Guasticchi "Anche la nostra regione è diventata terreno fertile per le organizzazioni criminali che vogliono fare investimenti lontano dalle terre di origine"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 15 ottobre 2010) - Si è arricchito di nuove ed importanti collaborazioni e sinergie il Progetto sociale sulla legalità “Lo Stato siamo noi”, fra la Provincia di Perugia, la Provincia di Catania, quella di Palermo ed i Comuni di Corleone e Monreale. L’obiettivo è quello di siglare Protocolli d’Intesa fra le Province, con lo scopo di riunire esperienze in grado di affermare il concetto di legalità nella pratica quotidiana dei comportamenti e delle responsabilità di ogni individuo. I Presidenti delle Province e i Sindaci dei Comuni coinvolti, durante i rispettivi incontri, hanno manifestato l’intenzione di coordinare iniziative culturali e sociali che privilegino il tema della legalità, della difesa dei diritti umani e della promozione del territorio, nell’ottica di una sinergia tra le due seppur diverse realtà territoriali che non potrà che essere di beneficio oltre che per le rispettive comunità locali anche per tutto il territorio nazionale ed europeo. Il Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, accompagnato dall’Assessore provinciale con delega alle Politiche Giovanili e ai Diritti umani, Donatella Porzi e dal Consigliere comunale di Perugia Antonino Chifari, in rappresentanza del sindaco del capoluogo umbro Wladimiro Boccali, dopo aver incontrato a Catania il Presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, si è recato a Palermo in visita al Presidente della Provincia, Giovanni Avanti, per poi proseguire alla volta di Corleone per incontrare il Sindaco, Antonino Iannazzo e visitare il Museo della Legalità, collocato nella casa confiscata a Provenzano e costituito dalle opere del Pittore Gaetano Porcasi che con la sua mostra ha rappresentato il prologo dell’intero progetto. “Non c’è più collocazione geografica per certi fenomeni e anche la nostra regione è diventata terreno fertile per le organizzazioni criminali che scelgono di fare investimenti lontano dalle terre di origine – ha sottolineato Guasticchi durante la serie di incontri – per questo il progetto ha suscitato un notevole interesse ricevendo risposte sostanziose e variegate sui diversi fronti da quello scolastico e sociale a quello religioso e alle altre articolazioni della società civile che hanno portato alla diffusione di una grande rete per la difesa e la promozione di una cultura della legalità”. “Manifestare una grossa sensibilità verso temi che potrebbero sembrare lontani dalla nostra realtà ha portato tante scuole ad aderire al progetto – sostiene l’Assessore alla Attività culturali Donatella Porzi - perché il concetto di legalità non è collegato solo alla mafia ma deve diventare un percorso formativo per i ragazzi delle scuole affinchè si affermino i diritti umani e si attui il cambiamento delle coscienze”. “In tal senso la Provincia di Perugia sta creando un vero e proprio portale dedicato all’educazione alla legalità dove far confluire i lavori delle diverse scuole dislocate su tutto il territorio nazionale ed europeo – conclude la Porzi - e ha organizzato una serie di incontri, sul nostro territorio, con testimoni di eccellenza nella lotta per la legalità, come quello con il Presidente della Commissione antimafia Regione Sicilia, Nicolò Mannino e la vedova del Magistrato Caponnetto che iniziò dei seri ed importanti progetti di sensibilizzazione con le scuole.” Anche l’Amministrazione comunale di Perugia ha aderito al progetto della Provincia “Lo stato siamo noi - La legalità per il bene di tutti” testimoniato dalla presenza del Consigliere comunale Antonino Chifari che ha portato in Sicilia il saluto del Sindaco, sottolineando “il filo diretto che c’è fra i due Enti sul fronte della diffusione dei concetti generali della legalità come principio fondamentale di democrazia e sull’ educazione al rispetto delle leggi e delle regole sociali, rivolto alle scuole, alle associazioni culturali e di categoria, alle cooperative sociali e a chiunque possa dare un contributo utile e concreto per sconfiggere il problema dell’illegalità diffusa”.
