Entrerà nelle collezioni contemporanee del Museo Regionale della Ceramica di Deruta
(Cittadino e Provincia) Deruta 10 luglio ‘24 - Omaggio a Deruta è il titolo dell’opera che il poliedrico artista Ugo La Pietra ha pensato per il Museo Regionale della Ceramica di Deruta e che, grazie all’avviso pubblico PAC2022-2023 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, presentato dal Comune di Deruta, verrà acquisita dal museo entrando nelle collezioni contemporanee.
Il progetto, a cura dello storico critico dell’arte Lorenzo Fiorucci, è infatti rientrato nella rosa dei 15 vincitori nazionali dell’avviso pubblico e prevede la realizzazione di un’opera site specific, pensata per il museo e in particolare per la città di Deruta. L’opera composta da sei colonne totemiche è un omaggio alla centenaria tradizione ceramica della piccola città umbra, che nei secoli ha prodotto dai suoi forni, stili identitari che hanno reso la produzione di maioliche derutese riconoscibile e famosa in tutto il mondo. Ugo La Pietra ha voluto rendere omaggio proprio a questa nobile e antica tradizione, prendendo spunto per le sue colonne da alcune forme simbolo come il vaso e l’orcio, ma anche il piatto e la tazza, creandone serie componibili che assemblate in combinazioni variegato vanno a comporre originali totem contemporanei.
L’omaggio dell’artista alla città è però visibile nella decorazione scelta: colori come il giallo il blu e il bianco sono infatti i segni cromatici che maggiormente hanno caratterizzato la maiolica di Deruta nel mondo e, proprio da questi colori, l’artista vuole ripartire per creare un’opera che pur omaggiando la tradizione spinge gli artisti/artigiani verso una nuova possibilità creativa, stimolando la ricerca verso inesplorate soluzioni formali. L’opera, in perfetta consuetudine con l’idea del maestro di valorizzare il Genius Loci, sarà realizzata proprio da maestranze locali su disegno di Ugo La Pietra. A promuovere con entusiasmo l’iniziativa è il sindaco Michele Toniaccini che a tal proposito ha dichiarato: “Per noi è un motivo di grande orgoglio poter inserire in modo permanente nella sezione dedicata all’arte contemporanea del Museo Regionale della Ceramica un’opera di così importante rilievo del maestro Ugo La Pietra, un’artista multidisciplinare e visionario, dalle innumerevoli capacità tecniche, un forte innovatore sempre pronto alla sperimentazione, che ha voluto rendere omaggio alla città di Deruta e alla sua storica tradizione della maiolica con un progetto artistico di considerevole valore intrinseco, che sono sicuro contribuirà ad incrementare notevolmente la visibilità del nostro museo e a rappresentare una spinta propulsiva anche per gli artigiani locali nella direzione della continua ricerca e contaminazione del mondo della ceramica con le più ampie e sofisticate forme artistiche”.
Il progetto prevede inoltre anche la realizzazione di una monografia dedicata all’artista con particolare riguardo alla produzione totemica dove principale protagonista sarà proprio l’opera Omaggio a Deruta. Il catalogo sarà inoltre corredato di un qr code su cui poter scaricare, attraverso dispositivo mobile, una video guida in lingua dei segni rendendo accessibili i contenuti del catalogo anche a persone affette da disabilità sensoriale uditiva.
