Il diritto di iniziativa popolare, il nuovo strumento di partecipazione dei cittadini europei all’elaborazione delle politiche dell’UE introdotto dal Trattato di Lisbona, consente a un numero significativo di cittadini (un milione, appartenenti ad almeno un terzo degli Stati membri) di chiedere direttamente alla Commissione europea di presentare una proposta legislativa nei settori di sua competenza. Affinché questa possibilità diventi una realtà nell’Unione europea, il Comitato delle Regioni e dei poteri locali ha proposto alcune modifiche alla proposta della Commissione per renderla più accessibile. Temendo che la complessità delle procedure previste possa rallentare la diffusione di questo diritto, il Comitato chiede maggiore chiarezza nell’iniziativa e un alleggerimento dei vincoli imposti ai cittadini per la presentazione delle iniziative. Per garantire la massima conoscenza tra il grande pubblico del diritto di iniziativa popolare viene anche chiesto di fissare la soglia a un quarto degli Stati membri, anziché a un terzo come previsto nella proposta della Commissione e che venga creato uno sportello d’informazione interistituzionale per fornire assistenza agli autori delle iniziative e pubblicizzare quelle in corso. Viene inoltre sottolineata l’importanza della traduzione per evitare che le iniziative proposte siano limitate dalle barriere linguistiche.
Il diritto di iniziativa popolare, il nuovo strumento di partecipazione dei cittadini europei all’elaborazione delle politiche dell’UE introdotto dal Trattato di Lisbona, consente a un numero significativo di cittadini (un milione, appartenenti ad almeno un terzo degli Stati membri) di chiedere direttamente alla Commissione europea di presentare una proposta legislativa nei settori di sua competenza. Affinché questa possibilità diventi una realtà nell’Unione europea, il Comitato delle Regioni e dei poteri locali ha proposto alcune modifiche alla proposta della Commissione per renderla più accessibile. Temendo che la complessità delle procedure previste possa rallentare la diffusione di questo diritto, il Comitato chiede maggiore chiarezza nell’iniziativa e un alleggerimento dei vincoli imposti ai cittadini per la presentazione delle iniziative. Per garantire la massima conoscenza tra il grande pubblico del diritto di iniziativa popolare viene anche chiesto di fissare la soglia a un quarto degli Stati membri, anziché a un terzo come previsto nella proposta della Commissione e che venga creato uno sportello d’informazione interistituzionale per fornire assistenza agli autori delle iniziative e pubblicizzare quelle in corso. Viene inoltre sottolineata l’importanza della traduzione per evitare che le iniziative proposte siano limitate dalle barriere linguistiche.