Oi10564.EC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 15 ottobre 2010) - Si è arricchito di nuove ed importanti collaborazioni e sinergie il Progetto sociale sulla legalità “Lo Stato siamo noi”, fra la Provincia di Perugia, la Provincia di Catania, quella di Palermo ed i Comuni di Corleone e Monreale. L’obiettivo è quello di siglare Protocolli d’Intesa fra le Province, con lo scopo di riunire esperienze in grado di affermare il concetto di legalità nella pratica quotidiana dei comportamenti e delle responsabilità di ogni individuo. I Presidenti delle Province e i Sindaci dei Comuni coinvolti, durante i rispettivi incontri, hanno manifestato l’intenzione di coordinare iniziative culturali e sociali che privilegino il tema della legalità, della difesa dei diritti umani e della promozione del territorio, nell’ottica di una sinergia tra le due seppur diverse realtà territoriali che non potrà che essere di beneficio oltre che per le rispettive comunità locali anche per tutto il territorio nazionale ed europeo. Il Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, accompagnato dall’Assessore provinciale con delega alle Politiche Giovanili e ai Diritti umani, Donatella Porzi e dal Consigliere comunale di Perugia Antonino Chifari, in rappresentanza del sindaco del capoluogo umbro Wladimiro Boccali, dopo aver incontrato a Catania il Presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, si è recato a Palermo in visita al Presidente della Provincia, Giovanni Avanti, per poi proseguire alla volta di Corleone per incontrare il Sindaco, Antonino Iannazzo e visitare il Museo della Legalità, collocato nella casa confiscata a Provenzano e costituito dalle opere del Pittore Gaetano Porcasi che con la sua mostra ha rappresentato il prologo dell’intero progetto. “Non c’è più collocazione geografica per certi fenomeni e anche la nostra regione è diventata terreno fertile per le organizzazioni criminali che scelgono di fare investimenti lontano dalle terre di origine – ha sottolineato Guasticchi durante la serie di incontri – per questo il progetto ha suscitato un notevole interesse ricevendo risposte sostanziose e variegate sui diversi fronti da quello scolastico e sociale a quello religioso e alle altre articolazioni della società civile che hanno portato alla diffusione di una grande rete per la difesa e la promozione di una cultura della legalità”. “Manifestare una grossa sensibilità verso temi che potrebbero sembrare lontani dalla nostra realtà ha portato tante scuole ad aderire al progetto – sostiene l’Assessore alla Attività culturali Donatella Porzi - perché il concetto di legalità non è collegato solo alla mafia ma deve diventare un percorso formativo per i ragazzi delle scuole affinchè si affermino i diritti umani e si attui il cambiamento delle coscienze”. “In tal senso la Provincia di Perugia sta creando un vero e proprio portale dedicato all’educazione alla legalità dove far confluire i lavori delle diverse scuole dislocate su tutto il territorio nazionale ed europeo – conclude la Porzi - e ha organizzato una serie di incontri, sul nostro territorio, con testimoni di eccellenza nella lotta per la legalità, come quello con il Presidente della Commissione antimafia Regione Sicilia, Nicolò Mannino e la vedova del Magistrato Caponnetto che iniziò dei seri ed importanti progetti di sensibilizzazione con le scuole.” Anche l’Amministrazione comunale di Perugia ha aderito al progetto della Provincia “Lo stato siamo noi - La legalità per il bene di tutti” testimoniato dalla presenza del Consigliere comunale Antonino Chifari che ha portato in Sicilia il saluto del Sindaco, sottolineando “il filo diretto che c’è fra i due Enti sul fronte della diffusione dei concetti generali della legalità come principio fondamentale di democrazia e sull’ educazione al rispetto delle leggi e delle regole sociali, rivolto alle scuole, alle associazioni culturali e di categoria, alle cooperative sociali e a chiunque possa dare un contributo utile e concreto per sconfiggere il problema dell’illegalità diffusa”.
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