Feligioni "Rischioso porre tubature in zone ad alto rischio sismico. Serve un cambio del percorso. La Giunta Provinciale aderisce al ricorso rivolto alla commissione europea "
(Cittadino e Provincia) - L’Aquila 18 settembre ’10 - Fa discutere il progetto della S.N.A.M. Spa rete Gas per la realizzazione del ”Metanodotto Rete Adriatica (Brindisi Minerbio)” che dovrebbe attraversare Abruzzo (103 km), Lazio (10 km), Umbria (43 km), Marche (10 km), Emilia Romagna. A partecipare all’incontro, indetto da Alfredo Moroni Assessore all’Ambiente del comune dell’Aquila sul progetto, è stato Stefano Feligioni Assessore ai trasporti della Provincia di Perugia. L’opera non è cominciata ma è stato pubblicato recentemente dalla SNAM il progetto esecutivo. La SNAM Spa rete Gas (soc Eni) ha in mente la realizzazione del metanodotto Brindisi-Minerbio, opera che nel tratto compreso tra Foligno e Sestino (114 km in tutto) prevede il passaggio attraverso il territorio di numerosi comuni umbri e Marchigiani compresi nella fascia appenninica (Gubbio, Pietralunga, Città di Castello, Apecchio, Mercatello sul Metauro Borgo Pace e i comuni della Valnerina). L’infrastruttura si snoda per 687 km circa, con un condotto di 1200 mm di diametro adagiato a 5 metri di profondità (con una pressione di 73 bar), una servitù di pertinenza di 40 metri (20 per lato), più l’inevitabile corollario logistico di piste di percorso e cantieri. Recentemente, su questo argomento, la Provincia di Perugia con una delibera di Giunta ha approvato l’adesione al ricorso, rivolta alla Commissione Europea, per fermare la realizzazione del metanodotto di Brindisi-Minerbio, in particolare per valutare un percorso diverso. “Ringrazio l’assessore Maroni – ha spiegato nel suo intervento Feligioni - per l’invito e porto il saluto del Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi. Fare qui questa iniziativa ha un valore doppio. L’Aquila sta affrontando problemi enormi legati alla ricostruzione post terremoto, che stanno avendo ripercussioni forti sulle attività economiche e sociali di tutti i comuni della provincia aquilana. Se l’assessore all’ambiente si impegna in prima persona su questa tematica del metanodotto, vuol dire che questo progetto è di forte impatto sulla sensibilità di tutti i cittadini aquilani. Recentemente, la Giunta della Provincia di Perugia ha approvato una delibera in cui chiede alla Comunità Europea di valutare con attenzione il percorso del gasdotto, in quanto crediamo che il nostro territorio e la nostra cultura siano vere ricchezza da tutelare e difendere. Inoltre, da non sottovalutare è il rischio. Il metanodotto dovrebbe passare attraverso i territori italiani a maggiore rischi sismico, non capisco perché la SNAM voglia insistere su questo percorso quando esiste la possibilità di far passare la condotta lungo la costa adriatica o addirittura in mare. Per dare qualche dato nel tratto che interessa l’Abruzzo, il Lazio, l’Umbria e le Marche, su 28 località appenniniche attraversate, 14 sono classificate sono classificate in zona sismica 1 e 14 in zona sismica 2”. Alfredo Moroni Assessore all’Ambiente del comune dell’Aquila, dopo l’intervento delle circa trenta amministrazioni del centro Italia presenti, ha tirato le conclusioni dell’incontro programmando una serie di iniziative da mettere in atto a breve termine. “Ringrazio tutti per la partecipazione. Noto che le problematiche sollevate in questo incontro sono comuni ai territori coinvolti nel passaggio del metanodotto. Credo che sia interesse di tutti non entrare dentro un conflitto politico, ma ragionare su una linea logica che permetta di far capire quali sono le problematiche reali legate al progetto del metanodotto. La situazione sismogenetica della zona che attraversa è drammatica, il tracciato sembra fatto apposta per toccare tutti i punti di massimo pericolo della dorsale appenninica. Da questo incontro scaturirà un documento comune che verrà presentato ufficialmente alla stampa e magari approvato a breve da tutte le amministrazioni presenti”.
