Giovedì 22 marzo evento in Provincia in collaborazione con la Consigliera Gemma Bracco
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 21 marzo ’18 – Ogni anno migliaia di madri lasciano la Romania per aiutare economicamente le famiglie di origine, ma questo molto spesso provoca strappi, separazioni dai loro figli dando origine al cosiddetto fenomeno degli “orfani bianchi”.
Di questo dramma se ne parla in Provincia nella giornata di domani, giovedì 22 marzo alla Sala Falcone Borsellino alle ore 16.00 in un convegno dal titolo, appunto, “Orfani bianchi”, organizzato dall’Associazione Culturale Amicizia Italia – Romania (nata a Perugia il 22 gennaio 1998 per volontà di alcuni cittadini romeni ed italiani residenti a Perugia), in collaborazione con la Consigliera provinciale di Parità Gemma Paola Bracco.
Spesso il distacco dalla madre porta questi bambini alla depressione, alla dipendenza da droghe o alcool, arrivando, in alcuni casi, perfino al suicidio. Anche se non è possibile cancellare totalmente la sofferenza di queste famiglie, si può tentare di alleviarla, con l'aiuto di specialisti e attraverso servizi mirati.
Il convegno viene aperto da Elena Bertea, presidente dell’Associazione Amicizia Italia – Romania, ideatrice del progetto.
Il saluti istituzionali sono affidati a Gemma Paola Bracco, che parlerà dell’Opportunità di elaborare progetti che consentano alle lavoratrici straniere il ricongiungimento familiare con i figli minori, in età prescolare e della scuola dell’obbligo.
Sono previsti interventi di Rosa Rinaldi, sociologa dell’associazione “Progetto Donna” che parla di ‘Mama te iubeste: il fenomeno dei bambini con la chiave al collo’. Testimonianza di due madri romene che lavoravano da tempo in Italia, i cui figli sono rimasti in Romania.
Stefania Palomba, pedagogista, mediatrice familiare affronta il tema de “I bambini delle badanti: il tempo dell’integrazione”.
L’avvocato Gianmarco Cesari, presidente del comitato provinciale di Perugia della L.I.D.U., parlerà de “I diritti umani violati dei bambini abbandonati’.
Le conclusioni sono affidate a Jean Luc Umberto Bertoni, operatore culturale ed editore.
PO18007.RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 21 marzo ’18 – Ogni anno migliaia di madri lasciano la Romania per aiutare economicamente le famiglie di origine, ma questo molto spesso provoca strappi, separazioni dai loro figli dando origine al cosiddetto fenomeno degli “orfani bianchi”.
Di questo dramma se ne parla in Provincia nella giornata di domani, giovedì 22 marzo alla Sala Falcone Borsellino alle ore 16.00 in un convegno dal titolo, appunto, “Orfani bianchi”, organizzato dall’Associazione Culturale Amicizia Italia – Romania (nata a Perugia il 22 gennaio 1998 per volontà di alcuni cittadini romeni ed italiani residenti a Perugia), in collaborazione con la Consigliera provinciale di Parità Gemma Paola Bracco.
Spesso il distacco dalla madre porta questi bambini alla depressione, alla dipendenza da droghe o alcool, arrivando, in alcuni casi, perfino al suicidio. Anche se non è possibile cancellare totalmente la sofferenza di queste famiglie, si può tentare di alleviarla, con l'aiuto di specialisti e attraverso servizi mirati.
Il convegno viene aperto da Elena Bertea, presidente dell’Associazione Amicizia Italia – Romania, ideatrice del progetto.
Il saluti istituzionali sono affidati a Gemma Paola Bracco, che parlerà dell’Opportunità di elaborare progetti che consentano alle lavoratrici straniere il ricongiungimento familiare con i figli minori, in età prescolare e della scuola dell’obbligo.
Sono previsti interventi di Rosa Rinaldi, sociologa dell’associazione “Progetto Donna” che parla di ‘Mama te iubeste: il fenomeno dei bambini con la chiave al collo’. Testimonianza di due madri romene che lavoravano da tempo in Italia, i cui figli sono rimasti in Romania.
Stefania Palomba, pedagogista, mediatrice familiare affronta il tema de “I bambini delle badanti: il tempo dell’integrazione”.
L’avvocato Gianmarco Cesari, presidente del comitato provinciale di Perugia della L.I.D.U., parlerà de “I diritti umani violati dei bambini abbandonati’.
Le conclusioni sono affidate a Jean Luc Umberto Bertoni, operatore culturale ed editore.
PO18007.RB