(Cittadino e Provincia) – Perugia 21 maggio 2013 – “La manifestazione della FIOM di sabato scorso – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - grande e partecipata, ha rimesso al centro alcuni temi che da sempre contraddistinguono una vera sinistra, realmente impegnata a difesa dei ceti più deboli e per la trasformazione della società . Dopo anni si è tornati a parlare con forza di ricchezza da redistribuire e da tassare adeguatamente con una patrimoniale progressiva. Mentre il PD e il PDL, uniti in un‘indecente alleanza di Governo a livello nazionale, gettano fumo negli occhi degli italiani con l’IMU , tra l’altro voluta da Berlusconi con il Decreto legislativo n. 23 del 14 marzo 2011, nel Paese reale la ricchezza è ripartita a livelli sudamericani , con un 10 % della popolazione che ha in mano quasi il 50 % della ricchezza del Paese ( dati Bankitalia e BCE ) e milioni di persone sono disoccupate o cassintegrate . Da qui una sinistra vera deve ripartire per costruire un programma di alternativa e di trasformazione della società ancorato ai valori di sempre ma con lo sguardo diretto al futuro . Ormai il ceto medio non esiste più, strangolato da multinazionali, banche, carovita ; quello che una volta era il colletto bianco ( impiegato o tecnico ) che si fregiava del suo status sociale per distinguersi dal colletto blu, oggi è un soggetto proletarizzato, con una paga in genere largamente insufficiente a coprire i bisogni suoi e della sua famiglia, con nessuna possibilità di accedere al mercato degli affitti a prezzi ragionevoli ( l’equo canone è stato cancellato da anni, in nome del neoliberismo prevalente nel centrosinistra e nel centrodestra ) , con un impiego in genere precario, sotto la spada di Damocle del ricatto padronale . Il mondo dell’artigianato e del piccolo commercio , che è dell’ex ceto medio una parte considerevole, si ritrova schiacciato dalla grande distribuzione, da un credito non certo “ premiante “ verso le attività piccole e medie, dalla dinamica stagnante e anzi in aperto regresso dei salari, dalla concorrenza al ribasso di cassintegrati e lavoratori precari che, vittime dei processi di ristrutturazione capitalistici, per forza di cose cercano integrazioni ai loro redditi da miseria in tutta una serie di attività (elettricisti, imbianchini ecc…) , contribuendo così ad aggravare la crisi di molte partite IVA. I lavoratori dipendenti , sempre più sfruttati, precari, senza diritti (anche l’art. 18 è stato menomato dalla sacra alleanza PD – PDL ), sono ad un passo dalla rivolta . E’ drammaticamente urgente, quindi, costruire un blocco sociale ed un blocco storico dei lavoratori dipendenti ed autonomi contro il grande capitale e la grande finanza, veri e propri responsabili della spirale della crisi economica attuale: questo blocco deve saldarsi in un ‘alleanza politica di sinistra autentica, colmando un vuoto che il Movimento 5 stelle, privo com’è di qualsiasi riferimento, sia pur flebile, all’idea di trasformazione sociale, favorevole alla manomissione dell’art. 18, per bocca di suoi esponenti ufficiali, non potrà mai colmare . Per far questo, ognuno deve fare un passo indietro e un passo avanti insieme : i comunisti non possono fare a meno di partecipare alla costruzione di tale soggetto, pena la riduzione a ruoli di marginalità e di testimonianza che non solo sono inutili e sterili, ma lavorano di fatto per il “Re di Prussia “, per l’avversario. Il PD, dal canto suo, ancora una volta ha consumato una netta, gravissima cesura con la storia della sinistra, non aderendo alla manifestazione della FIOM . Il segretario Epifani ha detto, in sostanza, che i problemi del Paese non si risolvono in piazza; ci sentiamo di chiedergli se secondo lui si risolvono stando al Governo con Berlusconi, in un’Alleanza oscena in cui il PDL staccherà la spina alla prima occasione, approfittando di tutte le scuse a portata di mano, facili da trovare, dopo che il PDL ha devastato il Paese in ogni campo. La base del PD, ci chiediamo, la pensa come Epifani ? I dirigenti intermedi sopportano questo stato di cose e lo giudicano normale ? Per una vita il PDS – DS - PD ha detto che votando Rifondazione e gli altri Partiti di sinistra alternativa si faceva il gioco di Berlusconi . Adesso sono proprio i piddini al Governo con Berlusconi ! E la sinistra di alternativa non c’è più in Parlamento . A quali streghe si darà la caccia ora ?? O si smetterà di inseguire creature inesistenti e si inizierà a capire che è ora di rimettere in piedi una sinistra ampia, moderna, poggiante su radici storiche rinnovate alla luce delle mutazioni epocali intervenute ? Spero, speriamo, che il buon senso e la consapevolezza della fase storica prevalgano tra chi proviene dalle file della sinistra, comunque aggettivata . A Roma è stata posta una pietra importante ; ora bisogna scegliere se costruire su di essa o demolire quel poco che c’è rimasto, con grande gioia di chi, anche senza i dollari degli americani come nelle scissioni degli anni ’40 – ‘50, ha dimostrato di saper distruggere la sinistra molto bene sia da fiori che dal di dentro ”.
