(Cittadino e Provincia) Spoleto 9 gennaio ’13 - La crisi delle Aziende (ex Pozzi) Industrie metallurgiche Spoleto S.p.a. e della Isotta Fraschini Fonderie Alluminio S.r.l. è stata l’argomento di una mozione urgente presentata dai Consiglieri provinciali di Spoleto di Pd e Pdl. Nel documento i consiglieri chiedono al Consiglio provinciale di Perugia ed al suo Presidente di esprime “piena solidarietà ai lavoratori delle Industrie Metallurgiche Spoleto s.p.a. e della Isotta Fraschini Fonderie Alluminio s.r.l. e di mettere in atto ogni possibile azione a sostegno dei lavoratori e delle Aziende, partecipando al tavolo di concertazione ed affiancando la Regione Umbria nell’ impegno concreto alla soluzione della crisi con azioni concertate con i vertici aziendali e sindacali”. Nella mozione i consiglieri ricordano che già nei primi giorni del 2012 la crisi dell’Azienda I.M.S. (ex Pozzi) era stata portata, grazie ad un Odg (in seguito approvato in Consiglio provinciale) dei tre consiglieri di Spoleto, all’attenzione della III Commissione Consiliare. “Chiediamo la disponibilità dell’Ente a partecipare al tavolo delle trattative tra la proprietà e le rappresentanze sindacali, al fine di mantenere un’industria storica per il nostro territorio e per la nostra Regione in quanto polo industriale metallurgico importante ed essenziale dell’intera economia regionale. I lavoratori dell’I.M.S. e dell’I.F.F.A. entrambe Aziende appartenenti al Gruppo Castiglioni – spiegano i consiglieri - sono scesi per l’ennesima volta in sciopero a causa della gravissima situazione finanziaria dell’azienda, e per le drammatiche ripercussioni dovute ai mancati pagamenti degli stipendi dalla metà del mese di settembre tredicesima inclusa. In questi giorni sindacati e proprietà discuteranno di cassa integrazione straordinaria, con la speranza che non si tratti solo dell’ultima spiaggia prima della chiusura degli stabilimenti. Il territorio spoletino ha già subito, negli anni e maggiormente in questi ultimi tempi, pesanti conseguenze occupazionali per la crisi di importanti aziende del territorio. La politica ha il dovere di intervenire sia in termini preventivi, sia per fronteggiare una situazione di crisi già conclamata. Infine – concludono i tre consiglieri - appare fondamentale offrire la disponibilità delle Istituzioni locali e regionali al fine di prendere parte al tavolo della concertazione già attivato dal Sindaco del Comune di Spoleto in data 7 Ottobre 2011, nel quale confrontare le posizioni dei vertici aziendali e delle rappresentanze sindacali, cercando di limitare il più possibile i danni della crisi”.
Oi13003.DB
(Cittadino e Provincia) Spoleto 9 gennaio ’13 - La crisi delle Aziende (ex Pozzi) Industrie metallurgiche Spoleto S.p.a. e della Isotta Fraschini Fonderie Alluminio S.r.l. è stata l’argomento di una mozione urgente presentata dai Consiglieri provinciali di Spoleto di Pd e Pdl. Nel documento i consiglieri chiedono al Consiglio provinciale di Perugia ed al suo Presidente di esprime “piena solidarietà ai lavoratori delle Industrie Metallurgiche Spoleto s.p.a. e della Isotta Fraschini Fonderie Alluminio s.r.l. e di mettere in atto ogni possibile azione a sostegno dei lavoratori e delle Aziende, partecipando al tavolo di concertazione ed affiancando la Regione Umbria nell’ impegno concreto alla soluzione della crisi con azioni concertate con i vertici aziendali e sindacali”. Nella mozione i consiglieri ricordano che già nei primi giorni del 2012 la crisi dell’Azienda I.M.S. (ex Pozzi) era stata portata, grazie ad un Odg (in seguito approvato in Consiglio provinciale) dei tre consiglieri di Spoleto, all’attenzione della III Commissione Consiliare. “Chiediamo la disponibilità dell’Ente a partecipare al tavolo delle trattative tra la proprietà e le rappresentanze sindacali, al fine di mantenere un’industria storica per il nostro territorio e per la nostra Regione in quanto polo industriale metallurgico importante ed essenziale dell’intera economia regionale. I lavoratori dell’I.M.S. e dell’I.F.F.A. entrambe Aziende appartenenti al Gruppo Castiglioni – spiegano i consiglieri - sono scesi per l’ennesima volta in sciopero a causa della gravissima situazione finanziaria dell’azienda, e per le drammatiche ripercussioni dovute ai mancati pagamenti degli stipendi dalla metà del mese di settembre tredicesima inclusa. In questi giorni sindacati e proprietà discuteranno di cassa integrazione straordinaria, con la speranza che non si tratti solo dell’ultima spiaggia prima della chiusura degli stabilimenti. Il territorio spoletino ha già subito, negli anni e maggiormente in questi ultimi tempi, pesanti conseguenze occupazionali per la crisi di importanti aziende del territorio. La politica ha il dovere di intervenire sia in termini preventivi, sia per fronteggiare una situazione di crisi già conclamata. Infine – concludono i tre consiglieri - appare fondamentale offrire la disponibilità delle Istituzioni locali e regionali al fine di prendere parte al tavolo della concertazione già attivato dal Sindaco del Comune di Spoleto in data 7 Ottobre 2011, nel quale confrontare le posizioni dei vertici aziendali e delle rappresentanze sindacali, cercando di limitare il più possibile i danni della crisi”.
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