(Cittadino e Provincia – Perugia 24 settembre 2012) – Prima l’audizione in commissione e poi un consiglio provinciale monotematico sulle infiltrazioni mafiose. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno del consigliere provinciale del Pdl, Giampiero Panfili, che aveva chiesto di “ascoltare la commissione anti-mafia della Regione dell’Umbria” per conoscere dati e potenziali rischi “fondamentali per capire le dinamiche anche in campo amministrativo da parte dei membri del consiglio provinciale”. In Commissione dunque arriveranno i relatori della Regione, tra cui il presidente Paolo Brutti. “Da quanto emerso dalla stampa – ha spiegato Panfili - la situazione umbra non sembra presentare evidenti elementi di criticità circa le infiltrazioni di organizzazioni mafiose nel tessuto produttivo ma che, nonostante ciò, il livello di guardia deve rimanere alto soprattutto per quello che concerne il riciclaggio di proventi di attività delittuose. La Commissione Regionale ha giustamente ritenuto opportuno avere un quadro di riferimento completo sul quale costruire la prossima attività di indagine e monitoraggio. Una parte del tessuto produttivo umbro ha già dato prova di essere una sorta di ben oliato sistema di potere, dimostrando di non essere affatto immune da certe logiche di protezione e di favoritismo, soprattutto con riferimento agli scandali che hanno investito anche la Pubblica Amministrazione”.
Gc12383.NB
(Cittadino e Provincia – Perugia 24 settembre 2012) – Prima l’audizione in commissione e poi un consiglio provinciale monotematico sulle infiltrazioni mafiose. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno del consigliere provinciale del Pdl, Giampiero Panfili, che aveva chiesto di “ascoltare la commissione anti-mafia della Regione dell’Umbria” per conoscere dati e potenziali rischi “fondamentali per capire le dinamiche anche in campo amministrativo da parte dei membri del consiglio provinciale”. In Commissione dunque arriveranno i relatori della Regione, tra cui il presidente Paolo Brutti. “Da quanto emerso dalla stampa – ha spiegato Panfili - la situazione umbra non sembra presentare evidenti elementi di criticità circa le infiltrazioni di organizzazioni mafiose nel tessuto produttivo ma che, nonostante ciò, il livello di guardia deve rimanere alto soprattutto per quello che concerne il riciclaggio di proventi di attività delittuose. La Commissione Regionale ha giustamente ritenuto opportuno avere un quadro di riferimento completo sul quale costruire la prossima attività di indagine e monitoraggio. Una parte del tessuto produttivo umbro ha già dato prova di essere una sorta di ben oliato sistema di potere, dimostrando di non essere affatto immune da certe logiche di protezione e di favoritismo, soprattutto con riferimento agli scandali che hanno investito anche la Pubblica Amministrazione”.
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