Gc13233.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 21 maggio 2013 – “La manifestazione della FIOM di sabato scorso – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - grande e partecipata, ha rimesso al centro alcuni temi che da sempre contraddistinguono una vera sinistra, realmente impegnata a difesa dei ceti più deboli e per la trasformazione della società . Dopo anni si è tornati a parlare con forza di ricchezza da redistribuire e da tassare adeguatamente con una patrimoniale progressiva. Mentre il PD e il PDL, uniti in un‘indecente alleanza di Governo a livello nazionale, gettano fumo negli occhi degli italiani con l’IMU , tra l’altro voluta da Berlusconi con il Decreto legislativo n. 23 del 14 marzo 2011, nel Paese reale la ricchezza è ripartita a livelli sudamericani , con un 10 % della popolazione che ha in mano quasi il 50 % della ricchezza del Paese ( dati Bankitalia e BCE ) e milioni di persone sono disoccupate o cassintegrate . Da qui una sinistra vera deve ripartire per costruire un programma di alternativa e di trasformazione della società ancorato ai valori di sempre ma con lo sguardo diretto al futuro . Ormai il ceto medio non esiste più, strangolato da multinazionali, banche, carovita ; quello che una volta era il colletto bianco ( impiegato o tecnico ) che si fregiava del suo status sociale per distinguersi dal colletto blu, oggi è un soggetto proletarizzato, con una paga in genere largamente insufficiente a coprire i bisogni suoi e della sua famiglia, con nessuna possibilità di accedere al mercato degli affitti a prezzi ragionevoli ( l’equo canone è stato cancellato da anni, in nome del neoliberismo prevalente nel centrosinistra e nel centrodestra ) , con un impiego in genere precario, sotto la spada di Damocle del ricatto padronale . Il mondo dell’artigianato e del piccolo commercio , che è dell’ex ceto medio una parte considerevole, si ritrova schiacciato dalla grande distribuzione, da un credito non certo “ premiante “ verso le attività piccole e medie, dalla dinamica stagnante e anzi in aperto regresso dei salari, dalla concorrenza al ribasso di cassintegrati e lavoratori precari che, vittime dei processi di ristrutturazione capitalistici, per forza di cose cercano integrazioni ai loro redditi da miseria in tutta una serie di attività (elettricisti, imbianchini ecc…) , contribuendo così ad aggravare la crisi di molte partite IVA. I lavoratori dipendenti , sempre più sfruttati, precari, senza diritti (anche l’art. 18 è stato menomato dalla sacra alleanza PD – PDL ), sono ad un passo dalla rivolta . E’ drammaticamente urgente, quindi, costruire un blocco sociale ed un blocco storico dei lavoratori dipendenti ed autonomi contro il grande capitale e la grande finanza, veri e propri responsabili della spirale della crisi economica attuale: questo blocco deve saldarsi in un ‘alleanza politica di sinistra autentica, colmando un vuoto che il Movimento 5 stelle, privo com’è di qualsiasi riferimento, sia pur flebile, all’idea di trasformazione sociale, favorevole alla manomissione dell’art. 18, per bocca di suoi esponenti ufficiali, non potrà mai colmare . Per far questo, ognuno deve fare un passo indietro e un passo avanti insieme : i comunisti non possono fare a meno di partecipare alla costruzione di tale soggetto, pena la riduzione a ruoli di marginalità e di testimonianza che non solo sono inutili e sterili, ma lavorano di fatto per il “Re di Prussia “, per l’avversario. Il PD, dal canto suo, ancora una volta ha consumato una netta, gravissima cesura con la storia della sinistra, non aderendo alla manifestazione della FIOM . Il segretario Epifani ha detto, in sostanza, che i problemi del Paese non si risolvono in piazza; ci sentiamo di chiedergli se secondo lui si risolvono stando al Governo con Berlusconi, in un’Alleanza oscena in cui il PDL staccherà la spina alla prima occasione, approfittando di tutte le scuse a portata di mano, facili da trovare, dopo che il PDL ha devastato il Paese in ogni campo. La base del PD, ci chiediamo, la pensa come Epifani ? I dirigenti intermedi sopportano questo stato di cose e lo giudicano normale ? Per una vita il PDS – DS - PD ha detto che votando Rifondazione e gli altri Partiti di sinistra alternativa si faceva il gioco di Berlusconi . Adesso sono proprio i piddini al Governo con Berlusconi ! E la sinistra di alternativa non c’è più in Parlamento . A quali streghe si darà la caccia ora ?? O si smetterà di inseguire creature inesistenti e si inizierà a capire che è ora di rimettere in piedi una sinistra ampia, moderna, poggiante su radici storiche rinnovate alla luce delle mutazioni epocali intervenute ? Spero, speriamo, che il buon senso e la consapevolezza della fase storica prevalgano tra chi proviene dalle file della sinistra, comunque aggettivata . A Roma è stata posta una pietra importante ; ora bisogna scegliere se costruire su di essa o demolire quel poco che c’è rimasto, con grande gioia di chi, anche senza i dollari degli americani come nelle scissioni degli anni ’40 – ‘50, ha dimostrato di saper distruggere la sinistra molto bene sia da fiori che dal di dentro ”.
Gc13233.red