Presentato il progetto “Dopo di Noi – Andiamo a Casa Bice”
(Cittadino e Provincia) Massa Martana 16 aprile ‘24 - Vita indipendente e disabilità sono stati al centro dell’incontro “Autonomamente Insieme – Esperienze e prospettive in Umbria” che si è tenuto al teatro Consortium di Massa Martana voluto dall’amministrazione comunale con il sostegno di Fondazione Perugia, e il supporto organizzativo della società di consulenza Sinloc – Sistema Iniziative Locali, che ha fornito Assistenza Tecnica al progetto: “Dopo di Noi – Andiamo a Casa Bice”.
Tutto nasce della volontà della cara e generosa concittadina Beatrice Bratti (deceduta nel 2021) che ha donato la sua abitazione al comune di Massa Martana, con il vincolo che venisse usata per aiutare anziani o persone bisognose.
“Casa Bice” è un luogo simbolo del borgo massetano, una villetta donata all’amministrazione e destinata a diventare una «palestra di vita indipendente», in cui la persona con disabilità potranno «allenarsi», attraverso percorsi personalizzati, a raggiungere un grado di autonomia tale da consentire un'esperienza di residenzialità continuativa fuori dalla famiglia. Il convegno “Autonomamente Insieme” è servito ad aprire un confronto per esplorare progettualità volte a sensibilizzare enti pubblici e del privato sociale su progetti personalizzati di vita indipendente e a creare un network di attori che si possano occupare di programmazione e servizi a sostegno delle persone con disabilità. Dal convegno è emerso che il “dopo di noi” passa dal “dopo aver abitato con noi” perché l’indipendenza è un processo di fiducia tra famiglie operatori e progetto personalizzato per il disabile.
Durate l’incontro sono stati presentati alcuni buoni esempi come quello dell’Impresa Sociale Consorzio Girasole di Lecco del Centro Speranza di Fratta Todina, FISH Umbria, Fondazione Dopo di Noi "La Crisalide" di Orvieto, La Bottega Azzurra Società Cooperativa Sociale di Gubbio, Polis Società Cooperativa Sociale di Perugia. L'amministrazione comunale ha voluto promuovere questo momento di condivisione e confronto sulle buone pratiche da attuare a favore delle persone con disabilità, così da aprire un dialogo che, partendo dalle esperienze delle persone direttamente interessate e delle loro famiglie, possa sfociare in un progetto concreto utile a far diventare “La Casa di Bice” un esempio concreto virtuoso replicabile per tutti gli operatori del Welfare e della salute”
Jessica F. Silvani, Responsabile segmento Non Profit di Sinloc (Sistema Iniziative Locali) che affianca istituzioni locali, enti non profit in progetti per l’utilizzo di risorse finanziarie nazionali ed europee ha spiegato: “La vita indipendente di donne e uomini con disabilità costituisce nel nostro Paese, ancora oggi, una grande sfida: si tratta di traguardare un enorme cambio di passo culturale, ancor prima che organizzativo-gestionale e di sostenibilità economico-finanziaria. Una sfida che può essere vinta lavorando insieme, ovvero creando sinergie tra ente pubblico, attori filantropici, enti del Terzo settore, famiglie e anche privati cittadini, come la signora Bice.”
massamartana24016.DB
(Cittadino e Provincia) Massa Martana 16 aprile ‘24 - Vita indipendente e disabilità sono stati al centro dell’incontro “Autonomamente Insieme – Esperienze e prospettive in Umbria” che si è tenuto al teatro Consortium di Massa Martana voluto dall’amministrazione comunale con il sostegno di Fondazione Perugia, e il supporto organizzativo della società di consulenza Sinloc – Sistema Iniziative Locali, che ha fornito Assistenza Tecnica al progetto: “Dopo di Noi – Andiamo a Casa Bice”.
Tutto nasce della volontà della cara e generosa concittadina Beatrice Bratti (deceduta nel 2021) che ha donato la sua abitazione al comune di Massa Martana, con il vincolo che venisse usata per aiutare anziani o persone bisognose.
“Casa Bice” è un luogo simbolo del borgo massetano, una villetta donata all’amministrazione e destinata a diventare una «palestra di vita indipendente», in cui la persona con disabilità potranno «allenarsi», attraverso percorsi personalizzati, a raggiungere un grado di autonomia tale da consentire un'esperienza di residenzialità continuativa fuori dalla famiglia. Il convegno “Autonomamente Insieme” è servito ad aprire un confronto per esplorare progettualità volte a sensibilizzare enti pubblici e del privato sociale su progetti personalizzati di vita indipendente e a creare un network di attori che si possano occupare di programmazione e servizi a sostegno delle persone con disabilità. Dal convegno è emerso che il “dopo di noi” passa dal “dopo aver abitato con noi” perché l’indipendenza è un processo di fiducia tra famiglie operatori e progetto personalizzato per il disabile.
Durate l’incontro sono stati presentati alcuni buoni esempi come quello dell’Impresa Sociale Consorzio Girasole di Lecco del Centro Speranza di Fratta Todina, FISH Umbria, Fondazione Dopo di Noi "La Crisalide" di Orvieto, La Bottega Azzurra Società Cooperativa Sociale di Gubbio, Polis Società Cooperativa Sociale di Perugia. L'amministrazione comunale ha voluto promuovere questo momento di condivisione e confronto sulle buone pratiche da attuare a favore delle persone con disabilità, così da aprire un dialogo che, partendo dalle esperienze delle persone direttamente interessate e delle loro famiglie, possa sfociare in un progetto concreto utile a far diventare “La Casa di Bice” un esempio concreto virtuoso replicabile per tutti gli operatori del Welfare e della salute”
Jessica F. Silvani, Responsabile segmento Non Profit di Sinloc (Sistema Iniziative Locali) che affianca istituzioni locali, enti non profit in progetti per l’utilizzo di risorse finanziarie nazionali ed europee ha spiegato: “La vita indipendente di donne e uomini con disabilità costituisce nel nostro Paese, ancora oggi, una grande sfida: si tratta di traguardare un enorme cambio di passo culturale, ancor prima che organizzativo-gestionale e di sostenibilità economico-finanziaria. Una sfida che può essere vinta lavorando insieme, ovvero creando sinergie tra ente pubblico, attori filantropici, enti del Terzo settore, famiglie e anche privati cittadini, come la signora Bice.”
massamartana24016.DB