(Cittadino e Provincia) – Perugia, 4 marzo ’23 - Apre le porte al pubblico oggi, sabato 4 marzo, la grande mostra “Il meglio maestro d’Italia”. Perugino nel suo tempo, con cui la Galleria Nazionale dell’Umbria celebra Pietro Vannucci (1450 ca.-1523), il più importante pittore attivo negli ultimi due decenni del Quattrocento.
L’esposizione rappresenta l’evento di punta delle celebrazioni per i cinquecento anni della morte dell’artista, coordinate dal Comitato nazionale istituito dal Ministero della cultura.
Venerdì sera la presentazione in anteprima presso la Sala dei Notari ad opera dei curatori Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, e Veruska Picchiarelli, conservatrice del museo perugino, alla presenza del sottosegretario alla cultura, Vittorio Sgarbi, della presidente del Comitato, Ilaria Borletti Buitoni, e del sindaco del Comune di Perugia, Andrea Romizi.
Fino all’11 giugno, la mostra che coinvolge alcuni dei più importanti musei nazionali e internazionali, come le Gallerie degli Uffici di Firenze, il Museé del Beaux-Arts di Caen, la National Gallery di Washington, restituirà a Perugino il ruolo di preminenza artistica che il suo pubblico e la sua epoca gli avevano assegnato, attraverso prove capitali della sua produzione, dalla formazione fino allo “Sposalizio della Vergine” del 1504.
Il progetto espositivo, composto da quasi settanta opere, ha scelto d’individuare solo dipinti del Vannucci antecedenti al 1504, anno nel quale egli lavorava a due commissioni che segnano il punto più alto della sua carriera: la Lotta fra Amore e Castità già a Mantova, ora al Louvre di Parigi, e soprattutto lo Sposalizio della Vergine per la cappella del Santo Anello del Duomo di Perugia, oggi nel Musée des Beaux-Arts di Caen (Francia).
La mostra dà conto, nella maniera più completa possibile, dei passaggi fondamentali del suo percorso: dalle prime collaborazioni nella bottega di Andrea del Verrocchio alle capitali imprese fiorentine che fecero la sua fortuna; dagli straordinari ritratti alle monumentali pale d’altare.
A rappresentare la Provincia di Perugia, tra i membri del Comitato promotore, alla cerimonia di apertura era presente la consigliera delegata Erika Borghesi.
“Un plauso speciale oggi va alla Galleria nazionale dell’Umbria – ha avuto modo di dichiarare Borghesi - che grazie ad un lavoro sinergico e corale, in collaborazione con alcuni tra i più importanti musei nazionali e internazionali, ha saputo dar vita ad un evento grandioso. Dietro tutto questo vi è un preziosissimo lavoro di ricerca e conoscenza. Questo, unitamente agli altri eventi disseminati sul territorio in nome del Perugino (lui stesso promotore del territorio ante litteram), avranno eccezionali ricadute in termini di visibilità e attrattività”.
OI23024.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 4 marzo ’23 - Apre le porte al pubblico oggi, sabato 4 marzo, la grande mostra “Il meglio maestro d’Italia”. Perugino nel suo tempo, con cui la Galleria Nazionale dell’Umbria celebra Pietro Vannucci (1450 ca.-1523), il più importante pittore attivo negli ultimi due decenni del Quattrocento.
L’esposizione rappresenta l’evento di punta delle celebrazioni per i cinquecento anni della morte dell’artista, coordinate dal Comitato nazionale istituito dal Ministero della cultura.
Venerdì sera la presentazione in anteprima presso la Sala dei Notari ad opera dei curatori Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, e Veruska Picchiarelli, conservatrice del museo perugino, alla presenza del sottosegretario alla cultura, Vittorio Sgarbi, della presidente del Comitato, Ilaria Borletti Buitoni, e del sindaco del Comune di Perugia, Andrea Romizi.
Fino all’11 giugno, la mostra che coinvolge alcuni dei più importanti musei nazionali e internazionali, come le Gallerie degli Uffici di Firenze, il Museé del Beaux-Arts di Caen, la National Gallery di Washington, restituirà a Perugino il ruolo di preminenza artistica che il suo pubblico e la sua epoca gli avevano assegnato, attraverso prove capitali della sua produzione, dalla formazione fino allo “Sposalizio della Vergine” del 1504.
Il progetto espositivo, composto da quasi settanta opere, ha scelto d’individuare solo dipinti del Vannucci antecedenti al 1504, anno nel quale egli lavorava a due commissioni che segnano il punto più alto della sua carriera: la Lotta fra Amore e Castità già a Mantova, ora al Louvre di Parigi, e soprattutto lo Sposalizio della Vergine per la cappella del Santo Anello del Duomo di Perugia, oggi nel Musée des Beaux-Arts di Caen (Francia).
La mostra dà conto, nella maniera più completa possibile, dei passaggi fondamentali del suo percorso: dalle prime collaborazioni nella bottega di Andrea del Verrocchio alle capitali imprese fiorentine che fecero la sua fortuna; dagli straordinari ritratti alle monumentali pale d’altare.
A rappresentare la Provincia di Perugia, tra i membri del Comitato promotore, alla cerimonia di apertura era presente la consigliera delegata Erika Borghesi.
“Un plauso speciale oggi va alla Galleria nazionale dell’Umbria – ha avuto modo di dichiarare Borghesi - che grazie ad un lavoro sinergico e corale, in collaborazione con alcuni tra i più importanti musei nazionali e internazionali, ha saputo dar vita ad un evento grandioso. Dietro tutto questo vi è un preziosissimo lavoro di ricerca e conoscenza. Questo, unitamente agli altri eventi disseminati sul territorio in nome del Perugino (lui stesso promotore del territorio ante litteram), avranno eccezionali ricadute in termini di visibilità e attrattività”.
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