Lanciato anche il progetto di una mostra nel Palazzo della Provincia per i 150 anni dell'UnitÃÂ d'Italia
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 24 agosto ’10 – Un nuovo sigaro toscano, rigorosamente con la fascetta “tricolore” denominato “Cospaia”, per veicolare da un lato i valori repubblicani e dall’altro l’immagine di un territorio che ha saputo realizzare sogni di libertà ed emancipazione. Nella giornata di presentazione ufficiale della seconda Rievocazione storica dell’antica Repubblica di Cospaia (in programma per il 4 e 5 settembre 2010 nel comune di San Giustino), il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi insieme alla presidente della Fondazione per il Museo storico scientifico del tabacco Daniela Frullani, lancia la proposta, che verrà presto formalizzata ai Monopoli di Stato, di creare un nuovo marchio, quello appunto del Sigaro di Cospaia, in occasione delle cerimonie per i 150 anni dell’Unità d’Italia. “Anche così – sostiene Guasticchi – intendiamo difendere i valori unitari contro i tentativi secessionisti attuali di chi invece vorrebbe spaccare il Paese, con invenzioni geografiche come la “Padania”. La presentazione della manifestazione per rievocare la ex Repubblica di Cospaia è avvenuta questa mattina, presso la sede centrale della Provincia di Perugia. Due giornate, quelle appunto del 4 e 5 settembre prossimo, volute dalla Fondazione per il Museo Storico Scientifico del Tabacco e dal Comune di San Giustino, in collaborazione con le associazioni del capoluogo, gli operatori economici e gli abitanti, per ridare vita a quella che fu la più piccola repubblica della storia grazie alla capacità dei suoi abitanti che seppero approfittare di un banale errore di riconfinazione tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Per circa 400 anni, dal 1441 al 1826, dunque senza un riconoscimento ufficiale vero e proprio, ma con il beneplacito dei due stati confinanti, riuscirono a mantenersi liberi con capacità diplomatiche e con i frutti del contrabbando. Per secoli infatti, come ricordato da Frullani, questa fu una terra di contrabbandieri, fuoriusciti politici e esiliati, meta di chi voleva ricostruirsi una vita, luogo dove si esercitò una forma di democrazia diretta. Ma non furono solo questi i primati della piccola repubblica dell’Alto Tevere. Questa è stata anche la culla della produzione del tabacco, che per lungo tempo ha procurato benessere ed economia al territorio. Una esperienza storica dunque che non poteva essere dimenticata. Per questo lo scorso anno si è deciso di dar vita ad una rievocazione che ha attirato molti visitatori italiani e stranieri, che ha riscosso un grande successo e che sarà ripetuta a settembre, in un fine settimana in cui il paese diventerà teatro di giochi, scene di vita dell’antica repubblica, spettacoli di teatro popolare, esibizioni di cantori in ottava rima, degustazioni gastronomiche con menu preparati secondo antiche ricette. In programma anche una passeggiata alla riscoperta dei confini, delle dogane e dei luoghi di contrabbando. “Il tutto – ha spiegato l’assessore alla cultura di San Giustino Stefania Ceccarini - per percorrere un periodo di vitale importanza per i percorsi della storia di San Giustino e dell'intera vallata sia umbra che toscana”. Ma lo sguardo è rivolto anche al futuro e alle difficoltà che il settore del tabacco sta attraversando. Per questo, al Museo si svolgerà un convegno dal titolo "Il tabacco oggi - dalla produzione alla distribuzione” a cui si affida il compito di riportare l’attenzione del mondo politico e istituzionale su questo importante comparto. “Nel presentare tale manifestazione – ha sostenuto Guasticchi – vogliamo essere provocatori come lo fu l’antica Repubblica di Cospaia”. Da qui appunto la proposta di un nuovo tipo di sigaro toscano e il progetto di allestire una mostra presso il Palazzo della Provincia su questo prodotto, simbolo del Risorgimento italiano, in concomitanza con le celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia che sono in programma per il 2011.