Ugo La Pietra: Nato a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 1938, originario di Arpino (Frosinone), vive e lavora a Milano, dove nel 1964 si laurea in Architettura al Politecnico. Architetto di formazione, artista, editor, docente, dal 1960 si definisce ricercatore nel sistema della comunicazione e delle arti visive, muovendosi contemporaneamente nei territori dell’arte e del progetto. Instancabile sperimentatore, ha attraversato diverse correnti (dalla Pittura segnica all’Arte Concettuale, dalla Narrative Art al cinema d’artista) e ha utilizzato molteplici media, conducendo ricerche che si sono concretizzate nella teoria del “Sistema disequilibrante” – espressione autonoma all’interno del Radical Design – e in importanti tematiche
sociologiche come “La casa telematica” (MoMA di New York, 1972 – Fiera di Milano, 1983), “Rapporto tra Spazio reale e Spazio virtuale” (Triennale di Milano 1979, 1992), “La casa neoeclettica” (Abitare il Tempo, 1990), “Cultura Balneare” (Centro Culturale Cattolica, 1985/95). Nel 1972, invitato alla Triennale di Milano, realizza il film La grande occasione, successivamente è chiamato a realizzare un allestimento al Museum of Modern Art di New York nella mostra “Italy: New Domestic Landscape”. Al centro della sua ricerca si pone
sempre una dimensione etica del lavoro e la funzionalità delle scelte per il miglioramento dell’ambiente abitato e vissuto dall’uomo, iniziando dai problemi urbanistici di città che già dagli anni Settanta soffrivano di un decadimento estetico e funzionale come Milano. Per questo negli anni si è dedicato alla rivalutazione dei contesti urbani attraverso azioni performative che ponessero al centro le criticità della città, dei suoi complementi d’arredo, dalla segnaletica stradale che sovente reinterpreta come contenitori di nuove possibilità decorative e funzionali. In questo modo realizza progetti radicali un cui uno spartitraffico di plastica diviene una panchina per sedersi offrendo altri punti di vista spesso provocatori e disequilibranti rispetto al comune vedere. Questo suo nuovo approccio all’architettura e al design lo porta ad esporre le sue idee in più biennali di Venezia: 1970 – 1976- 1978 - 1980. Nel 1989 gli viene conferito il premio “Utopia” da Eugenio Battisti durante il III Congresso Internazionale sulle Utopie al Teatro Argentina di Roma. Nel 1990 progetta e realizza Il giardino all’italiana, Cersaie di Bologna. Realizza Monumenti alla balnearità presso il Comune di Cattolica, primi esempi di opere di arredo urbano che sono recentemente confluite nella mostra Arte e Territorio 1968-2020 presso Palazzo Collicola di Spoleto. Da sempre ha comunicato il suo lavoro attraverso numerose mostre in Italia e all’estero, e ha curato esposizioni di rilievo alla Triennale di Milano, Biennale di Venezia, Museo d’Arte Contemporanea di Lione, Museo FRAC di Orléans, Museo delle Ceramiche di Faenza, Fondazione Ragghianti di Lucca. Numerose sono le sue produzioni per il design al quale si approccia tendando di catturare gli elementi più tipici dei territori in cui è chiamato ad operare. Nel mondo della produzione ceramica ha prestato la sua creatività a molte aziende italiane collaborando tra le altre con: la manifattura la Mazzotti e la Pierluca di Albissola marina, lo studio Ernan Desing; di Albissola superiore, la Ceranima di Firenze e recentemente le Ceramiche Rometti di Umbertide presentandolo in contesti internazionali come Maison d’Objet di Parigi. Nel 2009 realizza
un’ampia mostra sulla sua opera ceramica a Palazzo Botton di Castellamonte (TO) e al MIC di Faenza; gli viene conferito il “Premio alla carriera” nell’ambito di Palermo Design Week e realizza il progetto per la piazza di Giffoni (Salerno). Nel 2016 Vince per la seconda volta il Premio “Compasso d’Oro” ADI conferito alla Carriera. Realizza la grande mostra dedicata alle sue ricerche nell’ambiente urbano “ABITARE è essere ovunque a casa propria” al Museo MAGA di Gallarate. Per il progetto “Materia Prima” realizza Un'installazione in ceramica site-specific per la piazza del Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino.
Allestisce alcune mostre personali nelle Gallerie Fatto ad Arte, Bianconi, Bulian e Ca’ di Fra a Milano. La Fondazione Cineteca Italiana organizza delle proiezioni speciali dei suoi film degli anni Settanta nell’ambito della XXI Triennale di Milano. Partecipa alla mostra “L’Inarchiviabile/The Unarchivable“ sull’arte degli anni Settanta al FM Centro per l’Arte Contemporanea di Milano. La Neue Galerie, Graz espone un suo ambiente del 1973 nella mostra “From the Collection.
Bild, Realität und Forschung von 1960 bis 1980”. Il Centre George Pompidou acquisisce nuove opere per la sua collezione in occasione della mostra “Un art pauvre”. Nel 2021 il suo progetto per una nuova scultura nel parco di Brufa, a cura di Lorenzo Fiorucci, vince il Bando PAC del Ministero dei Beni Culturali finanziando la realizzazione dell’opera. Vincita confermata anche nel 2023 con un progetto di Lorenzo Fiorucci per il Museo Regionale della Ceramiche di Deruta.
deruta24009.DB
(Cittadino e Provincia) Deruta 10 luglio ‘24 - Omaggio a Deruta è il titolo dell’opera che il poliedrico artista Ugo La Pietra ha pensato per il Museo Regionale della Ceramica di Deruta e che, grazie all’avviso pubblico PAC2022-2023 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, presentato dal Comune di Deruta, verrà acquisita dal museo entrando nelle collezioni contemporanee.
