(Cittadino e Provincia) – Perugia, 23 ottobre 2013 - “La manifestazione dei lavoratori della “ Antonio Merloni “, tenutasi a Perugia la mattina del 22 ottobre, richiama tutti i livelli politici alle loro responsabilità rispetto alla risoluzione di una crisi che, se lasciata marcire nelle secche dell’immobilismo, minaccia di trascinare verso il baratro l’intera economia della Fascia appenninica – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - Mai come ora occorre una svolta : si potenzi lo strumento dell’Accordo di Programma, attivando maggiori risorse per la reindustrializzazione delle nostre zone, interessate da processi di desertificazione, orientando le risorse disponibili, a livello nazionale ed europeo, verso i settori più dinamici e innovativi; si studino meccanismi più incisivi ancora come leggi quadro o , se ve ne sono le condizioni, si attivino zone franche prediligendo iniziative imprenditoriali serie rispetto alle logiche di sfruttamento delle multinazionali che oggi aprono stabilimenti e domani li chiudono con la stessa facilità, lasciando nei territori problemi sociali ed economici insormontabili. Accanto a tutto questo, specificamente sul caso Merloni, è ora di trovare la via d’uscita con un impegno istituzionale a tutti i livelli : la Provincia di Perugia, su questo , può dire la propria autorevolmente, avendo adottato in passato misure coraggiose ed efficaci come l’anticipazione della CIG e altre iniziative in Commissione e in Consiglio, ma non basta . Dinanzi ad un mondo del credito, quello medio – grande, sempre più evidentemente adagiato su logiche non compatibili con quelle dello sviluppo del territorio e dinanzi ad un evidente incapacità gestionale della situazione negli ultimi periodi ( solo una frazione dei lavoratori è ritornata al proprio posto in fabbrica ) la questione del futuro dell’Azienda, che non è e non può essere la Cassa integrazione in eterno , va rilanciata con progetti e chiarezza di intenti” .
Gc13509.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 23 ottobre 2013 - “La manifestazione dei lavoratori della “ Antonio Merloni “, tenutasi a Perugia la mattina del 22 ottobre, richiama tutti i livelli politici alle loro responsabilità rispetto alla risoluzione di una crisi che, se lasciata marcire nelle secche dell’immobilismo, minaccia di trascinare verso il baratro l’intera economia della Fascia appenninica – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - Mai come ora occorre una svolta : si potenzi lo strumento dell’Accordo di Programma, attivando maggiori risorse per la reindustrializzazione delle nostre zone, interessate da processi di desertificazione, orientando le risorse disponibili, a livello nazionale ed europeo, verso i settori più dinamici e innovativi; si studino meccanismi più incisivi ancora come leggi quadro o , se ve ne sono le condizioni, si attivino zone franche prediligendo iniziative imprenditoriali serie rispetto alle logiche di sfruttamento delle multinazionali che oggi aprono stabilimenti e domani li chiudono con la stessa facilità, lasciando nei territori problemi sociali ed economici insormontabili. Accanto a tutto questo, specificamente sul caso Merloni, è ora di trovare la via d’uscita con un impegno istituzionale a tutti i livelli : la Provincia di Perugia, su questo , può dire la propria autorevolmente, avendo adottato in passato misure coraggiose ed efficaci come l’anticipazione della CIG e altre iniziative in Commissione e in Consiglio, ma non basta . Dinanzi ad un mondo del credito, quello medio – grande, sempre più evidentemente adagiato su logiche non compatibili con quelle dello sviluppo del territorio e dinanzi ad un evidente incapacità gestionale della situazione negli ultimi periodi ( solo una frazione dei lavoratori è ritornata al proprio posto in fabbrica ) la questione del futuro dell’Azienda, che non è e non può essere la Cassa integrazione in eterno , va rilanciata con progetti e chiarezza di intenti” .
Gc13509.red