(Cittadino e Provincia) – Perugia 5 luglio ’12 – “Sollecito tutte le istituzioni – afferma in una nota il Capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - a non abbassare la guardia sul caso dell’Antonio Merloni: troppe promesse e troppe parole al vento abbiamo sentito in questi anni da parte di imprenditori e governo nazionale, col risultato che ancora centinaia e centinaia di lavoratori sono tagliati fuori da ogni prospettiva di reimpiego e sono costretti a stare a casa con la sola ciambella di salvataggio della Cassa Integrazione, prorogata qualche settimana fa dopo la naturale scadenza di maggio. Ora si parla di 18 milioni di euro messi a disposizione congiuntamente da Regione e Governo nazionale per progetti di sviluppo ; ben vengano queste risorse, se serviranno a garantire il reimpiego di tutti i lavoratori in un congruo arco di tempo, ma se saranno soldi a pioggia inghiottiti da canali inutili al fine della riattivazione della produzione e del reintegro dei lavoratori, nonché delle necessarie innovazioni di prodotto e di processo, allora non ci siamo . Il tempo delle promesse è finito e serve il tempo dei fatti. Nessuno può pensare che una situazione con 3 – 400 lavoratori impiegati e altri 7 – 800 a casa, possa essere un punto di arrivo o anche una transizione destinata a durare fino alle calende greche. Un marchio storico, che ha prodotti valore aggiunto e ha fatto la storia dell’imprenditoria italiana, non può essere espulso dai nostri territori, con prospettive nere di deindustrializzazione e miseria per intere collettività, private di ogni possibile alternativa. La Provincia ha fatto molto per l’Antonio Merloni, distinguendosi per la prontezza , la celerità e l’efficacia delle misure messe in campo ( vedi anticipo della Cassa Integrazione agli operai e impiegati nel 2008 , primo esempio simile in Italia, seguito a ruota da altri Enti in tutto il Paese ). Ora occorre uno scatto in avanti : per questo, da Presidente della III Commissione consiliare, presto convocherò una riunione alla presenza di tutte le forze sociali per fare il punto della situazione ed esigere le più complete garanzie per i lavoratori , tanto quelli attualmente impiegati, che senza una progettualità di lungo periodo ritornerebbero nel limbo della CIG ( per bene che vada ), tanto per quelli non impiegati, che rischiano di rimanere a tempo indeterminato nel loro stato. In questo Paese le sole condizioni a tempo indeterminato nel mondo del lavoro non possono essere certo il precariato, la sottoccupazione e la Cassa Integrazione”.
Gc12267.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 5 luglio ’12 – “Sollecito tutte le istituzioni – afferma in una nota il Capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - a non abbassare la guardia sul caso dell’Antonio Merloni: troppe promesse e troppe parole al vento abbiamo sentito in questi anni da parte di imprenditori e governo nazionale, col risultato che ancora centinaia e centinaia di lavoratori sono tagliati fuori da ogni prospettiva di reimpiego e sono costretti a stare a casa con la sola ciambella di salvataggio della Cassa Integrazione, prorogata qualche settimana fa dopo la naturale scadenza di maggio. Ora si parla di 18 milioni di euro messi a disposizione congiuntamente da Regione e Governo nazionale per progetti di sviluppo ; ben vengano queste risorse, se serviranno a garantire il reimpiego di tutti i lavoratori in un congruo arco di tempo, ma se saranno soldi a pioggia inghiottiti da canali inutili al fine della riattivazione della produzione e del reintegro dei lavoratori, nonché delle necessarie innovazioni di prodotto e di processo, allora non ci siamo . Il tempo delle promesse è finito e serve il tempo dei fatti. Nessuno può pensare che una situazione con 3 – 400 lavoratori impiegati e altri 7 – 800 a casa, possa essere un punto di arrivo o anche una transizione destinata a durare fino alle calende greche. Un marchio storico, che ha prodotti valore aggiunto e ha fatto la storia dell’imprenditoria italiana, non può essere espulso dai nostri territori, con prospettive nere di deindustrializzazione e miseria per intere collettività, private di ogni possibile alternativa. La Provincia ha fatto molto per l’Antonio Merloni, distinguendosi per la prontezza , la celerità e l’efficacia delle misure messe in campo ( vedi anticipo della Cassa Integrazione agli operai e impiegati nel 2008 , primo esempio simile in Italia, seguito a ruota da altri Enti in tutto il Paese ). Ora occorre uno scatto in avanti : per questo, da Presidente della III Commissione consiliare, presto convocherò una riunione alla presenza di tutte le forze sociali per fare il punto della situazione ed esigere le più complete garanzie per i lavoratori , tanto quelli attualmente impiegati, che senza una progettualità di lungo periodo ritornerebbero nel limbo della CIG ( per bene che vada ), tanto per quelli non impiegati, che rischiano di rimanere a tempo indeterminato nel loro stato. In questo Paese le sole condizioni a tempo indeterminato nel mondo del lavoro non possono essere certo il precariato, la sottoccupazione e la Cassa Integrazione”.
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