Il progetto, a cura dello storico critico dell’arte Lorenzo Fiorucci, è infatti rientrato nella rosa dei 15 vincitori nazionali dell’avviso pubblico e prevede la realizzazione di un’opera site specific, pensata per il museo e in particolare per la città di Deruta. L’opera composta da sei colonne totemiche è un omaggio alla centenaria tradizione ceramica della piccola città umbra, che nei secoli ha prodotto dai suoi forni, stili identitari che hanno reso la produzione di maioliche derutese riconoscibile e famosa in tutto il mondo. Ugo La Pietra ha voluto rendere omaggio proprio a questa nobile e antica tradizione, prendendo spunto per le sue colonne da alcune forme simbolo come il vaso e l’orcio, ma anche il piatto e la tazza, creandone serie componibili che assemblate in combinazioni variegato vanno a comporre originali totem contemporanei.
L’omaggio dell’artista alla città è però visibile nella decorazione scelta: colori come il giallo il blu e il bianco sono infatti i segni cromatici che maggiormente hanno caratterizzato la maiolica di Deruta nel mondo e, proprio da questi colori, l’artista vuole ripartire per creare un’opera che pur omaggiando la tradizione spinge gli artisti/artigiani verso una nuova possibilità creativa, stimolando la ricerca verso inesplorate soluzioni formali. L’opera, in perfetta consuetudine con l’idea del maestro di valorizzare il Genius Loci, sarà realizzata proprio da maestranze locali su disegno di Ugo La Pietra. A promuovere con entusiasmo l’iniziativa è il sindaco Michele Toniaccini che a tal proposito ha dichiarato: “Per noi è un motivo di grande orgoglio poter inserire in modo permanente nella sezione dedicata all’arte contemporanea del Museo Regionale della Ceramica un’opera di così importante rilievo del maestro Ugo La Pietra, un’artista multidisciplinare e visionario, dalle innumerevoli capacità tecniche, un forte innovatore sempre pronto alla sperimentazione, che ha voluto rendere omaggio alla città di Deruta e alla sua storica tradizione della maiolica con un progetto artistico di considerevole valore intrinseco, che sono sicuro contribuirà ad incrementare notevolmente la visibilità del nostro museo e a rappresentare una spinta propulsiva anche per gli artigiani locali nella direzione della continua ricerca e contaminazione del mondo della ceramica con le più ampie e sofisticate forme artistiche”.
Il progetto prevede inoltre anche la realizzazione di una monografia dedicata all’artista con particolare riguardo alla produzione totemica dove principale protagonista sarà proprio l’opera Omaggio a Deruta. Il catalogo sarà inoltre corredato di un qr code su cui poter scaricare, attraverso dispositivo mobile, una video guida in lingua dei segni rendendo accessibili i contenuti del catalogo anche a persone affette da disabilità sensoriale uditiva.
