(Cittadino e Provincia) Perugia, 12 febbraio ’14 - A seguito della riunione del 30 gennaio scorso questa RSU ritiene necessario ribadire quanto segue:
Prendiamo atto delle dichiarazioni fatte dall'Assessore al Personale circa la decisione di non procedere ad una revisione della situazione organizzativa dell’Ente ed in particolare ad una verifica di tutte le voci del fondo, così come invece richiesto più volte dalla scrivente RSU.
Prendiamo atto che unilateralmente l'Amministrazione ha comunque proceduto per l’anno 2014, senza nessuna necessità organizzativa, ad assegnare nuove posizioni ed a tagliarne altre.
La scelta di rivedere tutte le voci del fondo del salario accessorio era fondamentale per reperire le risorse necessarie ad effettuare le progressioni orizzontali e/o comunque aumentare la voce della produttività generale.
Siamo di fronte quindi ad una amministrazione che ha scelto di non sviluppare meccanismi di valorizzazione di tutto il personale, ma di privilegiare pochissimi in base a criteri conosciuti solo da “pochi”.
A riprova di questo, nonostante alla riunione questa RSU abbia manifestato la sua preoccupazione per tutto il personale rispetto al futuro delle province, l’ Amministrazione ha ritenuto opportuno e necessario manifestare la propria preoccupazione per il futuro dei soli colleghi della Polizia Provinciale.
Nella consapevolezza di essere tutti dentro una situazione di incertezza per il nostro futuro, riteniamo che con questa azione l’Amministrazione abbia prodotto divisioni all’interno del personale creando differenze di trattamento peraltro già evidenziate in altre occasioni.
La RSU aziendale ribadisce la propria contrarietà ad azioni di questo tipo caratterizzate da una forte insensibilità verso tutto il restante personale.
Noi faremo di tutto per tutelare i colleghi della Polizia Provinciale allo stesso modo con cui tuteleremo tutti gli altri, in ogni sede istituzionale e con ogni strumento possibile, in piena autonomia e senza nessun condizionamento di parte.
A tale riguardo informiamo che finalmente, dopo l’ennesima richiesta formale, la Regione Umbria ha convocato le Organizzazioni Sindacali e le RSU delle due Province per il 17 febbraio p.v.
Riteniamo pertanto la proposta avanzata dall’Amministrazione della istituzione di un “tavolo” per le riforme di carattere provinciale inopportuna oltre che tardiva e del tutto priva di efficacia.
Cs14011.red
(Cittadino e Provincia) Perugia, 12 febbraio ’14 - A seguito della riunione del 30 gennaio scorso questa RSU ritiene necessario ribadire quanto segue:
Prendiamo atto delle dichiarazioni fatte dall'Assessore al Personale circa la decisione di non procedere ad una revisione della situazione organizzativa dell’Ente ed in particolare ad una verifica di tutte le voci del fondo, così come invece richiesto più volte dalla scrivente RSU.
Prendiamo atto che unilateralmente l'Amministrazione ha comunque proceduto per l’anno 2014, senza nessuna necessità organizzativa, ad assegnare nuove posizioni ed a tagliarne altre.
La scelta di rivedere tutte le voci del fondo del salario accessorio era fondamentale per reperire le risorse necessarie ad effettuare le progressioni orizzontali e/o comunque aumentare la voce della produttività generale.
Siamo di fronte quindi ad una amministrazione che ha scelto di non sviluppare meccanismi di valorizzazione di tutto il personale, ma di privilegiare pochissimi in base a criteri conosciuti solo da “pochi”.
A riprova di questo, nonostante alla riunione questa RSU abbia manifestato la sua preoccupazione per tutto il personale rispetto al futuro delle province, l’ Amministrazione ha ritenuto opportuno e necessario manifestare la propria preoccupazione per il futuro dei soli colleghi della Polizia Provinciale.
Nella consapevolezza di essere tutti dentro una situazione di incertezza per il nostro futuro, riteniamo che con questa azione l’Amministrazione abbia prodotto divisioni all’interno del personale creando differenze di trattamento peraltro già evidenziate in altre occasioni.
La RSU aziendale ribadisce la propria contrarietà ad azioni di questo tipo caratterizzate da una forte insensibilità verso tutto il restante personale.
Noi faremo di tutto per tutelare i colleghi della Polizia Provinciale allo stesso modo con cui tuteleremo tutti gli altri, in ogni sede istituzionale e con ogni strumento possibile, in piena autonomia e senza nessun condizionamento di parte.
A tale riguardo informiamo che finalmente, dopo l’ennesima richiesta formale, la Regione Umbria ha convocato le Organizzazioni Sindacali e le RSU delle due Province per il 17 febbraio p.v.
Riteniamo pertanto la proposta avanzata dall’Amministrazione della istituzione di un “tavolo” per le riforme di carattere provinciale inopportuna oltre che tardiva e del tutto priva di efficacia.
Cs14011.red