Tra le novità la sezione dedicata alle donne e alle bambine di Kabul. Fino al 15 dicembre la presentazione dei racconti sull’universo femminile
(Cittadino e Provincia) - Perugia, 10 novembre ’21 – L’arte della scrittura contro la violenza del fanatismo e al fianco delle donne, in particolare, delle donne afgane. Dopo la premiazione dei vincitori delle ultime due edizioni nel mese di marzo, è partita la quinta edizione del Concorso Nazionale Letterario "RINA GATTI", che quest’anno dedica una sezione speciale alle donne e alle bambine di Kabul, travolte dal precipitare degli eventi e dal concreto rischio di essere costrette ad un ritorno indietro nel tempo, che cancellerebbe ogni speranza di mantenere o migliorare i pochi progressi riguardo lo status sociale delle donne afgane.
Tutti gli elaborati che si ispireranno alla situazione presente o passata delle donne afgane, oltre che a concorrere per il premio generale, entreranno quindi a far parte di questa nuova sezione, denominata “MILLE PENNE PER LE DONNE DI KABUL”.
“Lo scorso anno, investiti dall’onda del contagio, abbiamo chiesto agli autori di privilegiare storie di donne legate a momenti di emergenza o di catastrofe, presenti o passati, pensando a ciò che la nuova esperienza del lockdown avrebbe ispirato – spiega Giovanni Paoletti -, diversi autori ci hanno mandato dei lavori interessanti e belli prodotti proprio durante il confinamento casalingo e alcuni di questi sono stati anche premiati. In questa quinta edizione, invece, il nostro pensiero è andato alla attualità più stringente e preoccupante, quella che riguarda le donne afgane. Non si può non essere solidali con quella parte della popolazione di quel paese che già viveva una condizione difficile e che ora rischia di essere riportata indietro di secoli. E proprio per tenere alta l’attenzione su questa drammatica e delicata situazione che il Concorso Rina Gatti cerca 1000 penne che raccontino questo difficile momento, per aiutare a creare un fronte comune contro la possibile tragedia”.
Il Premio letterario, promosso dall’Associazione “Europa Comunica”, della quale fa parte il figlio della scrittrice umbra, Giovanni Paoletti, in collaborazione con l’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Perugia e con Bertoni Editore, è aperto a tutti coloro che abbiano raggiunto il 18° anno di età e siano residenti in Italia.
Per partecipare basta presentare un racconto breve oppure un diario breve che abbia ad oggetto le tematiche attinenti il ruolo della donna nella società e la sua modificazione a seconda del periodo storico e della cultura di riferimento, le sue conquiste di emancipazione ed il relativo percorso storico-culturale, le pari opportunità, la condizione femminile ed il raggiungimento dell’autodeterminazione in contesti difficili, l’importanza della figura femminile nella trasmissione tra le generazioni di saperi e di valori.
Le opere, insieme alla scheda di partecipazione, dovranno pervenire alla giuria esaminatrice entro il 15 dicembre 2021. Se in versione digitale dovranno essere inviate al seguente indirizzo di posta elettronica: premiorinagatti@gmail.com, mentre in versione cartacea dovranno essere accompagnate da copia WORD su supporto digitale (CD, DVD dati o pen drive) e inviate al seguente indirizzo: Europa Comunica Cultura Via Solitaria, 1 - 06053 Deruta (PG).
Sono ammessi all’esame della giuria solo lavori inediti, ovvero testi mai pubblicati da alcuna casa editrice, e quindi sprovvisti di codice ISBN, nonché su blog, siti, social network e altri mezzi di comunicazione.
La Giuria del Concorso stilerà una classifica degli elaborati basandosi sulla propria sensibilità artistica ed umana, in considerazione della qualità letteraria dello scritto, dell’uso brillante della lingua italiana e dell’abilità nella composizione, dell’originalità espressiva e della capacità di coinvolgere emotivamente il lettore.
