Castiglione "La casta non siamo noi, le vittime designate sono le Province: non ci stiamo!"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 23 settembre ’11) – “Da Perugia vogliamo lanciare un’offensiva di verità per dare un forte contributo alla semplificazione del sistema istituzionale e rispetto alla questione dei costi della politica. Il taglio delle Province porterebbe ad una aggravio di costi e ad una grande confusione istituzionale, elementi che hanno consentito, anche secondo l’agenzia Moody’s, il declassamento del debito pubblico. Lo dimostra il dato certificato secondo cui il costo del personale delle Province in Umbria, in caso di soppressione, aumenterebbe del 30% e cioè di 13milioni di euro”. Sono le parole del presidente dell’Upi regionale e presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi in apertura della conferenza stampa convocata stamani nel Palazzo della Provincia di Perugia a cui ha partecipato il presidente dell’Upi nazionale Giuseppe Castiglione per fare un’analisi della situazione dopo il ddl sulla eliminazione delle Province. “La casta non abita nelle Province, la casta non siamo noi, sprechi e privilegi risiedono altrove – ha affermato Castiglione – Le Province sono un luogo dove non ci sono sprechi e dove si esercita la democrazia, non vittime designate. Non ci stiamo!”. “In merito al taglio delle Province che non porterà certo ad alcun risparmio di spesa ma solo ad un aggravio di costi – ha sottolineato Castiglione - è stato chiesto il parere della Conferenza Unificata sul decreto di legge costituzionale, approvato dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi, parere che è slittato di 30 giorni. Il Governo ha aderito alla richiesta di aprire un Tavolo di Lavoro per rivedere i livelli di governo e affrontare finalmente la questione dei costi della politica, questione per noi molto importante: basti pensare ad esempio ai costi e alla consistenza di tutti quegli enti, 7 miliardi e 25mila consiglieri, che potrebbero essere assorbiti dalle Province. Le città metropolitane, laddove nascano, non potrebbero convivere con Comuni e Province. Dobbiamo in ogni modo evitare il caos istituzionale e per questo è urgente definire tutti i livelli di governo, tenendo ben presente tutti i costi delle duplicazioni, rivedere i costi della politica e intervenire sul Patto di Stabilità. E’ arrivato il momento di dare un assetto funzionale ed efficace al nostro paese”. Giuseppe Castiglione ha ricordato che, dopo la manovra 2011, il costo complessivo dei 1.774 amministratori provinciali si ridurrà a circa 35 milioni di euro, ha ricordato poi i due milioni e mezzo di alunni amministrati dalle Province e tutto il lavoro svolto in materia di sicurezza delle scuole. E, inoltre, la gestione di circa 125mila km di strade e gli 854 Centri per l’Impiego gestiti attualmente dalle Province. Fabio Melilli del Direttivo Nazionale dell’UPI ha sottolineato quanto “si governi male una Istituzione considerata inutile”. “E’ necessario – ha sottolineato Melilli – riformare il sistema pubblico e ricostruire questo Paese, tenendo conto che uno dei veri problemi è la sovrapposizione delle funzioni amministrative”.
Oi11639.GC/PORT.GG
(Cittadino e Provincia – Perugia, 23 settembre ’11) – “Da Perugia vogliamo lanciare un’offensiva di verità per dare un forte contributo alla semplificazione del sistema istituzionale e rispetto alla questione dei costi della politica. Il taglio delle Province porterebbe ad una aggravio di costi e ad una grande confusione istituzionale, elementi che hanno consentito, anche secondo l’agenzia Moody’s, il declassamento del debito pubblico. Lo dimostra il dato certificato secondo cui il costo del personale delle Province in Umbria, in caso di soppressione, aumenterebbe del 30% e cioè di 13milioni di euro”. Sono le parole del presidente dell’Upi regionale e presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi in apertura della conferenza stampa convocata stamani nel Palazzo della Provincia di Perugia a cui ha partecipato il presidente dell’Upi nazionale Giuseppe Castiglione per fare un’analisi della situazione dopo il ddl sulla eliminazione delle Province. “La casta non abita nelle Province, la casta non siamo noi, sprechi e privilegi risiedono altrove – ha affermato Castiglione – Le Province sono un luogo dove non ci sono sprechi e dove si esercita la democrazia, non vittime designate. Non ci stiamo!”. “In merito al taglio delle Province che non porterà certo ad alcun risparmio di spesa ma solo ad un aggravio di costi – ha sottolineato Castiglione - è stato chiesto il parere della Conferenza Unificata sul decreto di legge costituzionale, approvato dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi, parere che è slittato di 30 giorni. Il Governo ha aderito alla richiesta di aprire un Tavolo di Lavoro per rivedere i livelli di governo e affrontare finalmente la questione dei costi della politica, questione per noi molto importante: basti pensare ad esempio ai costi e alla consistenza di tutti quegli enti, 7 miliardi e 25mila consiglieri, che potrebbero essere assorbiti dalle Province. Le città metropolitane, laddove nascano, non potrebbero convivere con Comuni e Province. Dobbiamo in ogni modo evitare il caos istituzionale e per questo è urgente definire tutti i livelli di governo, tenendo ben presente tutti i costi delle duplicazioni, rivedere i costi della politica e intervenire sul Patto di Stabilità. E’ arrivato il momento di dare un assetto funzionale ed efficace al nostro paese”. Giuseppe Castiglione ha ricordato che, dopo la manovra 2011, il costo complessivo dei 1.774 amministratori provinciali si ridurrà a circa 35 milioni di euro, ha ricordato poi i due milioni e mezzo di alunni amministrati dalle Province e tutto il lavoro svolto in materia di sicurezza delle scuole. E, inoltre, la gestione di circa 125mila km di strade e gli 854 Centri per l’Impiego gestiti attualmente dalle Province. Fabio Melilli del Direttivo Nazionale dell’UPI ha sottolineato quanto “si governi male una Istituzione considerata inutile”. “E’ necessario – ha sottolineato Melilli – riformare il sistema pubblico e ricostruire questo Paese, tenendo conto che uno dei veri problemi è la sovrapposizione delle funzioni amministrative”.
Oi11639.GC/PORT.GG