismo c’è il principio di efficienza della PA sia nei tempi dei procedimenti che nella qualità dei servizi, dove, anche qui, gli amministratori rispondono ai cittadini. Al terzo punto c’è la scommessa di trasformare a breve la spesa storica degli enti in spesa standard: c’è un grosso divario tra le diverse amministrazioni locali che occorre superare entro breve e ciò avrà, come conseguenza, un forte impatto anche nell’utilizzo delle risorse, e non solo finanziare, negli enti. Il divario è non solo al sud del paese, anche al centro e in alcune zone del nord”. Per Mombelli dalla legge 150 del 2000, sul ruolo dell’informazione e della comunicazione nella p. a, a quella 150 del 2009, la c.d. “Brunetta”, vengono confermati i principi di efficienza, trasparenza e partecipazione come motori del rinnovamento della amministrazione pubblica, dove l’informazione e la comunicazione sono strumenti basilari. Marciano ha affrontato temi quali la valutazione della performance e i livelli essenziali delle prestazioni nonché il relativi temi dei costi e fabbisogno standard, come sono stati introdotti dalla legge “Brunetta”, la 150 del 2009. “Un passaggio epocale” è per Verini quello del 1990 che ha aperto un decennio di riforme così come quello attuale. Però le amministrazioni locali, per Verini, devono anticipare i processi, essere protagoniste della trasformazione e cogliere nel federalismo fiscale una opportunità per non fare cittadini di serie A e di serie B, rafforzando i valori della responsabilità, della trasparenza e della comunicazione. “Gli Stati Generali dell’Italia Centrale in programma a Perugia – ha detto - rappresentano una forma di anticipazione del federalismo”. “La piena applicazione della legge 150 del 2000 perché contiene gli elementi della riforma” è quanto ha chiesto Rossi. “Una legge chiara nei principi e nei ruoli – ha detto - a distanza di dieci anni non trova piena applicazione. Molti precari nella PA sono in questo settore, tuttavia l’ARAN continua a non convocare nelle riunioni il sindacato dei giornalisti, mentre dovrebbe chiaramente definire ruolo e funzioni dei giornalisti. Occorre anche superare le differenziazioni ancora esistenti tra le diverse regioni dove l’applicazione della legge avviene a macchia di leopardo”. Anche Dante Ciliari ha evidenziato le problematiche dei giornalisti nella PA: ‘un vero e proprio “buco nero”’. “I new media – ha detto - ci offrono grandi opportunità di comunicazione anche interattiva, purtroppo la PA li usa soprattutto come comunicazione nella forma di propaganda”. Per Longo il cittadino si scontra quotidianamente con i tempi lunghi e i disservizi della burocrazia e con il federalismo si corre il rischio di incrementare il divario tra le regioni del nord e quelle del sud e un notevole aumento dei costi che vanno a ricadere poi sui cittadini. Per Adriana Laudani “sussidiarietà, comunicazione, partecipazione, trasparenza, autonomia e responsabilità sono le parole chiave della riforma. Valori e regole uguali come patto tra amministrazioni e cittadini, non una differenziazione ma una parità”. Questo la Provincia di Perugia lo ha fatto già da tempo approvando il “Regolamento sul rapporto tra i cittadini e l’amministrazione nello svolgimento delle attività e dei procedimenti amministrativi”, anticipando in qualche modo la “riforma Brunetta”.
L’On. Silvano Moffa Presidente Commissione Parlamentare Lavoro Pubblico e Privato, non potendo partecipare al convegno, ha inviato un messaggio di saluto ai partecipanti.
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