(Cittadino e Provincia) – Montone, 18 agosto ’20 – La magia di una delle rievocazioni storiche più antiche e suggestive dell’Umbria, la “Donazione della Santa Spina”, nelle fotografie legate agli anni più intensi della festa.
Al Museo San Francesco di Montone arriva la mostra fotografica di Paolo Ippoliti, visitabile dal 20 agosto al 6 settembre. L’inaugurazione è prevista per questo giovedì alle ore 19 e rientra tra gli eventi più rilevanti del programma dei festeggiamenti della Santa Spina, che quest’anno si presenta sotto una nuova veste dal 20 al 23 agosto, ma sempre pronta a stupire e trascinare il visitatore nel Medioevo.
“Questa è la terza mostra di mie fotografie che si tiene a Montone avente per tema la Festa della Donazione della Santa Spina – spiega Paolo Ippoliti, autore della mostra -. Il titolo rimane fondamentalmente immutato: ‘Montone la magia di un borgo’, che però quest'anno, visto il clima e la situazione generata dalla pandemia da Covid-19, si arricchisce del motto dei soldati bracceschi: quel ‘Non temo’ che fu il loro grido di battaglia. Montone non teme il virus, nonostante esso e nonostante tutto apre le porte, da qui la foto del portone del museo di San Francesco spalancato ed accogliente (a braccia aperte), ai visitatori, agli appassionati di storia, ai turisti e a chi cerca il bello in Umbria. La mostra vuole restituire, per quanto le fotografie possano permetterlo, il clima e le seduzioni di una festa bellissima, storicamente fondata come poche altre, curata nei dettagli tra storia, scenografia, recitazione, fede e tradizione. Un pezzo della storia dell'Umbria e dell'Italia del '400 che i montonesi portano in scena ogni anno”.
L’allestimento, organizzato dalla Pro loco montonese, in collaborazione con Sistema Museo, e con il patrocinio del Comune di Montone, ripercorre i momenti più importanti della celebrazione, capaci di far rivivere, attraverso la memoria del passato, le emozioni che la festa regala ad ogni edizione. In mostra circa novanta foto scattate negli anni durante le rappresentazioni medievali ed i bandi di sfida, riprodotte nei formati 30x40 e 40x60 stampate su forex. Tutte le immagini sono state realizzate con fotocamere Nikon e Fuji mirrorless, con obiettivi molto luminosi e senza il flash per non rovinare le bellissime atmosfere che i rioni montonesi, di volta in volta, hanno creato.
Giornalista de La Nazione, Paolo Ippoliti ha iniziato a seguire la festa più di 20 anni fa, prima in veste di giurato, poi di cronista. Vicino alla storia del Borgo, fu tra gli autori del primo appello perché le ossa di Andrea Braccio da Montone potessero ritornare nella sua città, come poi è finalmente avvenuto di recente. Da anni è il fotografo ufficiale della manifestazione, che continua a seguire con attenzione anche in veste di giornalista. E' testimone della grandissima crescita di questa festa negli anni, in tutti i sensi, premiata dal pubblico, dalla critica e da una serie di eventi di contorno che la rendono, come più volte ha ribadito lo stesso Ippoliti, una delle più curate, appassionanti e significative dell'Umbria.
Montone20057.IC
(Cittadino e Provincia) – Montone, 18 agosto ’20 – La magia di una delle rievocazioni storiche più antiche e suggestive dell’Umbria, la “Donazione della Santa Spina”, nelle fotografie legate agli anni più intensi della festa.
Al Museo San Francesco di Montone arriva la mostra fotografica di Paolo Ippoliti, visitabile dal 20 agosto al 6 settembre. L’inaugurazione è prevista per questo giovedì alle ore 19 e rientra tra gli eventi più rilevanti del programma dei festeggiamenti della Santa Spina, che quest’anno si presenta sotto una nuova veste dal 20 al 23 agosto, ma sempre pronta a stupire e trascinare il visitatore nel Medioevo.
“Questa è la terza mostra di mie fotografie che si tiene a Montone avente per tema la Festa della Donazione della Santa Spina – spiega Paolo Ippoliti, autore della mostra -. Il titolo rimane fondamentalmente immutato: ‘Montone la magia di un borgo’, che però quest'anno, visto il clima e la situazione generata dalla pandemia da Covid-19, si arricchisce del motto dei soldati bracceschi: quel ‘Non temo’ che fu il loro grido di battaglia. Montone non teme il virus, nonostante esso e nonostante tutto apre le porte, da qui la foto del portone del museo di San Francesco spalancato ed accogliente (a braccia aperte), ai visitatori, agli appassionati di storia, ai turisti e a chi cerca il bello in Umbria. La mostra vuole restituire, per quanto le fotografie possano permetterlo, il clima e le seduzioni di una festa bellissima, storicamente fondata come poche altre, curata nei dettagli tra storia, scenografia, recitazione, fede e tradizione. Un pezzo della storia dell'Umbria e dell'Italia del '400 che i montonesi portano in scena ogni anno”.
L’allestimento, organizzato dalla Pro loco montonese, in collaborazione con Sistema Museo, e con il patrocinio del Comune di Montone, ripercorre i momenti più importanti della celebrazione, capaci di far rivivere, attraverso la memoria del passato, le emozioni che la festa regala ad ogni edizione. In mostra circa novanta foto scattate negli anni durante le rappresentazioni medievali ed i bandi di sfida, riprodotte nei formati 30x40 e 40x60 stampate su forex. Tutte le immagini sono state realizzate con fotocamere Nikon e Fuji mirrorless, con obiettivi molto luminosi e senza il flash per non rovinare le bellissime atmosfere che i rioni montonesi, di volta in volta, hanno creato.
Giornalista de La Nazione, Paolo Ippoliti ha iniziato a seguire la festa più di 20 anni fa, prima in veste di giurato, poi di cronista. Vicino alla storia del Borgo, fu tra gli autori del primo appello perché le ossa di Andrea Braccio da Montone potessero ritornare nella sua città, come poi è finalmente avvenuto di recente. Da anni è il fotografo ufficiale della manifestazione, che continua a seguire con attenzione anche in veste di giornalista. E' testimone della grandissima crescita di questa festa negli anni, in tutti i sensi, premiata dal pubblico, dalla critica e da una serie di eventi di contorno che la rendono, come più volte ha ribadito lo stesso Ippoliti, una delle più curate, appassionanti e significative dell'Umbria.
Montone20057.IC