(Cittadino e Provincia – Perugia, 11 aprile ’12) – Un’azienda agricola, proprietaria di un allevamento di suini nel Comune di Panicale (Perugia), scaricava liquami direttamente all’interno del canneto palustre che cresce spontaneamente sulle rive del Trasimeno e che ricade all’interno dell’area protetta del Parco Regionale, liquami che, quindi, finivano nelle acque del lago. La scoperta è stata fatta dagli agenti del distaccamento del Trasimeno della Polizia Provinciale nell’ambito dei servizi svolti in materia di tutela dell’ambiente e difesa del territorio. A seguito degli accertamenti compiuti dagli uomini del Comandante Luca Lucarelli, è emerso che la società, sfruttando il favore delle ore notturne, tramite una motopompa aspirava i liquami stoccati all’interno della laguna di raccolta dell’allevamento, convogliandoli poi mediante una condotta sotterranea lunga 2 km sino dentro il canneto. Il titolare della società è stato denunciato all’autorità giudiziaria per aver abbandonato sul suolo ed immesso in acque superficiali rifiuti speciali allo stato liquido, con l’aggravante di averlo fatto all’interno di un’area protetta, in violazione della legge 394/91, legge quadro sulle aree protette. Sono in corso ulteriori accertamenti presso la società agricola per verificare se la stessa è ottemperante a quelle che sono le disposizioni imposte dal D.Lgs.152/06, Testo unico in materia ambientale, per quanto concerne la gestione dei rifiuti prodotti.
Oi12200.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 11 aprile ’12) – Un’azienda agricola, proprietaria di un allevamento di suini nel Comune di Panicale (Perugia), scaricava liquami direttamente all’interno del canneto palustre che cresce spontaneamente sulle rive del Trasimeno e che ricade all’interno dell’area protetta del Parco Regionale, liquami che, quindi, finivano nelle acque del lago. La scoperta è stata fatta dagli agenti del distaccamento del Trasimeno della Polizia Provinciale nell’ambito dei servizi svolti in materia di tutela dell’ambiente e difesa del territorio. A seguito degli accertamenti compiuti dagli uomini del Comandante Luca Lucarelli, è emerso che la società, sfruttando il favore delle ore notturne, tramite una motopompa aspirava i liquami stoccati all’interno della laguna di raccolta dell’allevamento, convogliandoli poi mediante una condotta sotterranea lunga 2 km sino dentro il canneto. Il titolare della società è stato denunciato all’autorità giudiziaria per aver abbandonato sul suolo ed immesso in acque superficiali rifiuti speciali allo stato liquido, con l’aggravante di averlo fatto all’interno di un’area protetta, in violazione della legge 394/91, legge quadro sulle aree protette. Sono in corso ulteriori accertamenti presso la società agricola per verificare se la stessa è ottemperante a quelle che sono le disposizioni imposte dal D.Lgs.152/06, Testo unico in materia ambientale, per quanto concerne la gestione dei rifiuti prodotti.
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