(Cittadino e Provincia) – Perugia 3 ottobre 2012 – “Sul riordino istituzionale - Afferma in una nota il Capogruppo dell’Udc in Consiglio Provinciale Maurizio Ronconi - il PD umbro assomiglia sempre più ad un coro di mille voci stonate. Ognuno se la canta incurante del vicino. Perfino tra gli ex popolari, oggi del PD, c’è un concerto polifonico di difficile interpretazione. Il Presidente del Consiglio regionale, Brega, auspica fare piazza pulita di tutte le province. Il Presidente della Provincia di Perugia immagina invece una sola provincia, quella di Perugia. Infine il Presidente della Provincia di Terni, Polli, a dispetto del proprio cognome su sta battendo come un leone per difendere Terni. Se queste sono le posizioni di uomini non solo dello stesso partito, il PD, ma anche della stessa scuderia, ex popolari, c’è davvero da preoccuparsi non tanto per il futuro della province ma piuttosto per quello della nostra Umbria. Al di là delle chiacchiere e delle iniziative inutili, se davvero la maggioranza di sinistra che governa l’Umbria ha a cuore le sorti della provincia di Terni, come già annunciato da altre regioni come la Campania, ricorra alla Corte Costituzionale per garantire la sopravvivenza della seconda provincia. E’ evidente che questa per tutti quelli che hanno a cuore questa vicenda, dopo il buco nell’acqua fatto a livello parlamentare, rimane l’unica speranza. Però quello che continuerà a mancare è il riscontro in merito della volontà popolare apparendo il tutto come un mediocre gioco della società politica regionale”.
Gc12394.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 3 ottobre 2012 – “Sul riordino istituzionale - Afferma in una nota il Capogruppo dell’Udc in Consiglio Provinciale Maurizio Ronconi - il PD umbro assomiglia sempre più ad un coro di mille voci stonate. Ognuno se la canta incurante del vicino. Perfino tra gli ex popolari, oggi del PD, c’è un concerto polifonico di difficile interpretazione. Il Presidente del Consiglio regionale, Brega, auspica fare piazza pulita di tutte le province. Il Presidente della Provincia di Perugia immagina invece una sola provincia, quella di Perugia. Infine il Presidente della Provincia di Terni, Polli, a dispetto del proprio cognome su sta battendo come un leone per difendere Terni. Se queste sono le posizioni di uomini non solo dello stesso partito, il PD, ma anche della stessa scuderia, ex popolari, c’è davvero da preoccuparsi non tanto per il futuro della province ma piuttosto per quello della nostra Umbria. Al di là delle chiacchiere e delle iniziative inutili, se davvero la maggioranza di sinistra che governa l’Umbria ha a cuore le sorti della provincia di Terni, come già annunciato da altre regioni come la Campania, ricorra alla Corte Costituzionale per garantire la sopravvivenza della seconda provincia. E’ evidente che questa per tutti quelli che hanno a cuore questa vicenda, dopo il buco nell’acqua fatto a livello parlamentare, rimane l’unica speranza. Però quello che continuerà a mancare è il riscontro in merito della volontà popolare apparendo il tutto come un mediocre gioco della società politica regionale”.
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