La proposta è di AER,l'associazione che opera nel campo dei media, delle telecomunicazioni e di altri settori di competenza dell'Unione
Gli sforzi compiuti dall'UE per affrontare i cambiamenti climatici, rispettando il fabbisogno energetico europeo, rientrano nella strategia Europa 2020. Questa strategia prevede tre obiettivi quantitativi da raggiungere entro il 2020: ridurre le emissioni di gas serra del 20%, ricavare il 20% dell'energia da fonti rinnovabili e tagliare del 20% il consumo energetico. Se sul fronte emissioni e rinnovabili si è sulla buona strada, per il consumo si registrano forti ritardi. Da qui la volontà della Commissione di raddoppiare gli sforzi, delineando una strategia a lungo termine per trasformare l'Unione europea in un'economia a basse emissioni di CO2, ma pur sempre competitiva. Il nuovo piano per l'efficienza energetica, che tra l'altro potrebbe aiutare le famiglie a risparmiare ben 1.000 euro all'anno sulla bolletta di luce e gas e contribuire a creare fino a 2 milioni di nuovi posti di lavoro.
La tabella di marcia verso un'economia competitiva a basse emissioni di CO2 illustra come l'UE possa ulteriormente tagliare le emissioni di gas serra, ad appena il 5-20% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050, diventando al tempo stesso più competitiva. Servirebbero però ulteriori 270 miliardi di euro di investimenti all'anno in tecnologie verdi, trasporti, infrastrutture, come reti elettriche intelligenti e tutela dell'ambiente. Questi andrebbero ad aggiungersi agli attuali investimenti che ammontano in totale al 19% del PIL dell'UE. In parte potrebbero contribuire i risparmi, dell'ordine di 175-320 miliardi di euro all'anno, derivanti dalle minori importazioni di petrolio e gas.
http://ec.europa.eu/news/energy/100322_it.htm
Gli sforzi compiuti dall'UE per affrontare i cambiamenti climatici, rispettando il fabbisogno energetico europeo, rientrano nella strategia Europa 2020. Questa strategia prevede tre obiettivi quantitativi da raggiungere entro il 2020: ridurre le emissioni di gas serra del 20%, ricavare il 20% dell'energia da fonti rinnovabili e tagliare del 20% il consumo energetico. Se sul fronte emissioni e rinnovabili si è sulla buona strada, per il consumo si registrano forti ritardi. Da qui la volontà della Commissione di raddoppiare gli sforzi, delineando una strategia a lungo termine per trasformare l'Unione europea in un'economia a basse emissioni di CO2, ma pur sempre competitiva. Il nuovo piano per l'efficienza energetica, che tra l'altro potrebbe aiutare le famiglie a risparmiare ben 1.000 euro all'anno sulla bolletta di luce e gas e contribuire a creare fino a 2 milioni di nuovi posti di lavoro.
La tabella di marcia verso un'economia competitiva a basse emissioni di CO2 illustra come l'UE possa ulteriormente tagliare le emissioni di gas serra, ad appena il 5-20% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050, diventando al tempo stesso più competitiva. Servirebbero però ulteriori 270 miliardi di euro di investimenti all'anno in tecnologie verdi, trasporti, infrastrutture, come reti elettriche intelligenti e tutela dell'ambiente. Questi andrebbero ad aggiungersi agli attuali investimenti che ammontano in totale al 19% del PIL dell'UE. In parte potrebbero contribuire i risparmi, dell'ordine di 175-320 miliardi di euro all'anno, derivanti dalle minori importazioni di petrolio e gas.
http://ec.europa.eu/news/energy/100322_it.htm