Rossi "La Polizia incarna il nostro modo di stare vicino al cittadino"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 15 febbraio ’11) – E’ l’unione che garantisce un territorio più sicuro. Ne sono convinti Provincia di Perugia da una parte e Comuni di Panicale, Paciano e Piegaro dall’altra che questa mattina, presso il municipio panicalese, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per “l’esercizio coordinato delle funzioni di polizia locale”. Un atto condiviso non solo dagli Enti firmatari, ma con la stessa cittadinanza, visto che il documento è stato preceduto da un incontro pubblico tenutosi a Tavernelle nei mesi scorsi. Da questo momento dunque i tre piccoli comuni lacustri, contigui, potranno contare su una fattiva collaborazione con il Corpo della Polizia Provinciale di Perugia in una serie di attività e servizi territoriali. In particolare la collaborazione si esplicherà nell’integrazione dei servizi in occasione di eventi di particolare rilievo locale, circostanze emergenziali e di protezione civile; nelle materie di competenza delle polizie locali, con particolare riferimento ai cosiddetti “servizi territoriali di prossimità” volti a favorire il contatto con i cittadini e conoscerne meglio i bisogni in funzione di un più efficace e mirato svolgimento dell’attività di servizio; nella condivisione di iniziative di formazione ed aggiornamento del personale. L’accordo ha un carattere sperimentale e una durata di due anni. I sindaci dei tre Comuni firmatari, che hanno già tra loro avviato delle esperienze di collaborazione in materia di polizia locale e sicurezza, hanno salutato con grande entusiasmo questa nuova iniziativa. L’auspicio dei primi cittadini Luciana Bianco, Franco Fratoni e Andrea Caporali, è che questo territorio, ancora per certi versi isola felice, non diventi mai una “zona di conquista, oggetto di interesse per pericolosi appetiti”. Proprio al fine di preservarla da “ospiti indesiderati”, si è già pensato di predisporre degli impianti di videosorveglianza. “Questo protocollo – ha affermato il vicepresidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi – dà la possibilità di fornire servizi effettivi alla cittadinanza. Fin dal primo giorno del nostro mandato – ha spiegato – si è pensato alla Polizia provinciale come ad una figura che possa rappresentare il nostro modo di essere vicino ai cittadini”. A tal fine è stato incrementato l’organico (l’intenzione è di giungere a fine mandato ad un raddoppio del personale impiegato, passando da 70 a 140 unità) e si sta investendo sulla sua formazione, perché “bisogna dare risposte pertinenti a tutti i tipi di bisogni”. Rossi ha anche fatto riferimento all’impegno della Provincia sul versante della legalità, in quanto, a suo avviso, il concetto di sicurezza ha anche una valenza culturale. Alla cerimonia di questa mattina ha preso parte anche il consigliere provinciale delegato Franco Granocchia che ha seguito la fase propedeutica alla stipula dell’accordo. Ai sindaci Bianco, Fratoni e Caporali la Provincia di Perugia ha fatto dono di una targa recante il nuovo motto della Polizia provinciale “Ad unum pro civibus”.
Oi11111.ET
(Cittadino e Provincia – Perugia, 15 febbraio ’11) – E’ l’unione che garantisce un territorio più sicuro. Ne sono convinti Provincia di Perugia da una parte e Comuni di Panicale, Paciano e Piegaro dall’altra che questa mattina, presso il municipio panicalese, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per “l’esercizio coordinato delle funzioni di polizia locale”. Un atto condiviso non solo dagli Enti firmatari, ma con la stessa cittadinanza, visto che il documento è stato preceduto da un incontro pubblico tenutosi a Tavernelle nei mesi scorsi. Da questo momento dunque i tre piccoli comuni lacustri, contigui, potranno contare su una fattiva collaborazione con il Corpo della Polizia Provinciale di Perugia in una serie di attività e servizi territoriali. In particolare la collaborazione si esplicherà nell’integrazione dei servizi in occasione di eventi di particolare rilievo locale, circostanze emergenziali e di protezione civile; nelle materie di competenza delle polizie locali, con particolare riferimento ai cosiddetti “servizi territoriali di prossimità” volti a favorire il contatto con i cittadini e conoscerne meglio i bisogni in funzione di un più efficace e mirato svolgimento dell’attività di servizio; nella condivisione di iniziative di formazione ed aggiornamento del personale. L’accordo ha un carattere sperimentale e una durata di due anni. I sindaci dei tre Comuni firmatari, che hanno già tra loro avviato delle esperienze di collaborazione in materia di polizia locale e sicurezza, hanno salutato con grande entusiasmo questa nuova iniziativa. L’auspicio dei primi cittadini Luciana Bianco, Franco Fratoni e Andrea Caporali, è che questo territorio, ancora per certi versi isola felice, non diventi mai una “zona di conquista, oggetto di interesse per pericolosi appetiti”. Proprio al fine di preservarla da “ospiti indesiderati”, si è già pensato di predisporre degli impianti di videosorveglianza. “Questo protocollo – ha affermato il vicepresidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi – dà la possibilità di fornire servizi effettivi alla cittadinanza. Fin dal primo giorno del nostro mandato – ha spiegato – si è pensato alla Polizia provinciale come ad una figura che possa rappresentare il nostro modo di essere vicino ai cittadini”. A tal fine è stato incrementato l’organico (l’intenzione è di giungere a fine mandato ad un raddoppio del personale impiegato, passando da 70 a 140 unità) e si sta investendo sulla sua formazione, perché “bisogna dare risposte pertinenti a tutti i tipi di bisogni”. Rossi ha anche fatto riferimento all’impegno della Provincia sul versante della legalità, in quanto, a suo avviso, il concetto di sicurezza ha anche una valenza culturale. Alla cerimonia di questa mattina ha preso parte anche il consigliere provinciale delegato Franco Granocchia che ha seguito la fase propedeutica alla stipula dell’accordo. Ai sindaci Bianco, Fratoni e Caporali la Provincia di Perugia ha fatto dono di una targa recante il nuovo motto della Polizia provinciale “Ad unum pro civibus”.
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