(Cittadino e Provincia) – Perugia, 9 marzo ‘24 – Si è svolto domenica mattina in piazza XXV aprile a Pierantonio, l’incontro “Protagonisti della ricostruzione per la rigenerazione del territorio” per fare il punto a due anni dal terremoto del 9 marzo 2023 (scosse di magnitudo 4.4 e poi 4.6) che ha “ferito” in particolare le zone di Sant’Orfeto, Rancolfo e Tavernacce nel Comune di Perugia e quelle di Pierantonio e Pian d’Assino nel Comune di Umbertide, provocando danni a numerose abitazioni e lo sfollamento di circa 800 persone.
L’evento di oggi è stato organizzato dalle Amministrazioni comunali di Umbertide, Perugia e Gubbio insieme al comitato Rinascita 9 marzo, costituito nel gennaio del 2024 con l’obiettivo di seguire con attenzione l’azione delle istituzioni locali e centrali, affinché si possano velocizzare al massimo procedure e decisioni per accelerare ricostruzione e rientro dei cittadini nelle loro abitazioni.
Presente all’incontro, tra gli altri, il consigliere provinciale Giovanni Dominici, in rappresentanza della Provincia di Perugia.
La giornata ha preso il via con la santa messa, officiata dal Vescovo di Perugia-Città della Pieve Mons. Ivan Maffeis. Durante l’omelia Maffeis si è rivolto in particolare al commissario straordinario Castelli affinché – ha detto – non dimentichi questa terra e questo terremoto che, seppur “piccolo” in confronto ad altri, ha comunque sconvolto la vita di una popolazione. A lui ha dunque chiesto un forte impegno per la ricostruzione, che dovrà essere condotta in stretta collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte senza distinzioni politiche, al fine di dare risposte concrete alla popolazione e non lasciar spazio alla rassegnazione.
Nel suo intervento finale Castelli, commissario straordinario sisma 2016, ha spiegato che, a fronte di un terremoto importante, la scelta del governo è stata di utilizzare un sistema che già ha consentito di fornire risposte concrete nell’area della Valnerina. Il commissario ha riferito che, dopo aver completato la fase tecnica (con oltre mille sopralluoghi) è stata individuata la provvista necessaria per la ricostruzione pari a 470 milioni di euro. I provvedimenti nazionali (finanziaria e poi decreti) hanno consentito di inserire il cratere del 2023 nelle competenze del commissario per il sisma del 2016, nonché di liberare i primi 90 milioni di euro per le progettazioni. A breve è prevista la predisposizione di un’ordinanza che individuerà competenze e procedure, dando il via ufficialmente alla ricostruzione.
OI25.red/ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 9 marzo ‘24 – Si è svolto domenica mattina in piazza XXV aprile a Pierantonio, l’incontro “Protagonisti della ricostruzione per la rigenerazione del territorio” per fare il punto a due anni dal terremoto del 9 marzo 2023 (scosse di magnitudo 4.4 e poi 4.6) che ha “ferito” in particolare le zone di Sant’Orfeto, Rancolfo e Tavernacce nel Comune di Perugia e quelle di Pierantonio e Pian d’Assino nel Comune di Umbertide, provocando danni a numerose abitazioni e lo sfollamento di circa 800 persone.
L’evento di oggi è stato organizzato dalle Amministrazioni comunali di Umbertide, Perugia e Gubbio insieme al comitato Rinascita 9 marzo, costituito nel gennaio del 2024 con l’obiettivo di seguire con attenzione l’azione delle istituzioni locali e centrali, affinché si possano velocizzare al massimo procedure e decisioni per accelerare ricostruzione e rientro dei cittadini nelle loro abitazioni.
Presente all’incontro, tra gli altri, il consigliere provinciale Giovanni Dominici, in rappresentanza della Provincia di Perugia.
La giornata ha preso il via con la santa messa, officiata dal Vescovo di Perugia-Città della Pieve Mons. Ivan Maffeis. Durante l’omelia Maffeis si è rivolto in particolare al commissario straordinario Castelli affinché – ha detto – non dimentichi questa terra e questo terremoto che, seppur “piccolo” in confronto ad altri, ha comunque sconvolto la vita di una popolazione. A lui ha dunque chiesto un forte impegno per la ricostruzione, che dovrà essere condotta in stretta collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte senza distinzioni politiche, al fine di dare risposte concrete alla popolazione e non lasciar spazio alla rassegnazione.
Nel suo intervento finale Castelli, commissario straordinario sisma 2016, ha spiegato che, a fronte di un terremoto importante, la scelta del governo è stata di utilizzare un sistema che già ha consentito di fornire risposte concrete nell’area della Valnerina. Il commissario ha riferito che, dopo aver completato la fase tecnica (con oltre mille sopralluoghi) è stata individuata la provvista necessaria per la ricostruzione pari a 470 milioni di euro. I provvedimenti nazionali (finanziaria e poi decreti) hanno consentito di inserire il cratere del 2023 nelle competenze del commissario per il sisma del 2016, nonché di liberare i primi 90 milioni di euro per le progettazioni. A breve è prevista la predisposizione di un’ordinanza che individuerà competenze e procedure, dando il via ufficialmente alla ricostruzione.
OI25.red/ET