Presidente Guasticchi "Sentirsi comunità e popolo, Nazione e Stato, uomini liberi di una Repubblica giovane"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 31 maggio ’12) – L’indagine della Provincia di Perugia sulle attività formative 2007/2010 è stata presentata oggi in una conferenza stampa. Ad intervenire sono stati Il Vicepresidente della Provincia di Perugia con delega alle politiche del lavoro e servizi alle imprese, formazione professionale Aviano Rossi, Sabrina Paolini dirigente del servizio politiche attive del lavoro della Regione Umbria, Adriano Bei direttore dell’area lavoro formazione scuola e politiche comunitarie e culturali della Provincia di Perugia e Leonardo Delfitto, IF Italia Forma s.r.l. Concluderà l’incontro Pietro Tagliatesta rappresentante della Commissione Europea D.G. Occupazione, Affari Sociali e Inclusione. Valutazione del lavoro fatto il report sono questi i moneti in cui il fse e la formazione . “Oltre il 60% delle persone che frequentano le nostre attività formative – ha affermato Rossi - trovano lavoro. Questo è un dato che oltre a darci soddisfazione ci permette di preparare il futuro confermando che le scelte intraprese in passato sulla formazione sono state giuste. In un moneto di crisi in cui si perdono tanti posti di lavoro non è possibile che le politiche del lavoro siano solo basate sull’incrocio domanda offerta. In altri termini si devono creare nuove prospettive di lavoro, nuova imprenditoria per permettere ai giovani e a chi esce dal mondo del lavoro di trovare altre opportunità. Non ci piace sentir dire alle nostre eccellenze “andate a fare esperienze all’estere o al nord”. Dobbiamo cercare di tenere nella nostra regione queste risorse umane che possono dare un contributo determinante alla sostenibilità economica della nostra relatà. Le presone che nel 2011 hanno trovato lavoro, nel 24,7% dei casi, hanno utilizzati i servizi della Provincia. Questa attività di rendicontazione non sarà sporadica ma sistematica per offrirci costantemente gli spinti per una programmazione coerente con i fabbisogni”. Sabrina Paolini nel suo intervento ha confermato l’ottimo lavoro sinergico tra istituzioni. “Tutti andiamo nella stessa direzione. Questo focus che, la Provincia ha messo in atto, è assolutamente in linea con quello della Regione dell’Umbria. Due elementi la CE terrà in alta considerazione per il futuro: la qualità percepita da parte del fruitore dei corsi e la valutazione degli stessi”. A spiegare i risultati ottenuti dall’indagine è stato Adriano Bei “L’indagine sugli esiti occupazionale è di impatto delle attività formative è stata condotta mediante interviste telefoniche realizzate nel periodo novembre-dicembre 2011 da parte di un team di intervistatori. Le interviste sono state condotte attraverso un questionario costruito e testato su un piccolo numero di persone, adeguatamente rivisto e validato per la successiva somministrazione all’interno del campione di riferimento. Per quanto riguarda l’indagine sulla qualità percepita, il questionario anonimo è stato somministrato ai partecipanti in sede di esame finale da parte della Commissione nominata dalla Provincia di Perugia. I dati rilevano che il tasso di inserimento occupazionale del campione intervistato ad almeno 12 mesi dalla conclusione dell’intervento formativo è pari al 60%. L’analisi dei tempi per la ricerca del lavoro evidenzia che il 44% degli intervistati ha trovato occupazione entro 3 mesi dal termine del percorso formativo, il 24% in un arco di tempo da 3 a 6 mesi, il 18% da 6 a 12 mesi dalla conclusione e soltanto il 14% ha impiegato un tempo superiore ai 12 mesi. Nel campo dei percorsi formativi per adulti, finalizzati all’aggiornamento permanete, svolti da 2009 e il 2010 sono stati attivati 261 percorsi formativi, che hanno coinvolto 3400 persone. Condizione occupazionale prima del corso e dopo il corso rilevano un aumento dell’occupazione del 13%. A tirare le conclusioni della giornata di lavoro è stato Pietro Tagliatesta rappresentante della Commissione Europea “Per il futuro, in chiave di finanziamenti europei, avrà molta importanza la valutazione, fondamentale per la prossima programmazione dal 2013 in poi. La filosofia cambierà e si baserà sulla qualità dei corsi di formazione utilizzando un monitoraggio dei programmi e fissando target intermedi e finali. I Target su cui punterà la comunità europea saranno: Target occupazionale ovvero aumentare l’occupazione, target dispersione scolastica da abbassamento, alta formazione da aumentare e Target povertà ovvero far diminuire il tasso di povertà”.
