(Cittadino e Provincia) 18 giugno ‘25 – Sarà il museo della Biga Monteleone di Spoleto ad ospitare, per la Fiera di San Felice 2025, “Fiabe d’Inchiostro e Creature Selvagge” l’artista Fabio Matteucci che realizza le sue opere utilizzando una semplice penna BIC.
Il 19 e 20 luglio si terrà a Monteleone di Spoleto la Fiera di San Felice 2025 accanto agli antichi mestieri, ai profumi dei prodotti tipici e alla tradizione del bestiame, apre all’arte, quella vera che nasce da un gesto semplice, da una penna BIC che diventa bacchetta magica.
Le opere realizzate da Fabio Matteucci evocano il tratto libero di Matisse, ma con un’intensità nuova, fatta di chiaroscuri vibranti e linee essenziali che parlano al cuore.
Dalle sue mani prendono vita gufi pensierosi, cavalli impetuosi, gatti misteriosi, volpi curiose e piccoli pulcini accovacciati sotto l’ala della madre. È un bestiario poetico, tenero e selvatico, che racconta la montagna con uno sguardo incantato. Ogni disegno è un frammento di fiaba, una carezza visiva, un’emozione fatta inchiostro. Durante la fiera, l’artista sarà presente e lavorerà dal vivo, immerso nel suo mondo fatto di segni e sogni. Un’esperienza ipnotica, rara, dove arte e natura si fondono in perfetta armonia.
monteleone25010.DB
(Cittadino e Provincia) 18 giugno ‘25 – Sarà il museo della Biga Monteleone di Spoleto ad ospitare, per la Fiera di San Felice 2025, “Fiabe d’Inchiostro e Creature Selvagge” l’artista Fabio Matteucci che realizza le sue opere utilizzando una semplice penna BIC.
Il 19 e 20 luglio si terrà a Monteleone di Spoleto la Fiera di San Felice 2025 accanto agli antichi mestieri, ai profumi dei prodotti tipici e alla tradizione del bestiame, apre all’arte, quella vera che nasce da un gesto semplice, da una penna BIC che diventa bacchetta magica.
Le opere realizzate da Fabio Matteucci evocano il tratto libero di Matisse, ma con un’intensità nuova, fatta di chiaroscuri vibranti e linee essenziali che parlano al cuore.
Dalle sue mani prendono vita gufi pensierosi, cavalli impetuosi, gatti misteriosi, volpi curiose e piccoli pulcini accovacciati sotto l’ala della madre. È un bestiario poetico, tenero e selvatico, che racconta la montagna con uno sguardo incantato. Ogni disegno è un frammento di fiaba, una carezza visiva, un’emozione fatta inchiostro. Durante la fiera, l’artista sarà presente e lavorerà dal vivo, immerso nel suo mondo fatto di segni e sogni. Un’esperienza ipnotica, rara, dove arte e natura si fondono in perfetta armonia.
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