(Cittadino e Provincia) – Perugia, 16 dicembre 2013 - “Nel corso della seduta dell’ultimo Consiglio provinciale, ho discusso due interrogazioni sui temi del lavoro : con la prima ho chiesto una efficace azione istituzionale rispetto alla crisi della Antonio Merloni, sottolineando come essa stessa rischi di precipitare dopo i recenti sviluppi – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - . L’impegno deve essere massimo , a tutti i livelli, per scongiurare la pietra tombale su una realtà produttiva che ha rappresentato tanta parte della storia del tessuto produttivo del territorio eugubino – gualdese . Un intero comprensorio rischia di subire i violenti contraccolpi di una desertificazione produttiva senza alcuna prospettiva di inversione di tendenza. Per questo le Istituzioni, in primis la Provincia, che si è sempre distinta per impegno e perseveranza ( vedi il pagamento anticipato della Cassa integrazione nel 2009 ), debbono agire coralmente su due versanti : il primo è quello dell’azione per far ripartire la “ Merloni “ davvero, dopo le parziali riassunzioni degli ultimi due anni (che non hanno risolto certo il problema ), agendo anche sui livelli del mondo del credito, assolutamente decisivi, mentre il secondo è quello del rafforzamento degli strumenti dell’Accordo di programma a suo tempo predisposto, strumenti che, con la morsa della crisi sempre più forte, risultano ormai non pienamente adeguati alle necessità emergenti . Il Vicepresidente Aviano Rossi, nel raccogliere il grido di dolore espresso nella mia interrogazione, ha assicurato che la Provincia sta facendo di tutto per essere presente sui tavoli decisivi per la risoluzione del problema , proponendo tutte le misure realisticamente perseguibili per ottenere il risultato, anche con la proposta di nuovi strumenti di intervento in luogo dei vecchi, non al passo con i bisogni esistenti . Da parte mia, nella replica finale, il ringraziamento all’imepgno dell’Istituzione e l’invito a monitorare in continuo gli sviluppi del caso con le forze sociali e le altre Istituzioni, a partire dal Parlamento ( i parlamentari eletti nel territorio non possono sottrarsi all’impegno ) e dalla Regione Umbria . Con la seconda interrogazione , ho chiesto invece alla Provincia di agire sulla Regione per la modifica della vigente legislazione sui tirocini e i voucher, in maniera tale da far sì che le microimprese con zero lavoratori dipendenti a tempo indeterminato possano avvantaggiarsi di questi importanti strumenti . Una richiesta, questa, avanzata dopo un confronto importante e fruttuoso con le categorie produttive. L’interrogazione era stata da me presentata due mesi fa circa e, qualche tempo dopo, come ha spiegato il Vicepresidente Rossi, la proposta di modifica contenuta nel documento , fatta propria dalla Giunta provinciale , è stata recepita in sede regionale, all’interno di una modifica normativa riguardante le reti di imprese. Si è così offerta una chance in più alle piccole e piccolissime imprese , strozzate da una politica creditizia forte coi deboli e debole coi forti, ma anche da una serie di norme e leggi tutte a vantaggio del grande capitale . Un tassello importante , ho sottolineato nella replica finale, che denota la vicinanza della Provincia ai bisogni reali del mondo produttivo, la sua capacità di ascolto e quindi di proposta . Un lavoro , questo, che ha, tra l’altro, preso forma con il Bando intitolato “Avviso pubblico per l'erogazione di servizi alle imprese e ai lavoratori - Anno 2013, Co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) nell'ambito del Programma Operativo Regionale (POR) Umbria, FSE Obiettivo "Competitivitá Regionale e Occupazione" 2007-2013 - Asse I Adattabilità e Asse II Occupabilità”.
Gc13601.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 16 dicembre 2013 - “Nel corso della seduta dell’ultimo Consiglio provinciale, ho discusso due interrogazioni sui temi del lavoro : con la prima ho chiesto una efficace azione istituzionale rispetto alla crisi della Antonio Merloni, sottolineando come essa stessa rischi di precipitare dopo i recenti sviluppi – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - . L’impegno deve essere massimo , a tutti i livelli, per scongiurare la pietra tombale su una realtà produttiva che ha rappresentato tanta parte della storia del tessuto produttivo del territorio eugubino – gualdese . Un intero comprensorio rischia di subire i violenti contraccolpi di una desertificazione produttiva senza alcuna prospettiva di inversione di tendenza. Per questo le Istituzioni, in primis la Provincia, che si è sempre distinta per impegno e perseveranza ( vedi il pagamento anticipato della Cassa integrazione nel 2009 ), debbono agire coralmente su due versanti : il primo è quello dell’azione per far ripartire la “ Merloni “ davvero, dopo le parziali riassunzioni degli ultimi due anni (che non hanno risolto certo il problema ), agendo anche sui livelli del mondo del credito, assolutamente decisivi, mentre il secondo è quello del rafforzamento degli strumenti dell’Accordo di programma a suo tempo predisposto, strumenti che, con la morsa della crisi sempre più forte, risultano ormai non pienamente adeguati alle necessità emergenti . Il Vicepresidente Aviano Rossi, nel raccogliere il grido di dolore espresso nella mia interrogazione, ha assicurato che la Provincia sta facendo di tutto per essere presente sui tavoli decisivi per la risoluzione del problema , proponendo tutte le misure realisticamente perseguibili per ottenere il risultato, anche con la proposta di nuovi strumenti di intervento in luogo dei vecchi, non al passo con i bisogni esistenti . Da parte mia, nella replica finale, il ringraziamento all’imepgno dell’Istituzione e l’invito a monitorare in continuo gli sviluppi del caso con le forze sociali e le altre Istituzioni, a partire dal Parlamento ( i parlamentari eletti nel territorio non possono sottrarsi all’impegno ) e dalla Regione Umbria . Con la seconda interrogazione , ho chiesto invece alla Provincia di agire sulla Regione per la modifica della vigente legislazione sui tirocini e i voucher, in maniera tale da far sì che le microimprese con zero lavoratori dipendenti a tempo indeterminato possano avvantaggiarsi di questi importanti strumenti . Una richiesta, questa, avanzata dopo un confronto importante e fruttuoso con le categorie produttive. L’interrogazione era stata da me presentata due mesi fa circa e, qualche tempo dopo, come ha spiegato il Vicepresidente Rossi, la proposta di modifica contenuta nel documento , fatta propria dalla Giunta provinciale , è stata recepita in sede regionale, all’interno di una modifica normativa riguardante le reti di imprese. Si è così offerta una chance in più alle piccole e piccolissime imprese , strozzate da una politica creditizia forte coi deboli e debole coi forti, ma anche da una serie di norme e leggi tutte a vantaggio del grande capitale . Un tassello importante , ho sottolineato nella replica finale, che denota la vicinanza della Provincia ai bisogni reali del mondo produttivo, la sua capacità di ascolto e quindi di proposta . Un lavoro , questo, che ha, tra l’altro, preso forma con il Bando intitolato “Avviso pubblico per l'erogazione di servizi alle imprese e ai lavoratori - Anno 2013, Co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) nell'ambito del Programma Operativo Regionale (POR) Umbria, FSE Obiettivo "Competitivitá Regionale e Occupazione" 2007-2013 - Asse I Adattabilità e Asse II Occupabilità”.
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