"Mi rivolgo a tutti i dipendenti della Provincia di Perugia in un momento di innegabile difficoltà, ma il mio animo è sereno e fiducioso perché queste parole coincidono, di fatto, con il 152ð anniversario della Provincia dell'Umbria, dalla cui realtàpolitico-amministrativa l'istituzione di oggi è nata e intende continuare a vivere un futuro di lunga prospettiva"
“Mi rivolgo a tutti i dipendenti della Provincia di Perugia in un momento di innegabile difficoltà, ma il mio animo è sereno e fiducioso perché queste parole coincidono, di fatto, con il 152° anniversario della Provincia dell’Umbria, dalla cui realtà politico-amministrativa l’istituzione di oggi è nata e intende continuare a vivere un futuro di lunga prospettiva”. Il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi si rivolge ai dipendenti dell’Ente per porgere il proprio augurio delle festività natalizie con l’impegno, in prima persona, di contribuire all’affermazione della Provincia riformata. “Tra la Provincia del 1860 e quella di oggi la differenza è molto grande, ma proprio ciò deve far riflettere e dare fondamento alla necessità di quell’autoriforma dell’ente che permetta a tutti noi di offrire al meglio alla comunità locale i servizi e le opportunità rispondenti a competenze certe e necessarie per la crescita sociale e culturale della Nazione. Qualunque altro tentativo di riorganizzazione delle Province, come abbiamo visto, si rivela fallimentare e, soprattutto, tende all’eliminazione tout court più che al ripensamento del ruolo e dell’identità istituzionale dell’ente. Oggi, al termine di un biennio drammatico, guardando allo sconquasso amministrativo operato sulla pelle delle Province, oltre che dolerci per un presente martoriato, è dovere di ognuno di noi, in particolare del Presidente, progettare tutte le vie in grado di proiettarci verso un futuro di riconquista delle certezze e della serena operatività. Proprio riflettendo in questi termini, come sapete ho maturato la decisione di lavorare in prima linea per la definizione del futuro della Provincia di Perugia e, per non distrarre la mia azione implicandola in altri ruoli pur utilissimi, mi sono determinato a non partecipare alla competizione per la scelta dei candidati al Parlamento che il partito al quale appartengo ha aperto attraverso le consultazioni primarie che si svolgono a fine mese. Così, dunque, l’augurio per le festività natalizie e per il nuovo anno che rivolgo a tutti voi e alle vostre famiglie è, insieme, l’impegno e la promessa che ci facciamo – reciprocamente – di contribuire, ognuno nel suo ruolo e per quanto gli sarà possibile, all’affermazione della Provincia riformata, garanzia di occupazione e di dignità lavorativa per tutti i dipendenti e, insieme, motivo di funzionalità e di economicità per l’assetto unitario della Nazione italiana; da questo compito non si può, non si deve recedere, agendo, soprattutto, sull’enorme valore culturale che la Provincia è stata ed è chiamata a rivestire nella storia dello Stato unitario”. “La continuità fra le radici ottocentesche e la nostra contemporaneità è individuata, nell’articolo 114 della Costituzione della Repubblica Italiana, proprio nelle Province. Questa è, dunque, la misura più precisa, insostituibile, con la quale tornare a definire l’identità della Provincia di domani: “La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato”.
“Mi rivolgo a tutti i dipendenti della Provincia di Perugia in un momento di innegabile difficoltà, ma il mio animo è sereno e fiducioso perché queste parole coincidono, di fatto, con il 152° anniversario della Provincia dell’Umbria, dalla cui realtà politico-amministrativa l’istituzione di oggi è nata e intende continuare a vivere un futuro di lunga prospettiva”. Il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi si rivolge ai dipendenti dell’Ente per porgere il proprio augurio delle festività natalizie con l’impegno, in prima persona, di contribuire all’affermazione della Provincia riformata. “Tra la Provincia del 1860 e quella di oggi la differenza è molto grande, ma proprio ciò deve far riflettere e dare fondamento alla necessità di quell’autoriforma dell’ente che permetta a tutti noi di offrire al meglio alla comunità locale i servizi e le opportunità rispondenti a competenze certe e necessarie per la crescita sociale e culturale della Nazione. Qualunque altro tentativo di riorganizzazione delle Province, come abbiamo visto, si rivela fallimentare e, soprattutto, tende all’eliminazione tout court più che al ripensamento del ruolo e dell’identità istituzionale dell’ente. Oggi, al termine di un biennio drammatico, guardando allo sconquasso amministrativo operato sulla pelle delle Province, oltre che dolerci per un presente martoriato, è dovere di ognuno di noi, in particolare del Presidente, progettare tutte le vie in grado di proiettarci verso un futuro di riconquista delle certezze e della serena operatività. Proprio riflettendo in questi termini, come sapete ho maturato la decisione di lavorare in prima linea per la definizione del futuro della Provincia di Perugia e, per non distrarre la mia azione implicandola in altri ruoli pur utilissimi, mi sono determinato a non partecipare alla competizione per la scelta dei candidati al Parlamento che il partito al quale appartengo ha aperto attraverso le consultazioni primarie che si svolgono a fine mese. Così, dunque, l’augurio per le festività natalizie e per il nuovo anno che rivolgo a tutti voi e alle vostre famiglie è, insieme, l’impegno e la promessa che ci facciamo – reciprocamente – di contribuire, ognuno nel suo ruolo e per quanto gli sarà possibile, all’affermazione della Provincia riformata, garanzia di occupazione e di dignità lavorativa per tutti i dipendenti e, insieme, motivo di funzionalità e di economicità per l’assetto unitario della Nazione italiana; da questo compito non si può, non si deve recedere, agendo, soprattutto, sull’enorme valore culturale che la Provincia è stata ed è chiamata a rivestire nella storia dello Stato unitario”. “La continuità fra le radici ottocentesche e la nostra contemporaneità è individuata, nell’articolo 114 della Costituzione della Repubblica Italiana, proprio nelle Province. Questa è, dunque, la misura più precisa, insostituibile, con la quale tornare a definire l’identità della Provincia di domani: “La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato”.