(Cittadino e Provincia) Perugia 12 dicembre ’12 – L’impianto di Torre Certalda nel corso della commissione controllo e garanzia presieduta da Giampiero Panfili, alla presenza del dirigente del servizio gestione faunistica e protezione ambientale e provinciale Lucarelli e del responsabile dell’impianto Cecchetti. “Nel centro di Torre Certalda si producono starne e lepri e da qualche anno ci avvaliamo della collaborazione con L’università di Veterinaria e L’Istituto Zooprofilattico, per cercare di produrre animali con caratteristiche autoctone con attitudine alla cova e alla rusticità di adattamento. L’Istituto zooprofilattico interviene quando muoiono gli animali per capire al causa del decesso così da evitare epidemie, facilmente trasmettibili e magari stabilire profilassi da seguire. In questo centro si producono circa 11/12 leprotti a coppia per un totale di 420 lepri all’anno e circa 20 starne a coppia per un totale di 220. questi capi vengono venduti agli Atc ad un prezzo di 80 euro a lepre e 10 a starna”. “La caccia sembra una delle deleghe che resteranno in capo alle Provincia – ha spiegato Luca Baldelli (Prc) – credo che sia importante organizzare un sopralluogo della commissione a Torre Certalda per toccare con mano il lavoro che viene fatto nel centro”. “Questo centro – spiega Franco Granocchia (Idv) - di allevamento è un’eccellenza a livello Europeo. Non conta la quantità di selvaggina che viene prodotta ma la qualità. Stesso discorso vale per Borgo Cerreto dove si allevano trote”. A chiudere il dibattito è stato Enrico Bastioli (Socialisti Italiani) che ha ricordato l’importanza di questi centri di ripopolamento “per la caccia le zone di ripopolamento e cattura sono il futuro, quindi è nostro compito farle funzionare bene”.
PF12033.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia 12 dicembre ’12 – L’impianto di Torre Certalda nel corso della commissione controllo e garanzia presieduta da Giampiero Panfili, alla presenza del dirigente del servizio gestione faunistica e protezione ambientale e provinciale Lucarelli e del responsabile dell’impianto Cecchetti. “Nel centro di Torre Certalda si producono starne e lepri e da qualche anno ci avvaliamo della collaborazione con L’università di Veterinaria e L’Istituto Zooprofilattico, per cercare di produrre animali con caratteristiche autoctone con attitudine alla cova e alla rusticità di adattamento. L’Istituto zooprofilattico interviene quando muoiono gli animali per capire al causa del decesso così da evitare epidemie, facilmente trasmettibili e magari stabilire profilassi da seguire. In questo centro si producono circa 11/12 leprotti a coppia per un totale di 420 lepri all’anno e circa 20 starne a coppia per un totale di 220. questi capi vengono venduti agli Atc ad un prezzo di 80 euro a lepre e 10 a starna”. “La caccia sembra una delle deleghe che resteranno in capo alle Provincia – ha spiegato Luca Baldelli (Prc) – credo che sia importante organizzare un sopralluogo della commissione a Torre Certalda per toccare con mano il lavoro che viene fatto nel centro”. “Questo centro – spiega Franco Granocchia (Idv) - di allevamento è un’eccellenza a livello Europeo. Non conta la quantità di selvaggina che viene prodotta ma la qualità. Stesso discorso vale per Borgo Cerreto dove si allevano trote”. A chiudere il dibattito è stato Enrico Bastioli (Socialisti Italiani) che ha ricordato l’importanza di questi centri di ripopolamento “per la caccia le zone di ripopolamento e cattura sono il futuro, quindi è nostro compito farle funzionare bene”.
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