(Cittadino e Provincia – Perugia 15 maggio 2012) - 110 aziende coinvolte, 105 soggetti svantaggiati destinatari di percorsi formativi e di diversi strumenti di integrazione occupazionale, 5 ambiti comunali sui quali si sono attivate azioni di politica attiva del lavoro. Sono questi i numeri del progetto "Sorgenti: percorsi per l'inclusione socio lavorativa di persone svantaggiate" promosso e finanziato dalla Provincia di Perugia e gestito dalle cooperative sociali Frontiera Lavoro e Asad, che si è tenuto ieri pomeriggio presso la sala consiliare dell’Ente. A fare gli onori di casa la vicepresidenza dell’Ente, con delega alle Politiche del Lavoro e Formazione Professionale, che ha sottolineato come “quando termina un corso di formazione per soggetti svantaggiati si assiste sempre ad un mix di gioia ed amarezza. La gioia per aver vissuto questo progetto da protagonisti, per essere stati per una volta al centro dell’attenzione, assieme all’amarezza per una bella esperienza che volge al termine”. “Siamo certi che questa sia la strada giusta – ha commentato la vice presidenza – e pur non avendo certezza delle risorse di cui potremo disporre nel 2013, faremo il possibile per avviare un nuovo progetto sull’inclusione sociale perché oggi sono tante le persone che conoscono situazioni di svantaggio ed offrire loro una possibilità di riscatto è un dovere di ogni istituzione”. Roberta Veltrini e Liana Cicchi, presidenti delle due cooperative sociali, hanno confermato come sia aumentato notevolmente il numero delle persone in condizioni di difficoltà e siano cambiate le tipologie delle svantaggio. “Oggi i soggetti deboli sono molti di più di quelli che vengono tradizionalmente considerati svantaggiati – hanno dichiarato – mentre diventa sempre più difficile la transizione nel mercato ordinario del lavoro e diminuiscono le opportunità nei mercati tradizionali. In questo contesto la cooperazione sociale deve riuscire a dare risposte non più a una nicchia, ma a molti pur mantenendo, dove necessario, le caratteristiche di interventi individualizzati". Il progetto ha previsto una struttura articolata in quattro azioni principali: una fase di selezione e di orientamento, un'attività formativa della durata di 80 ore, l'attivazione di tirocini formativi presso aziende del territorio della durata di 4 mesi e un accompagnamento all'inserimento della persona svantaggiata nel contesto produttivo, con azioni di supporto in situazione a favore del soggetto svantaggiato e del referente aziendale. Nel corso dell'anno sono state formate 87 persone con varie tipologie di svantaggio, dalla disabilità fisica o psichica allo svantaggio di tipo economico. Tra di loro Franca, 41 anni, diploma di qualifica triennale per segretaria di azienda: "La mia giornata comincia alle 8 e termina alle 14. Sono molto contenta del mio lavoro, dal mese di Maggio sono stata assunta presso uno studio commerciale dove mi occupo di attività di segreteria. Sono soddisfatta e mi sento pienamente integrata con gli altri dipendenti". La soddisfazione degli imprenditori che hanno accolto queste persone riguardo la qualità dei servizi erogati da questo gruppo di dipendenti "diversamente abile" è molto alta. "Questi nostri colleghi – dichiara uno dei referenti aziendali - sono apprezzati e rispettati per i servizi che apportano all'impresa. Questo progetto ha permesso anzitutto di valorizzare le persone per il loro ruolo lavorativo, consentendo ad esse una piena realizzazione personale e professionale". Secondo i referenti aziendali, l'applicazione del modello proposto dal progetto "Sorgenti" ha permesso, inoltre, di verificare un importante cambiamento di atteggiamento nei confronti delle persone svantaggiate da parte di molti dipendenti. "L'esperienza dell'integrazione – sottolinea il referente – permette a tutti di migliorare e crescere: vedere questi ragazzi venire a lavorare con gioia, passione e professionalità costituisce per tutti un insegnamento unico".
