La Commissione europea e l'Alta Rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza hanno presentato ieri una comunicazione relativa a un partenariato per la democrazia e la prosperità condivisa con i paesi del Mediterraneo meridionale. Questa strategia illustra quello che l'Europa può fare per sostenere i cambiamenti fondamentali in atto nei nostri vicini del sud e rappresenta un contributo al Consiglio europeo straordinario dell'11 marzo. Il partenariato per la democrazia e la prosperità deve poggiare su tre pilastri fondamentali: 1) sostegno mirato alla trasformazione democratica e allo sviluppo istituzionale, con particolare attenzione ai diritti umani, alle riforme costituzionali e giudiziarie e alla lotta contro la corruzione; 2) stretto partenariato con le persone, insistendo in particolare sul sostegno alla società civile, e maggiori possibilità di contatti interpersonali, specialmente per i giovani; 3) misure volte a rilanciare la crescita economica, lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro, segnatamente mediante un sostegno alle piccole e medie imprese. In tale contesto, la Commissione riorienterà i suoi cospicui programmi di assistenza, che attualmente mettono a disposizione dei nostri vicini meridionali 4 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni per il periodo 2011-2013. La Commissione ha già stanziato 30 milioni di euro per far fronte al fabbisogno umanitario più urgente degli sfollati. La Commissione ha inoltre mobilitato i propri strumenti per sostenere l'Italia, e se necessario altri Stati membri, nell'eventualità di un arrivo in massa di migranti. Questa risposta comprende misure operative quali l'operazione congiunta Frontex HERMES 2011 e, se necessario, un'assistenza finanziaria. Per la Tunisia è stato preparato un pacchetto supplementare di aiuti UE pari a 19 milioni di euro, come sostegno immediato alla transizione democratica e assistenza alle zone impoverite. Ora è il momento di proporre strumenti per conseguire gli obiettivi a più lungo termine: democrazia, Stato di diritto e crescita inclusiva. La Commissione propone di istituire e attuare questo partenariato secondo un'impostazione chiaramente basata su incentivi, differenziata a seconda dei paesi ("more for more"): i partner che avanzano più rapidamente sulla via delle riforme politiche ed economiche dovrebbero poter contare su un maggiore sostegno da parte dell'UE.
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/president/news/speeches-statements/pdf/20110308_en.pdf
La Commissione europea e l'Alta Rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza hanno presentato ieri una comunicazione relativa a un partenariato per la democrazia e la prosperità condivisa con i paesi del Mediterraneo meridionale. Questa strategia illustra quello che l'Europa può fare per sostenere i cambiamenti fondamentali in atto nei nostri vicini del sud e rappresenta un contributo al Consiglio europeo straordinario dell'11 marzo. Il partenariato per la democrazia e la prosperità deve poggiare su tre pilastri fondamentali: 1) sostegno mirato alla trasformazione democratica e allo sviluppo istituzionale, con particolare attenzione ai diritti umani, alle riforme costituzionali e giudiziarie e alla lotta contro la corruzione; 2) stretto partenariato con le persone, insistendo in particolare sul sostegno alla società civile, e maggiori possibilità di contatti interpersonali, specialmente per i giovani; 3) misure volte a rilanciare la crescita economica, lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro, segnatamente mediante un sostegno alle piccole e medie imprese. In tale contesto, la Commissione riorienterà i suoi cospicui programmi di assistenza, che attualmente mettono a disposizione dei nostri vicini meridionali 4 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni per il periodo 2011-2013. La Commissione ha già stanziato 30 milioni di euro per far fronte al fabbisogno umanitario più urgente degli sfollati. La Commissione ha inoltre mobilitato i propri strumenti per sostenere l'Italia, e se necessario altri Stati membri, nell'eventualità di un arrivo in massa di migranti. Questa risposta comprende misure operative quali l'operazione congiunta Frontex HERMES 2011 e, se necessario, un'assistenza finanziaria. Per la Tunisia è stato preparato un pacchetto supplementare di aiuti UE pari a 19 milioni di euro, come sostegno immediato alla transizione democratica e assistenza alle zone impoverite. Ora è il momento di proporre strumenti per conseguire gli obiettivi a più lungo termine: democrazia, Stato di diritto e crescita inclusiva. La Commissione propone di istituire e attuare questo partenariato secondo un'impostazione chiaramente basata su incentivi, differenziata a seconda dei paesi ("more for more"): i partner che avanzano più rapidamente sulla via delle riforme politiche ed economiche dovrebbero poter contare su un maggiore sostegno da parte dell'UE.
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/president/news/speeches-statements/pdf/20110308_en.pdf