Ugo La Pietra: Nato a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 1938, originario di Arpino (Frosinone), vive e lavora a Milano, dove nel 1964 si laurea in Architettura al Politecnico. Architetto di formazione, artista, editor, docente, dal 1960 si definisce ricercatore nel sistema della comunicazione e delle arti visive, muovendosi contemporaneamente nei territori dell’arte e del progetto. Instancabile sperimentatore, ha attraversato diverse correnti (dalla Pittura segnica all’Arte Concettuale, dalla Narrative Art al cinema d’artista) e ha utilizzato molteplici media, conducendo ricerche che si sono concretizzate nella teoria del “Sistema disequilibrante” – espressione autonoma all’interno del Radical Design – e in importanti tematiche
sociologiche come “La casa telematica” (MoMA di New York, 1972 – Fiera di Milano, 1983), “Rapporto tra Spazio reale e Spazio virtuale” (Triennale di Milano 1979, 1992), “La casa neoeclettica” (Abitare il Tempo, 1990), “Cultura Balneare” (Centro Culturale Cattolica, 1985/95). Nel 1972, invitato alla Triennale di Milano, realizza il film La grande occasione, successivamente è chiamato a realizzare un allestimento al Museum of Modern Art di New York nella mostra “Italy: New Domestic Landscape”. Al centro della sua ricerca si pone
sempre una dimensione etica del lavoro e la funzionalità delle scelte per il miglioramento dell’ambiente abitato e vissuto dall’uomo, iniziando dai problemi urbanistici di città che già dagli anni Settanta soffrivano di un decadimento estetico e funzionale come Milano. Per questo negli anni si è dedicato alla rivalutazione dei contesti urbani attraverso azioni performative che ponessero al centro le criticità della città, dei suoi complementi d’arredo, dalla segnaletica stradale che sovente reinterpreta come contenitori di nuove possibilità decorative e funzionali. In questo modo realizza progetti radicali un cui uno spartitraffico di plastica diviene una panchina per sedersi offrendo altri punti di vista spesso provocatori e disequilibranti rispetto al comune vedere. Questo suo nuovo approccio all’architettura e al design lo porta ad esporre le sue idee in più biennali di Venezia: 1970 – 1976- 1978 - 1980. Nel 1989 gli viene conferito il premio “Utopia” da Eugenio Battisti durante il III Congresso Internazionale sulle Utopie al Teatro Argentina di Roma. Nel 1990 progetta e realizza Il giardino all’italiana, Cersaie di Bologna. Realizza Monumenti alla balnearità presso il Comune di Cattolica, primi esempi di opere di arredo urbano che sono recentemente confluite nella mostra Arte e Territorio 1968-2020 presso Palazzo Collicola di Spoleto. Da sempre ha comunicato il suo lavoro attraverso numerose mostre in Italia e all’estero, e ha curato esposizioni di rilievo alla Triennale di Milano, Biennale di Venezia, Museo d’Arte Contemporanea di Lione, Museo FRAC di Orléans, Museo delle Ceramiche di Faenza, Fondazione Ragghianti di Lucca. Numerose sono le sue produzioni per il design al quale si approccia tendando di catturare gli elementi più tipici dei territori in cui è chiamato ad operare. Nel mondo della produzione ceramica ha prestato la sua creatività a molte aziende italiane collaborando tra le altre con: la manifattura la Mazzotti e la Pierluca di Albissola marina, lo studio Ernan Desing; di Albissola superiore, la Ceranima di Firenze e recentemente le Ceramiche Rometti di Umbertide presentandolo in contesti internazionali come Maison d’Objet di Parigi. Nel 2009 realizza
un’ampia mostra sulla sua opera ceramica a Palazzo Botton di Castellamonte (TO) e al MIC di Faenza; gli viene conferito il “Premio alla carriera” nell’ambito di Palermo Design Week e realizza il progetto per la piazza di Giffoni (Salerno). Nel 2016 Vince per la seconda volta il Premio “Compasso d’Oro” ADI conferito alla Carriera. Realizza la grande mostra dedicata alle sue ricerche nell’ambiente urbano “ABITARE è essere ovunque a casa propria” al Museo MAGA di Gallarate. Per il progetto “Materia Prima” realizza Un'installazione in ceramica site-specific per la piazza del Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino.
Allestisce alcune mostre personali nelle Gallerie Fatto ad Arte, Bianconi, Bulian e Ca’ di Fra a Milano. La Fondazione Cineteca Italiana organizza delle proiezioni speciali dei suoi film degli anni Settanta nell’ambito della XXI Triennale di Milano. Partecipa alla mostra “L’Inarchiviabile/The Unarchivable“ sull’arte degli anni Settanta al FM Centro per l’Arte Contemporanea di Milano. La Neue Galerie, Graz espone un suo ambiente del 1973 nella mostra “From the Collection.
Bild, Realität und Forschung von 1960 bis 1980”. Il Centre George Pompidou acquisisce nuove opere per la sua collezione in occasione della mostra “Un art pauvre”. Nel 2021 il suo progetto per una nuova scultura nel parco di Brufa, a cura di Lorenzo Fiorucci, vince il Bando PAC del Ministero dei Beni Culturali finanziando la realizzazione dell’opera. Vincita confermata anche nel 2023 con un progetto di Lorenzo Fiorucci per il Museo Regionale della Ceramiche di Deruta.
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