(Cittadino e Provincia) – Piegaro, 18 aprile ‘23 – Tornano ad accendersi i riflettori sull’Abbazia dei Sette Frati di Pietrafitta.
Il prestigioso complesso ospiterà sabato 22 aprile alle ore 15,30 la presentazione del volume “L’Abbazia di Pietrafitta nel territorio di Piegaro tra storia, arte e cultura alimentare in epoca medievale e moderna”, curato dall’archivista Patrizia Angelucci.
Si tratta della raccolta degli atti di due distinti convegni dedicati all’Abbazia, detta dei Sette Frati, svoltisi nel 2015 e nel 2017, rispettivamente ad inizio e a chiusura delle celebrazioni per il quinto centenario della nascita di Ascanio e Fulvio Della Corgna.
Si deve infatti a Fulvio Della Corgna se il complesso di San Benedetto di Pietrafitta, dopo la metà del ‘500 da abbazia venne trasformato in elegante villa di campagna, alla stregua delle altre di sua proprietà, come Pieve del Vescovo e Villa del Cardinale.
I Della Corgna hanno lasciato un’evidente impronta non solo nel complesso abbaziale, ma in tutto il territorio di Pietrafitta. I lavori di ristrutturazione voluti da Fulvio (fratello del grande condottiero Ascanio) furono affidati ad insigni architetti e artisti che la trasformarono in elegante residenza di campagna.
I due convegni, i cui risultati sono appunto ora raccolti in un unico volume, si sono focalizzati, non solo sulla figura di Fulvio e sul valore artistico e architettonico del complesso, ma anche sulla cultura alimentare, legata alla terra, che si è andata diffondendo nel Cinquecento, epoca in cui vissero i fratelli Della Corgna.
La presentazione di sabato 22 aprile è promossa dal Comune di Piegaro, in collaborazione con il Gal Trasimeno Orvietano e il Fai. Interverranno la curatrice Angelucci, il docente di storia economica Manuel Vaquero Pineiro, la docente di storia dell’arte moderna Giovanna Sapori. Coordinerà l’incontro Paola Monacchia, archivista di Stato.
Alla presentazione seguirà la visita guidata dai volontari del Fai (Delegazione del Trasimeno) nella chiesa, nella cripta, nel chiostro, nelle sale al primo piano e nella sala cinquecentesca meno conosciuta ubicata al secondo piano.
Piegaro23011.ET
(Cittadino e Provincia) – Piegaro, 18 aprile ‘23 – Tornano ad accendersi i riflettori sull’Abbazia dei Sette Frati di Pietrafitta.
Il prestigioso complesso ospiterà sabato 22 aprile alle ore 15,30 la presentazione del volume “L’Abbazia di Pietrafitta nel territorio di Piegaro tra storia, arte e cultura alimentare in epoca medievale e moderna”, curato dall’archivista Patrizia Angelucci.
Si tratta della raccolta degli atti di due distinti convegni dedicati all’Abbazia, detta dei Sette Frati, svoltisi nel 2015 e nel 2017, rispettivamente ad inizio e a chiusura delle celebrazioni per il quinto centenario della nascita di Ascanio e Fulvio Della Corgna.
Si deve infatti a Fulvio Della Corgna se il complesso di San Benedetto di Pietrafitta, dopo la metà del ‘500 da abbazia venne trasformato in elegante villa di campagna, alla stregua delle altre di sua proprietà, come Pieve del Vescovo e Villa del Cardinale.
I Della Corgna hanno lasciato un’evidente impronta non solo nel complesso abbaziale, ma in tutto il territorio di Pietrafitta. I lavori di ristrutturazione voluti da Fulvio (fratello del grande condottiero Ascanio) furono affidati ad insigni architetti e artisti che la trasformarono in elegante residenza di campagna.
I due convegni, i cui risultati sono appunto ora raccolti in un unico volume, si sono focalizzati, non solo sulla figura di Fulvio e sul valore artistico e architettonico del complesso, ma anche sulla cultura alimentare, legata alla terra, che si è andata diffondendo nel Cinquecento, epoca in cui vissero i fratelli Della Corgna.
La presentazione di sabato 22 aprile è promossa dal Comune di Piegaro, in collaborazione con il Gal Trasimeno Orvietano e il Fai. Interverranno la curatrice Angelucci, il docente di storia economica Manuel Vaquero Pineiro, la docente di storia dell’arte moderna Giovanna Sapori. Coordinerà l’incontro Paola Monacchia, archivista di Stato.
Alla presentazione seguirà la visita guidata dai volontari del Fai (Delegazione del Trasimeno) nella chiesa, nella cripta, nel chiostro, nelle sale al primo piano e nella sala cinquecentesca meno conosciuta ubicata al secondo piano.
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