La Presidente Stefania Proietti tra i protagonisti della manifestazione organizzata dal movimento Fridays For Future
(Cittadino e Provincia) Perugia, 25 marzo 2022 - Liberarsi dalle fonti energetiche fossili per l’ambiente e per la pace; essere consapevoli che i singoli gesti possono cambiare il mondo; esigere dalle istituzioni coerenza tra programmi e azioni. Sono i capisaldi della lotta ai cambiamenti climatici che la Presidente della Provincia, Stefania Proietti ha illustrato partecipando alla manifestazione #PeopleNotProfit organizzata, a Perugia, dal Movimento Fridays For Future in contemporanea con molte piazze del mondo. Tanti i giovani presenti all’iniziativa. Ed è soprattutto a loro che la Presidente Proietti si è rivolta.
“Noi istituzioni – ha detto Proietti – dobbiamo essere qui davanti a voi, metterci la faccia oggi quando condividiamo le vostre idee e domani quando ci chiederete conto del nostro operato. Per motivi di vita e lavorativi precedenti al mio impegno nelle istituzioni sono legatissima alla lotta contro il cambiamento climatico e contro la povertà energetica. Non siete qui in maniera disconnessa all’emergenza della guerra in atto. Tutto è connesso ha detto Papa Francesco. Dobbiamo ricordarci che l’Ucraina è il corridoio del gas russo verso l’Europa. Dobbiamo ricordarci che noi siamo interdipendenti dalle fonti fossili, non c’è democrazia energetica e questo stringe in una morsa a volte mortale i paesi anche nelle loro azioni. Liberarsi delle fonti fossili non solo è un dovere – ha aggiunto la Presidente Proietti - perché dobbiamo capire che il cambiamento climatico da noi provoca disagi, ma in paesi dell’Africa e dell’Asia provoca migliaia e migliaia di morti e milioni di profughi ambientali che non sono diversi da quelli provocati dalla guerra. I maggiori focolai di guerra stanno tutti dove i fossili vengono estratti, dove passano o dove dovrebbero passare. L’Ucraina ancora una volta ce lo dimostra. Quindi dobbiamo emanciparci dalle fonti fossili, dobbiamo liberarci dalla schiavitù del petrolio e capire che essere qui è per l’ambiente e per la pace nel mondo. Tutto è connesso. Altro punto fondamentale è essere consapevoli che dal gesto singolo che nasce il cambiamento. Un’azione non può cambiare il mondo, ma sette miliardi di azioni possono cambiarlo. L’essere qui di tanti giovani fa la differenza. Non credete a chi vi dice che chiudere il rubinetto non conta niente, che andare in bicicletta non conta niente – ha concluso - Non è vero vogliono solo inglobarvi in un sistema che vuole avere il profitto come priorità. Le istituzioni devono prendersi le proprie responsabilità. Siamo qui per la pace per combattere per i poveri e gli oppressi”.
Oi22045.RM
(Cittadino e Provincia) Perugia, 25 marzo 2022 - Liberarsi dalle fonti energetiche fossili per l’ambiente e per la pace; essere consapevoli che i singoli gesti possono cambiare il mondo; esigere dalle istituzioni coerenza tra programmi e azioni. Sono i capisaldi della lotta ai cambiamenti climatici che la Presidente della Provincia, Stefania Proietti ha illustrato partecipando alla manifestazione #PeopleNotProfit organizzata, a Perugia, dal Movimento Fridays For Future in contemporanea con molte piazze del mondo. Tanti i giovani presenti all’iniziativa. Ed è soprattutto a loro che la Presidente Proietti si è rivolta.
“Noi istituzioni – ha detto Proietti – dobbiamo essere qui davanti a voi, metterci la faccia oggi quando condividiamo le vostre idee e domani quando ci chiederete conto del nostro operato. Per motivi di vita e lavorativi precedenti al mio impegno nelle istituzioni sono legatissima alla lotta contro il cambiamento climatico e contro la povertà energetica. Non siete qui in maniera disconnessa all’emergenza della guerra in atto. Tutto è connesso ha detto Papa Francesco. Dobbiamo ricordarci che l’Ucraina è il corridoio del gas russo verso l’Europa. Dobbiamo ricordarci che noi siamo interdipendenti dalle fonti fossili, non c’è democrazia energetica e questo stringe in una morsa a volte mortale i paesi anche nelle loro azioni. Liberarsi delle fonti fossili non solo è un dovere – ha aggiunto la Presidente Proietti - perché dobbiamo capire che il cambiamento climatico da noi provoca disagi, ma in paesi dell’Africa e dell’Asia provoca migliaia e migliaia di morti e milioni di profughi ambientali che non sono diversi da quelli provocati dalla guerra. I maggiori focolai di guerra stanno tutti dove i fossili vengono estratti, dove passano o dove dovrebbero passare. L’Ucraina ancora una volta ce lo dimostra. Quindi dobbiamo emanciparci dalle fonti fossili, dobbiamo liberarci dalla schiavitù del petrolio e capire che essere qui è per l’ambiente e per la pace nel mondo. Tutto è connesso. Altro punto fondamentale è essere consapevoli che dal gesto singolo che nasce il cambiamento. Un’azione non può cambiare il mondo, ma sette miliardi di azioni possono cambiarlo. L’essere qui di tanti giovani fa la differenza. Non credete a chi vi dice che chiudere il rubinetto non conta niente, che andare in bicicletta non conta niente – ha concluso - Non è vero vogliono solo inglobarvi in un sistema che vuole avere il profitto come priorità. Le istituzioni devono prendersi le proprie responsabilità. Siamo qui per la pace per combattere per i poveri e gli oppressi”.
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