La mostra sarà disponibile i primi 15 giorni del mese di aprile 2025 (dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18). E’ articolata con dei pannelli, uno introduttivo e poi gli altri dedicati ad ogni eletta nell’Assemblea Costituente che il 2 giugno 1946 ha segnato una nuova, storica pagina dell’Italia repubblicana uscita dall’incubo del fascismo e chiamata a fare risorgere il Paese dopo le macerie, l’orrore e il buio della Seconda Guerra Mondiale.
Una ricca galleria fotografica corredata da esaustive note biografiche permetterà di rendere un doveroso e significativo omaggio a donne protagoniste della nostra Storia che meritano di essere ricordate, per il ruolo ricoperto e per lo straordinario esempio.
Sono le madri della nostra Repubblica, le 21 donne elette tra 566 componenti dell’Assemblea Costituente che hanno partecipato alla elaborazione della Costituzione regalandoci tutti quei principi di uguaglianza che oggi diamo quasi per scontati.
La mostra delle Madri Costituenti, rientrando a pieno titolo nell’insegnamento di Educazione civica, vuole contribuire a far conoscere ed a formare nelle nuove generazioni la coscienza di quale sia stato il fondamentale contributo delle donne, alla stesura ed all’approvazione della nostra Costituzione ed allo sviluppo della società italiana.
Con questa mostra, in collaborazione con Toponomastica femminile, creatrice della documentazione esposta, si intende fornire agli studenti delle scuole superiori un contributo autorevole all’analisi di un evento epocale, dal voto alle donne all’elezione di 21 deputate nell’Assemblea Costituente. Pur trattandosi di una minoranza, grazie alla loro preparazione e soprattutto alla loro determinazione a voler contare nella società, seppero dare un contributo importante alla discussione su temi chiave per il futuro del nostro paese: uguaglianza, parità di genere, diritti e tutele in tema d’istruzione, famiglia e lavoro.
Raggiunsero l’obiettivo di scrivere nella Costituzione della Repubblica Italiana che donne e uomini hanno pari dignità e diritti in ogni campo della vita, dando per prima voce a quello che è il principio della democrazia paritaria sancito nell’art. 3 della stessa Carta Costituzionale.
PO25013.ET