(Cittadino e Provincia) – Perugia 5 novembre 2012 –“Il Gruppo provinciale del PRC – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli –appoggia convintamente la mobilitazione della cittadinanza spellana per salvaguardare il carattere pubblico di Villa Fidelia. Il processo di alienazione che per la Provincia , e in modo particolare per il PRC, non è stata una scelta, ma una misura forzosa subita e determinata di fatto dagli assurdi vincoli finanziari decisi dal Governo Monti, non può e non deve significare la privatizzazione di beni ad alto valore artistico ed architettonico , per i quali esistono oltretutto specifici vincoli e forme di tutela non derogabili né negoziabili. Esistono a tal proposito forme di gestione, compatibili con l’alienazione del bene da parte della Provincia, che possono salvaguardare la titolarità pubblica del bene , con un coinvolgimento di soggetti istituzionali e non quali, ad esempio, la Regione Umbria ( che non è soggetta, diversamente dalla Provincia, al patto di stabilità )l’Università e le Amministrazioni locali. Sarebbe bene che questi soggetti presentassero una proposta nelle prossime ore , se veramente tengono ( e non abbiamo motivo di dubitarne ) alla tutela del bene in questione. Si prova sconcerto nel sentire che la Ministro Cancellieri ( ammesso che sia vera la notizia ) intende analizzare il caso dell’alienazione di Villa Fidelia : è singolare, per non dire altro, che lo stesso Governo che obbliga le Province a rispettare lo stesso Patto di stabilità dei Comuni con bilanci 8 volte inferiori viene poi a fare le pulci sulle scelte forzate ( e non certo gradite ) da parte delle Province stesse. Non metta, la signora Ministro, il nodo scorsoio al collo della vittima per poi lamentarsi se la vittima si dimena per aver salva la vita. La Ministro di preoccupi piuttosto di abolire o di ridimensionare i vincoli finanziari insopportabili per le Province, specie per quelle come la nostra che non solo non hanno prodotto debiti ma hanno addirittura cospicui avanzi in cassa. Si preoccupi, la Signora Ministro, assieme a Monti, di dare agli Enti locali le risorse necessarie ad andare avanti , garantendo servizi e prestazioni ai cittadini. Viene da chiedere al Governo Monti se avesse pensato mai ad una “ indagine “ qualora la Provincia ( certamente col voto contrario del PRC ) invece di alienare Villa Fidelia avesse regalato ai privati il settore dei trasporti, se avesse alienato edifici scolastici, se avesse delegato ai privati la gestione delle politiche del lavoro anziché affidarsi, come fa da sempre, agli Sportelli del lavoro pubblici, senza subappalti ed esternalizzazioni. Ricordiamo anche a chi a livello locale fa il pasdaran del pubblico e magari a livello nazionale fa accordi al ribasso con le forze che privatizzano, o in passato ha anche gestito privatizzazioni sui nostri territori, che la Provincia di Perugia, prima dell’imposizione dei vincoli gravosi dell’ultimo patto di stabilità, non ha alienato ma, in una logica antiliberista che abbiamo condiviso in pieno, ha acquistato patrimoni, abbattendo il fardello dei fitti passivi, e potenziato al contempo, con investimenti mirati e revisione di convenzioni capestro, l’Isola Polvese, interamente pubblica e mai così valorizzata come negli anni 2009 – 2011 (si veda l’ enorme riscontro di turisti, di cui tutti hanno parlato ). Questi sono i fatti . Le polemiche, invece, hanno le gambe corte, specie quelle condotte da chi a Roma ( o a Bari ) svende e poi nei territori gioca a fare il difensore del pubblico”.
Gc12450.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 5 novembre 2012 –“Il Gruppo provinciale del PRC – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli –appoggia convintamente la mobilitazione della cittadinanza spellana per salvaguardare il carattere pubblico di Villa Fidelia. Il processo di alienazione che per la Provincia , e in modo particolare per il PRC, non è stata una scelta, ma una misura forzosa subita e determinata di fatto dagli assurdi vincoli finanziari decisi dal Governo Monti, non può e non deve significare la privatizzazione di beni ad alto valore artistico ed architettonico , per i quali esistono oltretutto specifici vincoli e forme di tutela non derogabili né negoziabili. Esistono a tal proposito forme di gestione, compatibili con l’alienazione del bene da parte della Provincia, che possono salvaguardare la titolarità pubblica del bene , con un coinvolgimento di soggetti istituzionali e non quali, ad esempio, la Regione Umbria ( che non è soggetta, diversamente dalla Provincia, al patto di stabilità )l’Università e le Amministrazioni locali. Sarebbe bene che questi soggetti presentassero una proposta nelle prossime ore , se veramente tengono ( e non abbiamo motivo di dubitarne ) alla tutela del bene in questione. Si prova sconcerto nel sentire che la Ministro Cancellieri ( ammesso che sia vera la notizia ) intende analizzare il caso dell’alienazione di Villa Fidelia : è singolare, per non dire altro, che lo stesso Governo che obbliga le Province a rispettare lo stesso Patto di stabilità dei Comuni con bilanci 8 volte inferiori viene poi a fare le pulci sulle scelte forzate ( e non certo gradite ) da parte delle Province stesse. Non metta, la signora Ministro, il nodo scorsoio al collo della vittima per poi lamentarsi se la vittima si dimena per aver salva la vita. La Ministro di preoccupi piuttosto di abolire o di ridimensionare i vincoli finanziari insopportabili per le Province, specie per quelle come la nostra che non solo non hanno prodotto debiti ma hanno addirittura cospicui avanzi in cassa. Si preoccupi, la Signora Ministro, assieme a Monti, di dare agli Enti locali le risorse necessarie ad andare avanti , garantendo servizi e prestazioni ai cittadini. Viene da chiedere al Governo Monti se avesse pensato mai ad una “ indagine “ qualora la Provincia ( certamente col voto contrario del PRC ) invece di alienare Villa Fidelia avesse regalato ai privati il settore dei trasporti, se avesse alienato edifici scolastici, se avesse delegato ai privati la gestione delle politiche del lavoro anziché affidarsi, come fa da sempre, agli Sportelli del lavoro pubblici, senza subappalti ed esternalizzazioni. Ricordiamo anche a chi a livello locale fa il pasdaran del pubblico e magari a livello nazionale fa accordi al ribasso con le forze che privatizzano, o in passato ha anche gestito privatizzazioni sui nostri territori, che la Provincia di Perugia, prima dell’imposizione dei vincoli gravosi dell’ultimo patto di stabilità, non ha alienato ma, in una logica antiliberista che abbiamo condiviso in pieno, ha acquistato patrimoni, abbattendo il fardello dei fitti passivi, e potenziato al contempo, con investimenti mirati e revisione di convenzioni capestro, l’Isola Polvese, interamente pubblica e mai così valorizzata come negli anni 2009 – 2011 (si veda l’ enorme riscontro di turisti, di cui tutti hanno parlato ). Questi sono i fatti . Le polemiche, invece, hanno le gambe corte, specie quelle condotte da chi a Roma ( o a Bari ) svende e poi nei territori gioca a fare il difensore del pubblico”.
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