Guasticchi 'Presenze amiche che identificano Piazza Italia e la sua tradizione"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 1 luglio ’11) - Se il Palazzo della Provincia è il monumento-simbolo dell’Unità d’Italia, la Piazza sulla quale esso si affaccia guardando verso la città di Perugia – la Piazza d’Italia - è il suo ideale giardino, la concreta espressione del suo modello di decoro pubblico, la sintesi fra animazione e quiete che ogni elemento costruttivo del luogo è stato chiamato a interpretare e che continua a interpretare anche oggi che il traffico e i passanti sono ben più intensi e numerosi di quelli della Perugia di fine Ottocento. Alcuni elementi, in particolare, configurano una continuità fra l’epoca di costruzione della Piazza e i giorni nostri talmente forte ed evidente che con la loro semplice presenza fanno sentire il passante a suo agio nella storia e al sicuro fra i segni di una civiltà ancora attenta ai valori.
“I due alti lampioni posti sin dall’inizio a guardia luminosa del Palazzo provinciale e poi sostituiti negli anni Trenta del Novecento – ha sottolineato il Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi - sono perfettamente le presenze amiche che ancora identificano Piazza d’Italia e la sua tradizione, al pari delle fontane e, sul piano degli ornamenti naturali, degli alberi monumentali con le sottostanti panchine”. Gli interventi che tanto la Provincia di Perugia quanto il Comune capoluogo hanno messo in atto per il restauro e la conservazione di questi elementi-cardine della scena di Piazza d’Italia vanno senz’altro evidenziati e apprezzati. Un unico disegno estetico e funzionale ha presieduto all’adozione degli interventi da parte delle due istituzioni e il fatto acquista tanto più valore se si pensa che il restauro dei due pali d’illuminazione – per parte della Provincia – e delle due fontane – per parte del Comune – viene reso fruibile, contemporaneamente, nella ricorrenza del 150° dell’Unità nazionale. È, di nuovo, il segno di quell’attenzione congiunta e straordinaria verso il Colle Landone come centro propulsivo dell’economia e della società locali che Provincia dell’Umbria e Municipio di Perugia hanno condiviso l’indomani dell’annessione al Regno d’Italia di questo territorio da sempre diviso e oltraggiato. Il forte valore simbolico assegnato alla Piazza luminosa e verde realizzata sopra il brullo e tetro spazio antistante la Rocca Paolina è vissuto, negli anni, della luce dei due lampioni e della grazia delle due fontane. Con questo senso del rispetto per la storia e i suoi valori, oggi il restauro dà nuova luce e nuova freschezza a Piazza d’Italia e le permetterà di ospitare sul suo suolo le nuove generazioni di amanti di Perugia e dell’Umbria intera che da qui cercheranno la bellezza dell’orizzonte dischiusa dal Palazzo provinciale.
Oi11441.GC/PORT.GG
(Cittadino e Provincia – Perugia, 1 luglio ’11) - Se il Palazzo della Provincia è il monumento-simbolo dell’Unità d’Italia, la Piazza sulla quale esso si affaccia guardando verso la città di Perugia – la Piazza d’Italia - è il suo ideale giardino, la concreta espressione del suo modello di decoro pubblico, la sintesi fra animazione e quiete che ogni elemento costruttivo del luogo è stato chiamato a interpretare e che continua a interpretare anche oggi che il traffico e i passanti sono ben più intensi e numerosi di quelli della Perugia di fine Ottocento. Alcuni elementi, in particolare, configurano una continuità fra l’epoca di costruzione della Piazza e i giorni nostri talmente forte ed evidente che con la loro semplice presenza fanno sentire il passante a suo agio nella storia e al sicuro fra i segni di una civiltà ancora attenta ai valori.
“I due alti lampioni posti sin dall’inizio a guardia luminosa del Palazzo provinciale e poi sostituiti negli anni Trenta del Novecento – ha sottolineato il Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi - sono perfettamente le presenze amiche che ancora identificano Piazza d’Italia e la sua tradizione, al pari delle fontane e, sul piano degli ornamenti naturali, degli alberi monumentali con le sottostanti panchine”. Gli interventi che tanto la Provincia di Perugia quanto il Comune capoluogo hanno messo in atto per il restauro e la conservazione di questi elementi-cardine della scena di Piazza d’Italia vanno senz’altro evidenziati e apprezzati. Un unico disegno estetico e funzionale ha presieduto all’adozione degli interventi da parte delle due istituzioni e il fatto acquista tanto più valore se si pensa che il restauro dei due pali d’illuminazione – per parte della Provincia – e delle due fontane – per parte del Comune – viene reso fruibile, contemporaneamente, nella ricorrenza del 150° dell’Unità nazionale. È, di nuovo, il segno di quell’attenzione congiunta e straordinaria verso il Colle Landone come centro propulsivo dell’economia e della società locali che Provincia dell’Umbria e Municipio di Perugia hanno condiviso l’indomani dell’annessione al Regno d’Italia di questo territorio da sempre diviso e oltraggiato. Il forte valore simbolico assegnato alla Piazza luminosa e verde realizzata sopra il brullo e tetro spazio antistante la Rocca Paolina è vissuto, negli anni, della luce dei due lampioni e della grazia delle due fontane. Con questo senso del rispetto per la storia e i suoi valori, oggi il restauro dà nuova luce e nuova freschezza a Piazza d’Italia e le permetterà di ospitare sul suo suolo le nuove generazioni di amanti di Perugia e dell’Umbria intera che da qui cercheranno la bellezza dell’orizzonte dischiusa dal Palazzo provinciale.
Oi11441.GC/PORT.GG