(Cittadino e Provincia) Perugia, 7 novembre '14 - “L'aver chiamato Christian Napolitano ad affiancarmi nel delicato incarico di Presidente della Provincia è frutto di una scelta ponderata e indispensabile per chi, come il sottoscritto, deve continuare anche e soprattutto a fare il sindaco. Il curriculum di Napolitano è la risposta più trasparente al bisogno di poter contare su una persona che gode della mia piena fiducia sia sul piano professionale che politico”. Il Presidente della Provincia di Perugia Nando Mismetti evidenzia le difficoltà legate alla legge 56 che, nell'indicare in un Sindaco il capo dell'amministrazione provinciale, di fatto pone la necessità di avvalersi di collaboratori per adempiere al compito nel migliore dei modi. “Ad oggi – prosegue Mismetti – esiste soltanto la figura del Presidente impossibilitato ad assegnare deleghe ai Consiglieri provinciali. Napolitano ha un contratto nel rispetto delle regole e delle normative vigenti e rassicuro sul fatto che con i miei primi atti ho prodotto risparmi delle spese, in linea con l'orientamento nazionale che, tra le disposizioni, azzera anche le indennità a Presidente e Consiglieri provinciali. Colgo infine l'occasione per rilanciare i veri problemi in cui si stanno dibattendo le Province italiane e quindi anche la Provincia di Perugia, intorno ai quali si registra un silenzio assordante. Sulle competenze e funzioni ad esse assegnate a partire dal 1 gennaio 2015 si viaggia nella nebbia. Formazione, lavoro e quant'altro non è chiaro a chi faranno capo. C'è inoltre il problema del Patto di Stabilità che sta seguendo l'iter parlamentare e che rischia di colpire duramente servizi come edilizia scolastica e viabilità. Patto di Stabilità che avrà ricadute sui dipendenti della Provincia, non in termini di mantenimento del posto di lavoro, ma sulla consistenza degli stipendi. Questi sono i temi che preoccupano e che necessitano di approfondimenti – conclude Mismetti -. Argomenti che mi vedono costantemente in prima linea sui tavoli nazionali e regionali. Aver chiamato ad affiancarmi persone di valore può solo essere una garanzia per i cittadini ai quali non vogliamo tagliare i servizi e ai dipendenti la cui eccellente professionalità non dovrà essere mortificata”.
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(Cittadino e Provincia) Perugia, 7 novembre '14 - “L'aver chiamato Christian Napolitano ad affiancarmi nel delicato incarico di Presidente della Provincia è frutto di una scelta ponderata e indispensabile per chi, come il sottoscritto, deve continuare anche e soprattutto a fare il sindaco. Il curriculum di Napolitano è la risposta più trasparente al bisogno di poter contare su una persona che gode della mia piena fiducia sia sul piano professionale che politico”. Il Presidente della Provincia di Perugia Nando Mismetti evidenzia le difficoltà legate alla legge 56 che, nell'indicare in un Sindaco il capo dell'amministrazione provinciale, di fatto pone la necessità di avvalersi di collaboratori per adempiere al compito nel migliore dei modi. “Ad oggi – prosegue Mismetti – esiste soltanto la figura del Presidente impossibilitato ad assegnare deleghe ai Consiglieri provinciali. Napolitano ha un contratto nel rispetto delle regole e delle normative vigenti e rassicuro sul fatto che con i miei primi atti ho prodotto risparmi delle spese, in linea con l'orientamento nazionale che, tra le disposizioni, azzera anche le indennità a Presidente e Consiglieri provinciali. Colgo infine l'occasione per rilanciare i veri problemi in cui si stanno dibattendo le Province italiane e quindi anche la Provincia di Perugia, intorno ai quali si registra un silenzio assordante. Sulle competenze e funzioni ad esse assegnate a partire dal 1 gennaio 2015 si viaggia nella nebbia. Formazione, lavoro e quant'altro non è chiaro a chi faranno capo. C'è inoltre il problema del Patto di Stabilità che sta seguendo l'iter parlamentare e che rischia di colpire duramente servizi come edilizia scolastica e viabilità. Patto di Stabilità che avrà ricadute sui dipendenti della Provincia, non in termini di mantenimento del posto di lavoro, ma sulla consistenza degli stipendi. Questi sono i temi che preoccupano e che necessitano di approfondimenti – conclude Mismetti -. Argomenti che mi vedono costantemente in prima linea sui tavoli nazionali e regionali. Aver chiamato ad affiancarmi persone di valore può solo essere una garanzia per i cittadini ai quali non vogliamo tagliare i servizi e ai dipendenti la cui eccellente professionalità non dovrà essere mortificata”.
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