Ast12027.RBr
(Cittadino e Provincia – Perugia 15 maggio 2012) - 110 aziende coinvolte, 105 soggetti svantaggiati destinatari di percorsi formativi e di diversi strumenti di integrazione occupazionale, 5 ambiti comunali sui quali si sono attivate azioni di politica attiva del lavoro. Sono questi i numeri del progetto "Sorgenti: percorsi per l'inclusione socio lavorativa di persone svantaggiate" promosso e finanziato dalla Provincia di Perugia e gestito dalle cooperative sociali Frontiera Lavoro e Asad, che si è tenuto ieri pomeriggio presso la sala consiliare dell’Ente. A fare gli onori di casa la vicepresidenza dell’Ente, con delega alle Politiche del Lavoro e Formazione Professionale, che ha sottolineato come “quando termina un corso di formazione per soggetti svantaggiati si assiste sempre ad un mix di gioia ed amarezza. La gioia per aver vissuto questo progetto da protagonisti, per essere stati per una volta al centro dell’attenzione, assieme all’amarezza per una bella esperienza che volge al termine”. “Siamo certi che questa sia la strada giusta – ha commentato la vice presidenza – e pur non avendo certezza delle risorse di cui potremo disporre nel 2013, faremo il possibile per avviare un nuovo progetto sull’inclusione sociale perché oggi sono tante le persone che conoscono situazioni di svantaggio ed offrire loro una possibilità di riscatto è un dovere di ogni istituzione”. Roberta Veltrini e Liana Cicchi, presidenti delle due cooperative sociali, hanno confermato come sia aumentato notevolmente il numero delle persone in condizioni di difficoltà e siano cambiate le tipologie delle svantaggio. “Oggi i soggetti deboli sono molti di più di quelli che vengono tradizionalmente considerati svantaggiati – hanno dichiarato – mentre diventa sempre più difficile la transizione nel mercato ordinario del lavoro e diminuiscono le opportunità nei mercati tradizionali. In questo contesto la cooperazione sociale deve riuscire a dare risposte non più a una nicchia, ma a molti pur mantenendo, dove necessario, le caratteristiche di interventi individualizzati". Il progetto ha previsto una struttura articolata in quattro azioni principali: una fase di selezione e di orientamento, un'attività formativa della durata di 80 ore, l'attivazione di tirocini formativi presso aziende del territorio della durata di 4 mesi e un accompagnamento all'inserimento della persona svantaggiata nel contesto produttivo, con azioni di supporto in situazione a favore del soggetto svantaggiato e del referente aziendale. Nel corso dell'anno sono state formate 87 persone con varie tipologie di svantaggio, dalla disabilità fisica o psichica allo svantaggio di tipo economico. Tra di loro Franca, 41 anni, diploma di qualifica triennale per segretaria di azienda: "La mia giornata comincia alle 8 e termina alle 14. Sono molto contenta del mio lavoro, dal mese di Maggio sono stata assunta presso uno studio commerciale dove mi occupo di attività di segreteria. Sono soddisfatta e mi sento pienamente integrata con gli altri dipendenti". La soddisfazione degli imprenditori che hanno accolto queste persone riguardo la qualità dei servizi erogati da questo gruppo di dipendenti "diversamente abile" è molto alta. "Questi nostri colleghi – dichiara uno dei referenti aziendali - sono apprezzati e rispettati per i servizi che apportano all'impresa. Questo progetto ha permesso anzitutto di valorizzare le persone per il loro ruolo lavorativo, consentendo ad esse una piena realizzazione personale e professionale". Secondo i referenti aziendali, l'applicazione del modello proposto dal progetto "Sorgenti" ha permesso, inoltre, di verificare un importante cambiamento di atteggiamento nei confronti delle persone svantaggiate da parte di molti dipendenti. "L'esperienza dell'integrazione – sottolinea il referente – permette a tutti di migliorare e crescere: vedere questi ragazzi venire a lavorare con gioia, passione e professionalità costituisce per tutti un insegnamento unico".
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