Am10114.DB
(Cittadino e Provincia) - L’Aquila 18 settembre ’10 - Fa discutere il progetto della S.N.A.M. Spa rete Gas per la realizzazione del ”Metanodotto Rete Adriatica (Brindisi Minerbio)” che dovrebbe attraversare Abruzzo (103 km), Lazio (10 km), Umbria (43 km), Marche (10 km), Emilia Romagna. A partecipare all’incontro, indetto da Alfredo Moroni Assessore all’Ambiente del comune dell’Aquila sul progetto, è stato Stefano Feligioni Assessore ai trasporti della Provincia di Perugia. L’opera non è cominciata ma è stato pubblicato recentemente dalla SNAM il progetto esecutivo. La SNAM Spa rete Gas (soc Eni) ha in mente la realizzazione del metanodotto Brindisi-Minerbio, opera che nel tratto compreso tra Foligno e Sestino (114 km in tutto) prevede il passaggio attraverso il territorio di numerosi comuni umbri e Marchigiani compresi nella fascia appenninica (Gubbio, Pietralunga, Città di Castello, Apecchio, Mercatello sul Metauro Borgo Pace e i comuni della Valnerina). L’infrastruttura si snoda per 687 km circa, con un condotto di 1200 mm di diametro adagiato a 5 metri di profondità (con una pressione di 73 bar), una servitù di pertinenza di 40 metri (20 per lato), più l’inevitabile corollario logistico di piste di percorso e cantieri. Recentemente, su questo argomento, la Provincia di Perugia con una delibera di Giunta ha approvato l’adesione al ricorso, rivolta alla Commissione Europea, per fermare la realizzazione del metanodotto di Brindisi-Minerbio, in particolare per valutare un percorso diverso. “Ringrazio l’assessore Maroni – ha spiegato nel suo intervento Feligioni - per l’invito e porto il saluto del Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi. Fare qui questa iniziativa ha un valore doppio. L’Aquila sta affrontando problemi enormi legati alla ricostruzione post terremoto, che stanno avendo ripercussioni forti sulle attività economiche e sociali di tutti i comuni della provincia aquilana. Se l’assessore all’ambiente si impegna in prima persona su questa tematica del metanodotto, vuol dire che questo progetto è di forte impatto sulla sensibilità di tutti i cittadini aquilani. Recentemente, la Giunta della Provincia di Perugia ha approvato una delibera in cui chiede alla Comunità Europea di valutare con attenzione il percorso del gasdotto, in quanto crediamo che il nostro territorio e la nostra cultura siano vere ricchezza da tutelare e difendere. Inoltre, da non sottovalutare è il rischio. Il metanodotto dovrebbe passare attraverso i territori italiani a maggiore rischi sismico, non capisco perché la SNAM voglia insistere su questo percorso quando esiste la possibilità di far passare la condotta lungo la costa adriatica o addirittura in mare. Per dare qualche dato nel tratto che interessa l’Abruzzo, il Lazio, l’Umbria e le Marche, su 28 località appenniniche attraversate, 14 sono classificate sono classificate in zona sismica 1 e 14 in zona sismica 2”. Alfredo Moroni Assessore all’Ambiente del comune dell’Aquila, dopo l’intervento delle circa trenta amministrazioni del centro Italia presenti, ha tirato le conclusioni dell’incontro programmando una serie di iniziative da mettere in atto a breve termine. “Ringrazio tutti per la partecipazione. Noto che le problematiche sollevate in questo incontro sono comuni ai territori coinvolti nel passaggio del metanodotto. Credo che sia interesse di tutti non entrare dentro un conflitto politico, ma ragionare su una linea logica che permetta di far capire quali sono le problematiche reali legate al progetto del metanodotto. La situazione sismogenetica della zona che attraversa è drammatica, il tracciato sembra fatto apposta per toccare tutti i punti di massimo pericolo della dorsale appenninica. Da questo incontro scaturirà un documento comune che verrà presentato ufficialmente alla stampa e magari approvato a breve da tutte le amministrazioni presenti”.
Am10114.DB