I racconti vincitori e quelli ritenuti meritevoli saranno pubblicati dalla Casa Editrice Bertoni in una raccolta (Antologia dal titolo “Vi parlerò di Lei”) e i relativi volumi faranno parte dei premi consegnati ai vincitori e ai segnalati dalla giuria.
Il Bando completo si trova a questo indirizzo: https://www.rinagatti.it/concorso-nazionale-rina-gatti/. Per ulteriori chiarimenti e informazioni è possibile contattare il numero 3484082257 o
scrivere a premiorinagatti@gmail.com.
Rina Gatti, nata a Torgiano nel 1923, è stata una donna coraggiosa e sensibile, che ha usato il coraggio per intraprendere un percorso di emancipazione personale che l’ha portata ad essere testimone preziosa e appassionata di un mondo nel quale la donna era la vittima privilegiata di meccanismi arretrati e strutturati in una visione uomo-centrica dell’organizzazione sociale. Attraverso la scrittura ha usato tutta la sensibilità e l‟amore di donna, madre e nonna per trasmettere alle nuove generazioni un messaggio positivo e stimolante. Ha così raccontato la durezza e le contraddizioni del mondo contadino del 900, rappresentando un quadro universale sui sentimenti, sulle speranze, sulle conquiste che hanno permesso alle donne di assumere consapevolezza e di raggiungere un’emancipazione che sembrava un miraggio per le loro nonne. Seguendo la sua sensibilità e la sua vocazione, Rina Gatti, si è assunta il ruolo di testimone non solo attraverso i suoi libri, conosciuti in Italia a all’estero, ma anche attraverso la sua attività diretta con la scuole. Alle immagini e alle tematiche raccontate nei suoi volumi più famosi “Stanze vuote” e “Stanze vuote, addio” restano legate le motivazioni principali che la rendono una donna simbolo non solo dell’Umbria che fa da sfondo ai suoi racconti, ma di tutte le donne del mondo, specialmente di quelle che ancora oggi sono costrette in situazioni e legami familiari o sociali che inibiscono loro la libertà e l’autodeterminazione.
Pariopportunità21015.IC
(Cittadino e Provincia) - Perugia, 10 novembre ’21 – L’arte della scrittura contro la violenza del fanatismo e al fianco delle donne, in particolare, delle donne afgane. Dopo la premiazione dei vincitori delle ultime due edizioni nel mese di marzo, è partita la quinta edizione del Concorso Nazionale Letterario "RINA GATTI", che quest’anno dedica una sezione speciale alle donne e alle bambine di Kabul, travolte dal precipitare degli eventi e dal concreto rischio di essere costrette ad un ritorno indietro nel tempo, che cancellerebbe ogni speranza di mantenere o migliorare i pochi progressi riguardo lo status sociale delle donne afgane.
Tutti gli elaborati che si ispireranno alla situazione presente o passata delle donne afgane, oltre che a concorrere per il premio generale, entreranno quindi a far parte di questa nuova sezione, denominata “MILLE PENNE PER LE DONNE DI KABUL”.
“Lo scorso anno, investiti dall’onda del contagio, abbiamo chiesto agli autori di privilegiare storie di donne legate a momenti di emergenza o di catastrofe, presenti o passati, pensando a ciò che la nuova esperienza del lockdown avrebbe ispirato – spiega Giovanni Paoletti -, diversi autori ci hanno mandato dei lavori interessanti e belli prodotti proprio durante il confinamento casalingo e alcuni di questi sono stati anche premiati. In questa quinta edizione, invece, il nostro pensiero è andato alla attualità più stringente e preoccupante, quella che riguarda le donne afgane. Non si può non essere solidali con quella parte della popolazione di quel paese che già viveva una condizione difficile e che ora rischia di essere riportata indietro di secoli. E proprio per tenere alta l’attenzione su questa drammatica e delicata situazione che il Concorso Rina Gatti cerca 1000 penne che raccontino questo difficile momento, per aiutare a creare un fronte comune contro la possibile tragedia”.
