(Cittadino e Provincia) – Montone, 20 agosto ‘24 – Il borgo di Montone ha una nuova centenaria. Pochi giorni fa, precisamente il 1° agosto, il traguardo del secolo di vita è stato tagliato da Domenica Ricci, conosciuta da tutti come “Menca”. Per lei un compleanno speciale, circondata dall’affetto di tante persone, parenti e amici, che per l’occasione hanno partecipato alla festa organizzata per le sue 100 candeline. Presente anche l’amministrazione comunale, che a nome di tutta la comunità si è congratulata con la propria concittadina per il raggiungimento dell’importante traguardo, consegnandole una pergamena celebrativa.
Nata a Montone da una famiglia contadina, nonna Domenica è la quarta di cinque figli, con un fratello di nome Nello classe 1920, ancora vivente e ultracentenario. Sin da piccola si è dedicata con grande impegno alle tradizioni della cucina, del cucito e al lavoro nei campi. Si sposa nel 1947 con Gino Antonelli e a distanza di pochi anni arrivano due amate figlie: Ivana e Laura.
Tra la fine degli anni ‘50 e gli inizi del 1960 a Montone c’è un bel fermento ed è proprio in quel periodo, grazie alla Proloco, che nasce la “Festa della Santa Spina” dove “Menca” s’impegna per cucire i primi stendardi, realizzare a maglia le calze e le casacche dei soldati di Braccio, oltre a fare la pasta fatta in casa insieme alle altre donne per il giorno della festa.
Dopo alcuni anni trascorsi a Perugia per motivi di lavoro, insieme al marito negli anni ‘80 torna a vivere nel borgo arietano. Ormai pensionata, si dedica ai tre nipoti, Gianluca, Daniela e Roberta, che d’estate soprattutto passano le vacanze estive a casa sua. Intanto si diletta nel cucito con la sua Singer che tiene come l’oro, e cucina con gioia quando la famiglia si riunisce. Per tutti è sempre disponibile e non si tira mai indietro, compresa l’attività di volontariato per le associazioni del paese: cucina e cuce per le attività rionali e pulisce la chiesa insieme alle altre donne. Anche quando rimane vedova, ormai 33 anni fa, non si perde d’animo e prende le redini della tradizione del marito e inizia a fare l’orto che cura con grande passione e dedizione. La sua caratteristica è di essere una persona equilibrata: molto aperta alle relazioni, disponibile con gli altri, attiva e laboriosa senza mai lamentarsi.
Domenica è vissuta mantenendo la sua libertà e indipendenza alla quale ha tenuto molto ma sempre supportata dalla famiglia, che non l’ha lasciata mai sola, pur riconoscendo i suoi spazi di autonomia a casa.
Oggi Domenica, compiuti i 100 anni, vive in famiglia circondata dall’affetto dei suoi cari: si diletta ancora nel cucito e si può godere anche i pronipoti Giada Maria, Vincenzo, Vittoria e Costanza, che le permettono di sentire pienamente la gioia della vita che continua.
Montone24048.IC
(Cittadino e Provincia) – Montone, 20 agosto ‘24 – Il borgo di Montone ha una nuova centenaria. Pochi giorni fa, precisamente il 1° agosto, il traguardo del secolo di vita è stato tagliato da Domenica Ricci, conosciuta da tutti come “Menca”. Per lei un compleanno speciale, circondata dall’affetto di tante persone, parenti e amici, che per l’occasione hanno partecipato alla festa organizzata per le sue 100 candeline. Presente anche l’amministrazione comunale, che a nome di tutta la comunità si è congratulata con la propria concittadina per il raggiungimento dell’importante traguardo, consegnandole una pergamena celebrativa.
Nata a Montone da una famiglia contadina, nonna Domenica è la quarta di cinque figli, con un fratello di nome Nello classe 1920, ancora vivente e ultracentenario. Sin da piccola si è dedicata con grande impegno alle tradizioni della cucina, del cucito e al lavoro nei campi. Si sposa nel 1947 con Gino Antonelli e a distanza di pochi anni arrivano due amate figlie: Ivana e Laura.
Tra la fine degli anni ‘50 e gli inizi del 1960 a Montone c’è un bel fermento ed è proprio in quel periodo, grazie alla Proloco, che nasce la “Festa della Santa Spina” dove “Menca” s’impegna per cucire i primi stendardi, realizzare a maglia le calze e le casacche dei soldati di Braccio, oltre a fare la pasta fatta in casa insieme alle altre donne per il giorno della festa.
Dopo alcuni anni trascorsi a Perugia per motivi di lavoro, insieme al marito negli anni ‘80 torna a vivere nel borgo arietano. Ormai pensionata, si dedica ai tre nipoti, Gianluca, Daniela e Roberta, che d’estate soprattutto passano le vacanze estive a casa sua. Intanto si diletta nel cucito con la sua Singer che tiene come l’oro, e cucina con gioia quando la famiglia si riunisce. Per tutti è sempre disponibile e non si tira mai indietro, compresa l’attività di volontariato per le associazioni del paese: cucina e cuce per le attività rionali e pulisce la chiesa insieme alle altre donne. Anche quando rimane vedova, ormai 33 anni fa, non si perde d’animo e prende le redini della tradizione del marito e inizia a fare l’orto che cura con grande passione e dedizione. La sua caratteristica è di essere una persona equilibrata: molto aperta alle relazioni, disponibile con gli altri, attiva e laboriosa senza mai lamentarsi.
Domenica è vissuta mantenendo la sua libertà e indipendenza alla quale ha tenuto molto ma sempre supportata dalla famiglia, che non l’ha lasciata mai sola, pur riconoscendo i suoi spazi di autonomia a casa.
Oggi Domenica, compiuti i 100 anni, vive in famiglia circondata dall’affetto dei suoi cari: si diletta ancora nel cucito e si può godere anche i pronipoti Giada Maria, Vincenzo, Vittoria e Costanza, che le permettono di sentire pienamente la gioia della vita che continua.
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