OI10380.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 24 agosto ’10 – Un nuovo sigaro toscano, rigorosamente con la fascetta “tricolore” denominato “Cospaia”, per veicolare da un lato i valori repubblicani e dall’altro l’immagine di un territorio che ha saputo realizzare sogni di libertà ed emancipazione. Nella giornata di presentazione ufficiale della seconda Rievocazione storica dell’antica Repubblica di Cospaia (in programma per il 4 e 5 settembre 2010 nel comune di San Giustino), il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi insieme alla presidente della Fondazione per il Museo storico scientifico del tabacco Daniela Frullani, lancia la proposta, che verrà presto formalizzata ai Monopoli di Stato, di creare un nuovo marchio, quello appunto del Sigaro di Cospaia, in occasione delle cerimonie per i 150 anni dell’Unità d’Italia. “Anche così – sostiene Guasticchi – intendiamo difendere i valori unitari contro i tentativi secessionisti attuali di chi invece vorrebbe spaccare il Paese, con invenzioni geografiche come la “Padania”. La presentazione della manifestazione per rievocare la ex Repubblica di Cospaia è avvenuta questa mattina, presso la sede centrale della Provincia di Perugia. Due giornate, quelle appunto del 4 e 5 settembre prossimo, volute dalla Fondazione per il Museo Storico Scientifico del Tabacco e dal Comune di San Giustino, in collaborazione con le associazioni del capoluogo, gli operatori economici e gli abitanti, per ridare vita a quella che fu la più piccola repubblica della storia grazie alla capacità dei suoi abitanti che seppero approfittare di un banale errore di riconfinazione tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Per circa 400 anni, dal 1441 al 1826, dunque senza un riconoscimento ufficiale vero e proprio, ma con il beneplacito dei due stati confinanti, riuscirono a mantenersi liberi con capacità diplomatiche e con i frutti del contrabbando. Per secoli infatti, come ricordato da Frullani, questa fu una terra di contrabbandieri, fuoriusciti politici e esiliati, meta di chi voleva ricostruirsi una vita, luogo dove si esercitò una forma di democrazia diretta. Ma non furono solo questi i primati della piccola repubblica dell’Alto Tevere. Questa è stata anche la culla della produzione del tabacco, che per lungo tempo ha procurato benessere ed economia al territorio. Una esperienza storica dunque che non poteva essere dimenticata. Per questo lo scorso anno si è deciso di dar vita ad una rievocazione che ha attirato molti visitatori italiani e stranieri, che ha riscosso un grande successo e che sarà ripetuta a settembre, in un fine settimana in cui il paese diventerà teatro di giochi, scene di vita dell’antica repubblica, spettacoli di teatro popolare, esibizioni di cantori in ottava rima, degustazioni gastronomiche con menu preparati secondo antiche ricette. In programma anche una passeggiata alla riscoperta dei confini, delle dogane e dei luoghi di contrabbando. “Il tutto – ha spiegato l’assessore alla cultura di San Giustino Stefania Ceccarini - per percorrere un periodo di vitale importanza per i percorsi della storia di San Giustino e dell'intera vallata sia umbra che toscana”. Ma lo sguardo è rivolto anche al futuro e alle difficoltà che il settore del tabacco sta attraversando. Per questo, al Museo si svolgerà un convegno dal titolo "Il tabacco oggi - dalla produzione alla distribuzione” a cui si affida il compito di riportare l’attenzione del mondo politico e istituzionale su questo importante comparto. “Nel presentare tale manifestazione – ha sostenuto Guasticchi – vogliamo essere provocatori come lo fu l’antica Repubblica di Cospaia”. Da qui appunto la proposta di un nuovo tipo di sigaro toscano e il progetto di allestire una mostra presso il Palazzo della Provincia su questo prodotto, simbolo del Risorgimento italiano, in concomitanza con le celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia che sono in programma per il 2011.
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