Presentato il progetto "PHD2 - Personal and Human Development, Psychodrama to Help Disadvantaged", finanziato dalla ComunitÃÂ Europea, per l'adattamento o riadattamento nei contesti socio-lavorativi di soggetti svantaggiati
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 29 ottobre ’09 – Lo psicodramma e la videoterapia come metodi di adattamento o riadattamento nei contesti socio-lavorativi di soggetti svantaggiati. Un approccio altamente innovativo per l’integrazione di individui con diversi gradi di disagio ed emarginazione, che unisce in un progetto pilota Perugia e altre 5 località europee. A renderlo possibile il progetto biennale, “PHD2 – Personal and Human Development, Psychodrama to Help Disadvantaged”, finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma di azione comunitaria nel campo dell’apprendimento permanente. Lo hanno presentato questa mattina la Provincia di Perugia, presente all’interno del progetto attraverso l’Ufficio Specialistico della Legge 68/99, e il Centro Studi e Formazione Villa Montesca che ne è il soggetto coordinatore. Destinatari del progetto saranno dai 15 ai 18 soggetti con disabilità psichico-intellettive, residenti nella provincia di Perugia, iscritti alle liste della L. 68, individuati in sinergia con il Sal (Servizio Accompagnamento al Lavoro) di Perugia. Il percorso formativo, che avrà sede a Perugia e che impegnerà i soggetti coinvolti nei primi 6 mesi del prossimo anno, si basa sul ricorso allo psicodramma come strumento di ricerca di formazione professionale, di terapia e di riabilitazione sociale. L’obiettivo, come spiegato questa mattina dalla coordinatrice del progetto Maria Rita Bracchini, è quello di rafforzare attraverso lo psicodramma la persona nei suoi rapporti interpersonali e aiutarla ad adattarsi nei contesti socio-lavorativi, facendogli scoprire nuove opportunità, abilità e capacità di autostima. A rafforzare questo metodo entra in gioco poi la videoterapia, che potenzia il “saper fare” e lo sperimentarsi come soggetti dotati di abilità. In sostanza i laboratori che verranno messi in piedi saranno dei veri e propri percorsi di integrazione sociale e lavorativa per chi si trova a vivere una grande condizione di disagio. Tale sperimentazione coinvolge in contemporanea, oltre all’Italia (rappresentata appunto da Perugia), l’Inghilterra, la Grecia, la Spagna, la Lituania e la Slovacchia. Il materiale filmico che ne scaturirà, opportunamente montato, verrà mandato in onda da emittenti televisive coinvolte nel progetto. Inoltre, al termine del percorso, verrà compilato un vero e proprio manuale metodologico. “Sul terreno della Legge 68 – sono state le parole dell’Assessore provinciale al Lavoro, Formazione e Pubblica Istruzione Giuliano Granocchia – la Provincia di Perugia ha compiuto una sorta di rivoluzione copernicana. Non solo abbiamo sburocratizzato gli uffici e cercato di far comprendere alle aziende le opportunità offerte loro dalla normativa, ma ci siamo fatti promotori di progetti e politiche dedicate alle categorie svantaggiate particolarmente innovativi”. Alla conferenza stampa di oggi è intervenuto anche Carlo Elia Schoen, responsabile dell’Ufficio Legge 68, che ha ricordato gli obiettivi specifici del progetto PHD2 : lo sviluppo di relazioni sociali, l’integrazione o reintegrazione lavorativa, la gestione delle proprie capacità lavorative e l’acquisizione di speciali competenze di carattere tecnico.
AST09015.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 29 ottobre ’09 – Lo psicodramma e la videoterapia come metodi di adattamento o riadattamento nei contesti socio-lavorativi di soggetti svantaggiati. Un approccio altamente innovativo per l’integrazione di individui con diversi gradi di disagio ed emarginazione, che unisce in un progetto pilota Perugia e altre 5 località europee. A renderlo possibile il progetto biennale, “PHD2 – Personal and Human Development, Psychodrama to Help Disadvantaged”, finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma di azione comunitaria nel campo dell’apprendimento permanente. Lo hanno presentato questa mattina la Provincia di Perugia, presente all’interno del progetto attraverso l’Ufficio Specialistico della Legge 68/99, e il Centro Studi e Formazione Villa Montesca che ne è il soggetto coordinatore. Destinatari del progetto saranno dai 15 ai 18 soggetti con disabilità psichico-intellettive, residenti nella provincia di Perugia, iscritti alle liste della L. 68, individuati in sinergia con il Sal (Servizio Accompagnamento al Lavoro) di Perugia. Il percorso formativo, che avrà sede a Perugia e che impegnerà i soggetti coinvolti nei primi 6 mesi del prossimo anno, si basa sul ricorso allo psicodramma come strumento di ricerca di formazione professionale, di terapia e di riabilitazione sociale. L’obiettivo, come spiegato questa mattina dalla coordinatrice del progetto Maria Rita Bracchini, è quello di rafforzare attraverso lo psicodramma la persona nei suoi rapporti interpersonali e aiutarla ad adattarsi nei contesti socio-lavorativi, facendogli scoprire nuove opportunità, abilità e capacità di autostima. A rafforzare questo metodo entra in gioco poi la videoterapia, che potenzia il “saper fare” e lo sperimentarsi come soggetti dotati di abilità. In sostanza i laboratori che verranno messi in piedi saranno dei veri e propri percorsi di integrazione sociale e lavorativa per chi si trova a vivere una grande condizione di disagio. Tale sperimentazione coinvolge in contemporanea, oltre all’Italia (rappresentata appunto da Perugia), l’Inghilterra, la Grecia, la Spagna, la Lituania e la Slovacchia. Il materiale filmico che ne scaturirà, opportunamente montato, verrà mandato in onda da emittenti televisive coinvolte nel progetto. Inoltre, al termine del percorso, verrà compilato un vero e proprio manuale metodologico. “Sul terreno della Legge 68 – sono state le parole dell’Assessore provinciale al Lavoro, Formazione e Pubblica Istruzione Giuliano Granocchia – la Provincia di Perugia ha compiuto una sorta di rivoluzione copernicana. Non solo abbiamo sburocratizzato gli uffici e cercato di far comprendere alle aziende le opportunità offerte loro dalla normativa, ma ci siamo fatti promotori di progetti e politiche dedicate alle categorie svantaggiate particolarmente innovativi”. Alla conferenza stampa di oggi è intervenuto anche Carlo Elia Schoen, responsabile dell’Ufficio Legge 68, che ha ricordato gli obiettivi specifici del progetto PHD2 : lo sviluppo di relazioni sociali, l’integrazione o reintegrazione lavorativa, la gestione delle proprie capacità lavorative e l’acquisizione di speciali competenze di carattere tecnico.
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