“L’aumento dei prezzi della materie prime mette in crisi le aziende che lavorano nei settori operativi”
(Cittadino e Provincia) - Perugia, 6 aprile ‘22 - La Provincia di Perugia ha incontrato i vertici dell’Ance Umbria (Associazione Nazionale Costruttori edili dell’Umbria) per parlare delle difficoltà persistenti delle aziende edili che lavorano con l’Ente, dovute all’aumento dei prezzi della materie prime.
A partecipare alla riunione sono stati il vicepresidente della Provincia di Perugia Cristian Betti, Erika Borghesi consigliera con delega all’edilizia scolastica e Moreno Landrini consigliere con delega alla viabilità insieme ai dirigenti di settore della Provincia di Perugia.
“Con questo incontro – ha detto Betti - vogliamo parlare delle difficoltà che le imprese edili stanno affrontando in questo complicato momento economico che vede un aumento vertiginoso dei prezzi delle materie prime e spesso anche una irreperibilità delle stesse, con possibilità di ritardi nella consegna dei lavori già appaltati”.
I rappresentanti di Ance il Presidente Albano Morelli, Direttore Valter Ceccarino e Ernesto Di Benedetto hanno esposto dettagliatamente la questione spiegando che “l'aumento dei prezzi di acciaio, cemento, prodotti petroliferi, rame, materiali plastici e loro derivati, insieme ad energia elettrica e gas, stanno rendendo ingestibile la situazione nei cantieri” per questo motivo continuano “chiediamo a voi dirigenti e amministratori di valutare con estrema attenzione e sensibilità le eventuali istanze della imprese appaltatrici che possono chiedere la sospensione dei lavori, un allungamento dei tempi, magari nella speranza che i prezzi delle materie prime tornino più accessibili”. La non disponibilità dei materiali richiesti per completare l’opera porta inevitabilmente al fermo del cantiere e la guerra in Ucraina sta aggravando una condizione, già difficile dopo il fermo dell’economia dovuta alla pandemia. “Spesso le aziende – continuano i rappresentanti di Ance - stanno presentando in tutta Italia delle istanze di riequilibrio delle clausole contrattuali perché i costi della materie prime, ormai alle stelle, non permettono all’azienda rientrare con le spese”.
“Da parte nostra c’è la massima disponibilità a ragionare sulla questione – ha detto Erika Borghesi – comprendo bene la situazione delle imprese umbre, nella maggior parte dei casi a conduzione familiari che, nonostante i due anni di pandemia lavorano con volontà, in maniera etica e a volte anche rispondendo personalmente per onorare gli impegni. Oggi siamo di fronte ad una nuova crisi che sta portando ad un aumento del costo delle materie prime e del carburante, variazioni che pesano ancora una volta sulle imprese. Recentemente c’è stato l'adeguamento del preziario regionale, ma non è bastato a compensare l’aumento dei prezzi delle materie prime.
La Provincia, ma tutte le amministrazioni locali, devono realizzare interventi con risorse già assegnate che arrivano a seguito di una progettazione, con contratti già in essere e tempi stabiliti. Il Governo dovrà intervenire affinché si trovi una soluzione per compensate gli attuali repentini aumenti delle materie prime.
A chiudere è stato Moreno Landrini che ha riconosciuto questo come un importante momento di incontro per aprire un percorso virtuoso di confronto fra l’Ente e le imprese che con esso lavorano.
Oi22050.DB
(Cittadino e Provincia) - Perugia, 6 aprile ‘22 - La Provincia di Perugia ha incontrato i vertici dell’Ance Umbria (Associazione Nazionale Costruttori edili dell’Umbria) per parlare delle difficoltà persistenti delle aziende edili che lavorano con l’Ente, dovute all’aumento dei prezzi della materie prime.
A partecipare alla riunione sono stati il vicepresidente della Provincia di Perugia Cristian Betti, Erika Borghesi consigliera con delega all’edilizia scolastica e Moreno Landrini consigliere con delega alla viabilità insieme ai dirigenti di settore della Provincia di Perugia.
“Con questo incontro – ha detto Betti - vogliamo parlare delle difficoltà che le imprese edili stanno affrontando in questo complicato momento economico che vede un aumento vertiginoso dei prezzi delle materie prime e spesso anche una irreperibilità delle stesse, con possibilità di ritardi nella consegna dei lavori già appaltati”.
I rappresentanti di Ance il Presidente Albano Morelli, Direttore Valter Ceccarino e Ernesto Di Benedetto hanno esposto dettagliatamente la questione spiegando che “l'aumento dei prezzi di acciaio, cemento, prodotti petroliferi, rame, materiali plastici e loro derivati, insieme ad energia elettrica e gas, stanno rendendo ingestibile la situazione nei cantieri” per questo motivo continuano “chiediamo a voi dirigenti e amministratori di valutare con estrema attenzione e sensibilità le eventuali istanze della imprese appaltatrici che possono chiedere la sospensione dei lavori, un allungamento dei tempi, magari nella speranza che i prezzi delle materie prime tornino più accessibili”. La non disponibilità dei materiali richiesti per completare l’opera porta inevitabilmente al fermo del cantiere e la guerra in Ucraina sta aggravando una condizione, già difficile dopo il fermo dell’economia dovuta alla pandemia. “Spesso le aziende – continuano i rappresentanti di Ance - stanno presentando in tutta Italia delle istanze di riequilibrio delle clausole contrattuali perché i costi della materie prime, ormai alle stelle, non permettono all’azienda rientrare con le spese”.
“Da parte nostra c’è la massima disponibilità a ragionare sulla questione – ha detto Erika Borghesi – comprendo bene la situazione delle imprese umbre, nella maggior parte dei casi a conduzione familiari che, nonostante i due anni di pandemia lavorano con volontà, in maniera etica e a volte anche rispondendo personalmente per onorare gli impegni. Oggi siamo di fronte ad una nuova crisi che sta portando ad un aumento del costo delle materie prime e del carburante, variazioni che pesano ancora una volta sulle imprese. Recentemente c’è stato l'adeguamento del preziario regionale, ma non è bastato a compensare l’aumento dei prezzi delle materie prime.
La Provincia, ma tutte le amministrazioni locali, devono realizzare interventi con risorse già assegnate che arrivano a seguito di una progettazione, con contratti già in essere e tempi stabiliti. Il Governo dovrà intervenire affinché si trovi una soluzione per compensate gli attuali repentini aumenti delle materie prime.
A chiudere è stato Moreno Landrini che ha riconosciuto questo come un importante momento di incontro per aprire un percorso virtuoso di confronto fra l’Ente e le imprese che con esso lavorano.
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