(Cittadino e Provincia) – Perugia 5 aprile 2013 – “La montagna non ha partorito nemmeno il topolino sperato …… – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - il Consiglio dei Ministri non ha emanato nessun provvedimento per l’alleggerimento dei vincoli del Patto di stabilità a carico degli Enti locali e per la corresponsione delle somme dovute alle imprese per l’effettuazione di lavori e opere pubbliche . Piccoli e medi imprenditori, artigiani, lavoratori dipendenti sono con l’acqua alla gola, strozzati da un sistema che nega liquidità a chi ne ha bisogno, un sistema che arricchisce solo le banche e il Governo, che obbliga a contrarre mutui ( quando questi vengono concessi ! ) per tirare avanti, per pagare bollette, tasse, accise e stipendi. Eppure, come dei marziani piovuti su un lontano e sconosciuto pianeta, i nostri Ministri non considerano tutto ciò come meritevole di prioritarie scelte risolutive. Anzi, dopo roboanti e ampollosi annunci, dopo altisonanti dichiarazioni d’intenti…… rimandano tutto a data da destinarsi, con un’irresponsabilità e una mancanza di sensibilità sociale assolutamente disarmanti . Sarà forse il caso di ricordare che, per colpa di denari non corrisposti da parte dell’Amministrazione pubblica per opere realizzate ed ultimate, decine e decine di imprenditori, trascinati nel vortice della disperazione, si sono tolti la vita; sarà appena il caso di rimettere in mente ai nostri governanti che per colpa delle regole assurde del Patto di stabilità , molte, moltissime aziende hanno chiuso i battenti, con allargamento a macchia d’olio della piaga della disoccupazione. Mi sembra il dovere di far presente tutto ciò, senza facili demagogie e sterili toni di protesta che lasciano il tempo che trovano, ma anche con tutta la vibrante indignazione che certi atteggiamenti meritano . Viene da chiedersi dove siano i rivoluzionari da salotto dei neonati movimenti approdati di fresco in Parlamento, che cianciano di “ interessi “ della “ ggente “, salvo poi inseguire miseri e prosaici obiettivi di poltrone e giocare allo sfascio ( leggi : per i banchieri e l’alta finanza ) con ben poco amore e ben poca dedizione per il popolo di cui si professano paladini . Credo che le Amministrazioni pubbliche, gli Enti locali di tutta Italia ( e la Provincia di Perugia in primis ! ) debbano levare alta la loro voce chiedendo un ripensamento immediato al Governo , con la messa a punto nei tempi più rapidi possibili di un pacchetto di provvedimenti sul Patto di stabilità : allentamento dei vincoli in maniera tale da risolvere almeno il 70 % delle situazioni pendenti di pagamenti per opere e prestazioni di servizi alle aziende ; detrazione dalle imposte di artigiani e piccoli imprenditori di almeno parte degli importi dovuti dall’Amministrazione pubblica e non corrisposti ; stessa agevolazione per i redditi dei lavoratori dipendenti delle imprese coinvolte ; scorporo, dai bilanci delle Province e degli Enti locali, delle spese in conto capitale e di quelle destinate a edilizia scolastica e manutenzioni stradali, ai fini del computo dei gravami del Patto di stabilità. Ci si mobiliti immediatamente e si presenti al Governo e al Parlamento il conto degli interessi più autentici e immediati del Paese !”.
Gc13144.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 5 aprile 2013 – “La montagna non ha partorito nemmeno il topolino sperato …… – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - il Consiglio dei Ministri non ha emanato nessun provvedimento per l’alleggerimento dei vincoli del Patto di stabilità a carico degli Enti locali e per la corresponsione delle somme dovute alle imprese per l’effettuazione di lavori e opere pubbliche . Piccoli e medi imprenditori, artigiani, lavoratori dipendenti sono con l’acqua alla gola, strozzati da un sistema che nega liquidità a chi ne ha bisogno, un sistema che arricchisce solo le banche e il Governo, che obbliga a contrarre mutui ( quando questi vengono concessi ! ) per tirare avanti, per pagare bollette, tasse, accise e stipendi. Eppure, come dei marziani piovuti su un lontano e sconosciuto pianeta, i nostri Ministri non considerano tutto ciò come meritevole di prioritarie scelte risolutive. Anzi, dopo roboanti e ampollosi annunci, dopo altisonanti dichiarazioni d’intenti…… rimandano tutto a data da destinarsi, con un’irresponsabilità e una mancanza di sensibilità sociale assolutamente disarmanti . Sarà forse il caso di ricordare che, per colpa di denari non corrisposti da parte dell’Amministrazione pubblica per opere realizzate ed ultimate, decine e decine di imprenditori, trascinati nel vortice della disperazione, si sono tolti la vita; sarà appena il caso di rimettere in mente ai nostri governanti che per colpa delle regole assurde del Patto di stabilità , molte, moltissime aziende hanno chiuso i battenti, con allargamento a macchia d’olio della piaga della disoccupazione. Mi sembra il dovere di far presente tutto ciò, senza facili demagogie e sterili toni di protesta che lasciano il tempo che trovano, ma anche con tutta la vibrante indignazione che certi atteggiamenti meritano . Viene da chiedersi dove siano i rivoluzionari da salotto dei neonati movimenti approdati di fresco in Parlamento, che cianciano di “ interessi “ della “ ggente “, salvo poi inseguire miseri e prosaici obiettivi di poltrone e giocare allo sfascio ( leggi : per i banchieri e l’alta finanza ) con ben poco amore e ben poca dedizione per il popolo di cui si professano paladini . Credo che le Amministrazioni pubbliche, gli Enti locali di tutta Italia ( e la Provincia di Perugia in primis ! ) debbano levare alta la loro voce chiedendo un ripensamento immediato al Governo , con la messa a punto nei tempi più rapidi possibili di un pacchetto di provvedimenti sul Patto di stabilità : allentamento dei vincoli in maniera tale da risolvere almeno il 70 % delle situazioni pendenti di pagamenti per opere e prestazioni di servizi alle aziende ; detrazione dalle imposte di artigiani e piccoli imprenditori di almeno parte degli importi dovuti dall’Amministrazione pubblica e non corrisposti ; stessa agevolazione per i redditi dei lavoratori dipendenti delle imprese coinvolte ; scorporo, dai bilanci delle Province e degli Enti locali, delle spese in conto capitale e di quelle destinate a edilizia scolastica e manutenzioni stradali, ai fini del computo dei gravami del Patto di stabilità. Ci si mobiliti immediatamente e si presenti al Governo e al Parlamento il conto degli interessi più autentici e immediati del Paese !”.
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