"Uomo delle istituzioni che seppe combattere battaglie fondamentali"
(Cittadino e Provincia) Perugia, 27 luglio '15 - Il presidente della Provincia di Perugia Nando Mismetti si unisce all'unanime cordoglio per la scomparsa di Ilvano Rasimelli figura di spicco nel panorama politico e istituzionale dell'Umbria. Classe 1924, domani avrebbe compiuto 91 anni. “Tra i suoi numerosi incarichi che lo portarono fino al Senato della Repubblica, Rasimelli ricoprì anche l'incarico di Presidente della Provincia di Perugia dal 1964 al '70 – ricorda Mismetti –. A due giorni dall'insediamento, tra i suoi primi atti, fece visita al manicomio di Perugia nel periodo in cui intorno al tema si stava sviluppando un dibattito intenso. Le cronache di quegli anni riferiscono che Rasimelli, non soddisfatto dell'incontro 'ufficiale', si ripresentasse la mattina dopo in incognito alle sei del mattino trovando, a differenza del giorno prima, una situazione 'infernale' con stanzette piene di pazienti urlanti e in condizioni igieniche pietose. Da lì intensificò la sua battaglia per la chiusura degli ospedali psichiatrici che vide l'Umbria impegnata in primo piano; battaglia che ebbe il suo epilogo nel 1978 con la legge Basaglia. Un aneddoto – dichiara Mismetti – che dà la misura dell'uomo delle istituzioni che fu Rasimelli: appassionato e coraggioso, responsabile e coinvolgente, competente e rigoroso. Ai miei personali attestati di cordoglio si uniscono quelli del Consiglio provinciale e della comunità di questo territorio che ebbe in Rasimelli una guida sicura e illuminata”.
Oi15077.RoMa
(Cittadino e Provincia) Perugia, 27 luglio '15 - Il presidente della Provincia di Perugia Nando Mismetti si unisce all'unanime cordoglio per la scomparsa di Ilvano Rasimelli figura di spicco nel panorama politico e istituzionale dell'Umbria. Classe 1924, domani avrebbe compiuto 91 anni. “Tra i suoi numerosi incarichi che lo portarono fino al Senato della Repubblica, Rasimelli ricoprì anche l'incarico di Presidente della Provincia di Perugia dal 1964 al '70 – ricorda Mismetti –. A due giorni dall'insediamento, tra i suoi primi atti, fece visita al manicomio di Perugia nel periodo in cui intorno al tema si stava sviluppando un dibattito intenso. Le cronache di quegli anni riferiscono che Rasimelli, non soddisfatto dell'incontro 'ufficiale', si ripresentasse la mattina dopo in incognito alle sei del mattino trovando, a differenza del giorno prima, una situazione 'infernale' con stanzette piene di pazienti urlanti e in condizioni igieniche pietose. Da lì intensificò la sua battaglia per la chiusura degli ospedali psichiatrici che vide l'Umbria impegnata in primo piano; battaglia che ebbe il suo epilogo nel 1978 con la legge Basaglia. Un aneddoto – dichiara Mismetti – che dà la misura dell'uomo delle istituzioni che fu Rasimelli: appassionato e coraggioso, responsabile e coinvolgente, competente e rigoroso. Ai miei personali attestati di cordoglio si uniscono quelli del Consiglio provinciale e della comunità di questo territorio che ebbe in Rasimelli una guida sicura e illuminata”.
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