Guasticchi "Ricordare e far ricordare è un dovere istituzionale e morale" -Battistelli "L'esigenza di lasciare una testimonianza scritta di queste tragedie"
Nell'Unione europea le differenze tra i sistemi fiscali nazionali sono così grandi che per un'impresa può diventare complicato e costoso espandere la propria attività nel mercato unico, all'interno del quale persone, beni, servizi e capitali possono circolare liberamente. La Commissione ha proposto un insieme di norme comuni sulla tassazione delle imprese che operano in più paesi europei. Queste imprese avrebbero la possibilità di presentare un'unica dichiarazione fiscale "consolidata" per l'insieme delle loro attività nell'Unione. Le imprese europee diventerebbero così più competitive e darebbero un più efficace contributo alla crescita dell'economia e dell'occupazione. Secondo le stime della Commissione, le nuove norme farebbero risparmiare alle imprese circa 2 miliardi di euro. Il mercato dell'UE eserciterebbe inoltre una maggiore attrazione sulle imprese extra UE, che beneficerebbero anch'esse delle nuove norme. Le aliquote dell'imposta sulle società nei paesi dell'Unione europea non cambieranno. Ciascun paese continuerà a fissarle autonomamente. Per calcolare l'imposta dovuta, le imprese potranno scegliere se applicare i diversi sistemi nazionali o il sistema comune. Immaginiamo che una società operi in quattro paesi: in tre registra un utile, nel quarto una perdita. L'impresa potrà decidere di presentare al fisco un'unica dichiarazione invece di quattro dichiarazioni distinte. In tal caso sommerà gli utili, detrarrà la perdita e applicherà le regole comuni per calcolare detrazioni ed esenzioni, ottenendo come risultato un imponibile unico.
Spetta ora ai governi nazionali adottare la proposta della Commissione, dopo aver consultato il Parlamento europeo.
http://ec.europa.eu/taxation_customs/taxation/company_tax/index_en.htm
Nell'Unione europea le differenze tra i sistemi fiscali nazionali sono così grandi che per un'impresa può diventare complicato e costoso espandere la propria attività nel mercato unico, all'interno del quale persone, beni, servizi e capitali possono circolare liberamente. La Commissione ha proposto un insieme di norme comuni sulla tassazione delle imprese che operano in più paesi europei. Queste imprese avrebbero la possibilità di presentare un'unica dichiarazione fiscale "consolidata" per l'insieme delle loro attività nell'Unione. Le imprese europee diventerebbero così più competitive e darebbero un più efficace contributo alla crescita dell'economia e dell'occupazione. Secondo le stime della Commissione, le nuove norme farebbero risparmiare alle imprese circa 2 miliardi di euro. Il mercato dell'UE eserciterebbe inoltre una maggiore attrazione sulle imprese extra UE, che beneficerebbero anch'esse delle nuove norme. Le aliquote dell'imposta sulle società nei paesi dell'Unione europea non cambieranno. Ciascun paese continuerà a fissarle autonomamente. Per calcolare l'imposta dovuta, le imprese potranno scegliere se applicare i diversi sistemi nazionali o il sistema comune. Immaginiamo che una società operi in quattro paesi: in tre registra un utile, nel quarto una perdita. L'impresa potrà decidere di presentare al fisco un'unica dichiarazione invece di quattro dichiarazioni distinte. In tal caso sommerà gli utili, detrarrà la perdita e applicherà le regole comuni per calcolare detrazioni ed esenzioni, ottenendo come risultato un imponibile unico.
Spetta ora ai governi nazionali adottare la proposta della Commissione, dopo aver consultato il Parlamento europeo.
http://ec.europa.eu/taxation_customs/taxation/company_tax/index_en.htm