Il Premio letterario, promosso dall’Associazione “Europa Comunica”, della quale fa parte il figlio della scrittrice umbra, Giovanni Paoletti, in collaborazione con l’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Perugia e con Bertoni Editore, è aperto a tutti coloro che abbiano raggiunto il 18° anno di età e siano residenti in Italia.
Per partecipare basta presentare un racconto breve oppure un diario breve che abbia ad oggetto le tematiche attinenti il ruolo della donna nella società e la sua modificazione a seconda del periodo storico e della cultura di riferimento, le sue conquiste di emancipazione ed il relativo percorso storico-culturale, le pari opportunità, la condizione femminile ed il raggiungimento dell’autodeterminazione in contesti difficili, l’importanza della figura femminile nella trasmissione tra le generazioni di saperi e di valori.
Le opere, insieme alla scheda di partecipazione, dovranno pervenire alla giuria esaminatrice entro il 15 dicembre 2021. Se in versione digitale dovranno essere inviate al seguente indirizzo di posta elettronica: premiorinagatti@gmail.com, mentre in versione cartacea dovranno essere accompagnate da copia WORD su supporto digitale (CD, DVD dati o pen drive) e inviate al seguente indirizzo: Europa Comunica Cultura Via Solitaria, 1 - 06053 Deruta (PG).
Sono ammessi all’esame della giuria solo lavori inediti, ovvero testi mai pubblicati da alcuna casa editrice, e quindi sprovvisti di codice ISBN, nonché su blog, siti, social network e altri mezzi di comunicazione.
La Giuria del Concorso stilerà una classifica degli elaborati basandosi sulla propria sensibilità artistica ed umana, in considerazione della qualità letteraria dello scritto, dell’uso brillante della lingua italiana e dell’abilità nella composizione, dell’originalità espressiva e della capacità di coinvolgere emotivamente il lettore.
I racconti vincitori e quelli ritenuti meritevoli saranno pubblicati dalla Casa Editrice Bertoni in una raccolta (Antologia dal titolo “Vi parlerò di Lei”) e i relativi volumi faranno parte dei premi consegnati ai vincitori e ai segnalati dalla giuria.
Il Bando completo si trova a questo indirizzo: https://www.rinagatti.it/concorso-nazionale-rina-gatti/. Per ulteriori chiarimenti e informazioni è possibile contattare il numero 3484082257 o
scrivere a premiorinagatti@gmail.com.
Rina Gatti, nata a Torgiano nel 1923, è stata una donna coraggiosa e sensibile, che ha usato il coraggio per intraprendere un percorso di emancipazione personale che l’ha portata ad essere testimone preziosa e appassionata di un mondo nel quale la donna era la vittima privilegiata di meccanismi arretrati e strutturati in una visione uomo-centrica dell’organizzazione sociale. Attraverso la scrittura ha usato tutta la sensibilità e l‟amore di donna, madre e nonna per trasmettere alle nuove generazioni un messaggio positivo e stimolante. Ha così raccontato la durezza e le contraddizioni del mondo contadino del 900, rappresentando un quadro universale sui sentimenti, sulle speranze, sulle conquiste che hanno permesso alle donne di assumere consapevolezza e di raggiungere un’emancipazione che sembrava un miraggio per le loro nonne. Seguendo la sua sensibilità e la sua vocazione, Rina Gatti, si è assunta il ruolo di testimone non solo attraverso i suoi libri, conosciuti in Italia a all’estero, ma anche attraverso la sua attività diretta con la scuole. Alle immagini e alle tematiche raccontate nei suoi volumi più famosi “Stanze vuote” e “Stanze vuote, addio” restano legate le motivazioni principali che la rendono una donna simbolo non solo dell’Umbria che fa da sfondo ai suoi racconti, ma di tutte le donne del mondo, specialmente di quelle che ancora oggi sono costrette in situazioni e legami familiari o sociali che inibiscono loro la libertà e l’autodeterminazione.
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