Form12028.DB
(Cittadino e Provincia – Perugia, 31 maggio ’12) – L’indagine della Provincia di Perugia sulle attività formative 2007/2010 è stata presentata oggi in una conferenza stampa. Ad intervenire sono stati Il Vicepresidente della Provincia di Perugia con delega alle politiche del lavoro e servizi alle imprese, formazione professionale Aviano Rossi, Sabrina Paolini dirigente del servizio politiche attive del lavoro della Regione Umbria, Adriano Bei direttore dell’area lavoro formazione scuola e politiche comunitarie e culturali della Provincia di Perugia e Leonardo Delfitto, IF Italia Forma s.r.l. Concluderà l’incontro Pietro Tagliatesta rappresentante della Commissione Europea D.G. Occupazione, Affari Sociali e Inclusione. Valutazione del lavoro fatto il report sono questi i moneti in cui il fse e la formazione . “Oltre il 60% delle persone che frequentano le nostre attività formative – ha affermato Rossi - trovano lavoro. Questo è un dato che oltre a darci soddisfazione ci permette di preparare il futuro confermando che le scelte intraprese in passato sulla formazione sono state giuste. In un moneto di crisi in cui si perdono tanti posti di lavoro non è possibile che le politiche del lavoro siano solo basate sull’incrocio domanda offerta. In altri termini si devono creare nuove prospettive di lavoro, nuova imprenditoria per permettere ai giovani e a chi esce dal mondo del lavoro di trovare altre opportunità. Non ci piace sentir dire alle nostre eccellenze “andate a fare esperienze all’estere o al nord”. Dobbiamo cercare di tenere nella nostra regione queste risorse umane che possono dare un contributo determinante alla sostenibilità economica della nostra relatà. Le presone che nel 2011 hanno trovato lavoro, nel 24,7% dei casi, hanno utilizzati i servizi della Provincia. Questa attività di rendicontazione non sarà sporadica ma sistematica per offrirci costantemente gli spinti per una programmazione coerente con i fabbisogni”. Sabrina Paolini nel suo intervento ha confermato l’ottimo lavoro sinergico tra istituzioni. “Tutti andiamo nella stessa direzione. Questo focus che, la Provincia ha messo in atto, è assolutamente in linea con quello della Regione dell’Umbria. Due elementi la CE terrà in alta considerazione per il futuro: la qualità percepita da parte del fruitore dei corsi e la valutazione degli stessi”. A spiegare i risultati ottenuti dall’indagine è stato Adriano Bei “L’indagine sugli esiti occupazionale è di impatto delle attività formative è stata condotta mediante interviste telefoniche realizzate nel periodo novembre-dicembre 2011 da parte di un team di intervistatori. Le interviste sono state condotte attraverso un questionario costruito e testato su un piccolo numero di persone, adeguatamente rivisto e validato per la successiva somministrazione all’interno del campione di riferimento. Per quanto riguarda l’indagine sulla qualità percepita, il questionario anonimo è stato somministrato ai partecipanti in sede di esame finale da parte della Commissione nominata dalla Provincia di Perugia. I dati rilevano che il tasso di inserimento occupazionale del campione intervistato ad almeno 12 mesi dalla conclusione dell’intervento formativo è pari al 60%. L’analisi dei tempi per la ricerca del lavoro evidenzia che il 44% degli intervistati ha trovato occupazione entro 3 mesi dal termine del percorso formativo, il 24% in un arco di tempo da 3 a 6 mesi, il 18% da 6 a 12 mesi dalla conclusione e soltanto il 14% ha impiegato un tempo superiore ai 12 mesi. Nel campo dei percorsi formativi per adulti, finalizzati all’aggiornamento permanete, svolti da 2009 e il 2010 sono stati attivati 261 percorsi formativi, che hanno coinvolto 3400 persone. Condizione occupazionale prima del corso e dopo il corso rilevano un aumento dell’occupazione del 13%. A tirare le conclusioni della giornata di lavoro è stato Pietro Tagliatesta rappresentante della Commissione Europea “Per il futuro, in chiave di finanziamenti europei, avrà molta importanza la valutazione, fondamentale per la prossima programmazione dal 2013 in poi. La filosofia cambierà e si baserà sulla qualità dei corsi di formazione utilizzando un monitoraggio dei programmi e fissando target intermedi e finali. I Target su cui punterà la comunità europea saranno: Target occupazionale ovvero aumentare l’occupazione, target dispersione scolastica da abbassamento, alta formazione da aumentare e Target povertà ovvero far diminuire il tasso di povertà”.
Form12028.DB