Guasticchi chiede sostegno Confindustria per escludere dal Patto di Stabilità investimenti di Comuni ed Enti con i conti in regola
(Cittadino e Provincia – Perugia 15 novembre 2012) – Durante un incontro della III commissione consiliare permanente della Provincia è stato affrontato il problema della necessità della definizione di nuove regole per la caccia in forma singola in condizioni di sicurezza. Il presidente di commissione Luca Baldelli ha descritto la mozione urgente presentata da lui stesso insieme al capogruppo dei Socialisti riformisti Enrico Bastioli. “La Provincia di Perugia – ha spiegato – si è sempre distinta per la tutela di tutte le forme di caccia. Uno dei fiori all’occhiello delle politiche venatorie messe in atto dall’Ente è stato l’avvio dei corsi per la caccia in sicurezza del cinghiale a squadre”. “Ora occorre – ha aggiunto – giungere in tempi brevi ad una regolamentazione della caccia in forma singola, che, così come è attuata, pone gravi problemi alla sicurezza dell’attività venatoria. La riforma – ha concluso – deve contenere i seguenti punti: divieto dell’uso dei pallettoni, impiego di giubbetti visibili, assegnazione delle zone bianche non vocate per la caccia al cinghiale in forma singola, in maniera tale da evitare l’eccessiva vicinanza dei componenti della squadra con i cacciatori che scelgono la forma individuale”. Sono quindi seguiti gli interventi dei commissari. Bastioli ha affermato che gli incidenti avvengono perché non c’è una corretta regolamentazione in materia, mentre Giancarlo Carocci di Umbria tricolore ha rimarcato il pericolo che scaturisce dalla caccia non regolamentata a sufficienza, sia in forma singola che individuale. Giampiero Panfili del Pdl ha ricordato che le squadre di cinghialisti sono tenuti il giorno prima a mettere delle bandierine di avvertimento, mentre la caccia singola è meno identificabile. Massimiliano Capitani ha rimarcato il fatto che per caccia singola si intende un solo uomo e non una forma con più persone come spesso succede, per evitare questo ci vuole la necessaria regolamentazione. Il consigliere delegato alla caccia Franco Granocchia del Pd ha spiegato che i cacciatori sono amici dell’ambiente, tanto da aver ricevuto di recente il titolo di sentinella ambientale e ha lanciato una sua proposta per la forma di caccia singola, che prevede tra le altre cose l’uso delle fascette quando vengono uccisi i cinghiali, un apposito tesserino e l’uso obbligatorio delle munizioni a palla piena. La commissione ha quindi stilato un nuovo documento, che è stato approvato, che sarà portato per l’approvazione definitiva in Consiglio provinciale.
Gc12471.MLF
(Cittadino e Provincia – Perugia 15 novembre 2012) – Durante un incontro della III commissione consiliare permanente della Provincia è stato affrontato il problema della necessità della definizione di nuove regole per la caccia in forma singola in condizioni di sicurezza. Il presidente di commissione Luca Baldelli ha descritto la mozione urgente presentata da lui stesso insieme al capogruppo dei Socialisti riformisti Enrico Bastioli. “La Provincia di Perugia – ha spiegato – si è sempre distinta per la tutela di tutte le forme di caccia. Uno dei fiori all’occhiello delle politiche venatorie messe in atto dall’Ente è stato l’avvio dei corsi per la caccia in sicurezza del cinghiale a squadre”. “Ora occorre – ha aggiunto – giungere in tempi brevi ad una regolamentazione della caccia in forma singola, che, così come è attuata, pone gravi problemi alla sicurezza dell’attività venatoria. La riforma – ha concluso – deve contenere i seguenti punti: divieto dell’uso dei pallettoni, impiego di giubbetti visibili, assegnazione delle zone bianche non vocate per la caccia al cinghiale in forma singola, in maniera tale da evitare l’eccessiva vicinanza dei componenti della squadra con i cacciatori che scelgono la forma individuale”. Sono quindi seguiti gli interventi dei commissari. Bastioli ha affermato che gli incidenti avvengono perché non c’è una corretta regolamentazione in materia, mentre Giancarlo Carocci di Umbria tricolore ha rimarcato il pericolo che scaturisce dalla caccia non regolamentata a sufficienza, sia in forma singola che individuale. Giampiero Panfili del Pdl ha ricordato che le squadre di cinghialisti sono tenuti il giorno prima a mettere delle bandierine di avvertimento, mentre la caccia singola è meno identificabile. Massimiliano Capitani ha rimarcato il fatto che per caccia singola si intende un solo uomo e non una forma con più persone come spesso succede, per evitare questo ci vuole la necessaria regolamentazione. Il consigliere delegato alla caccia Franco Granocchia del Pd ha spiegato che i cacciatori sono amici dell’ambiente, tanto da aver ricevuto di recente il titolo di sentinella ambientale e ha lanciato una sua proposta per la forma di caccia singola, che prevede tra le altre cose l’uso delle fascette quando vengono uccisi i cinghiali, un apposito tesserino e l’uso obbligatorio delle munizioni a palla piena. La commissione ha quindi stilato un nuovo documento, che è stato approvato, che sarà portato per l’approvazione definitiva in Consiglio provinciale.
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