(Cittadino e Provincia) – Perugia 16 marzo 2013 – “La questione della chiusura dell’Ufficio scolastico regionale umbro – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - disposta a margine dei provvedimenti sulla “ Spending review “, è allarmante : il nostro sistema scolastico rischia, se quel provvedimento non sarà rivisto, di diventare un corpo senza testa, dipendente da una centrale esterna, la fantomatica Direzione scolastica interregionale, con sede ad Ancona che non è detto comporti per forza risparmi e, come entità superiore di nuovo conio, non potrà adeguatamente soddisfare i bisogni formativi del territorio. Ancora una volta gli umbri saranno messi alla mercè di un centro direttivo esterno al loro territorio, fisicamente distante, oltremodo burocratico nell’impostazione. Altra cosa, ben più seria, sarebbe stato un coordinamento degli Uffici scolastici delle Regioni Umbria, Marche, Toscana e Lazio, nell’ottica di giungere, da qui a 5 - 10 anni, ad un serio organismo decisionale e di coordinamento imperniato sulle analisi dei bisogni dell’Italia mediana quanto a indirizzi, corsi e formazione generale. Un organismo democratico, partecipativo, calato nei reali bisogni dei territori, fondato sulla progressiva , condivisa e feconda integrazione tra tessuti scolastici differenti, i quali non potranno fondersi “ a freddo “, brutalmente, così come si intende fare, per volere di qualche burocrate seduto a tavolino, in un nuovo organismo “ monstrum “ quale quello delineato . Si ignorano le questioni dell’Italia mediana e si predispongono atti volti a richiamarli in forma caricaturale solo quando questi penalizzano i territori e consentono al Governo centrale di far cassa : ciò è inaccettabile. Mi impegnerò per far sì che tale prospettiva venga scongiurata e che si riparta da una seria riflessione su tutta la partita, che è una partita per il futuro della nostra terra e delle giovani generazioni in particolare” .
Gc13111.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 16 marzo 2013 – “La questione della chiusura dell’Ufficio scolastico regionale umbro – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - disposta a margine dei provvedimenti sulla “ Spending review “, è allarmante : il nostro sistema scolastico rischia, se quel provvedimento non sarà rivisto, di diventare un corpo senza testa, dipendente da una centrale esterna, la fantomatica Direzione scolastica interregionale, con sede ad Ancona che non è detto comporti per forza risparmi e, come entità superiore di nuovo conio, non potrà adeguatamente soddisfare i bisogni formativi del territorio. Ancora una volta gli umbri saranno messi alla mercè di un centro direttivo esterno al loro territorio, fisicamente distante, oltremodo burocratico nell’impostazione. Altra cosa, ben più seria, sarebbe stato un coordinamento degli Uffici scolastici delle Regioni Umbria, Marche, Toscana e Lazio, nell’ottica di giungere, da qui a 5 - 10 anni, ad un serio organismo decisionale e di coordinamento imperniato sulle analisi dei bisogni dell’Italia mediana quanto a indirizzi, corsi e formazione generale. Un organismo democratico, partecipativo, calato nei reali bisogni dei territori, fondato sulla progressiva , condivisa e feconda integrazione tra tessuti scolastici differenti, i quali non potranno fondersi “ a freddo “, brutalmente, così come si intende fare, per volere di qualche burocrate seduto a tavolino, in un nuovo organismo “ monstrum “ quale quello delineato . Si ignorano le questioni dell’Italia mediana e si predispongono atti volti a richiamarli in forma caricaturale solo quando questi penalizzano i territori e consentono al Governo centrale di far cassa : ciò è inaccettabile. Mi impegnerò per far sì che tale prospettiva venga scongiurata e che si riparta da una seria riflessione su tutta la partita, che è una partita per il futuro della nostra terra e delle giovani generazioni in particolare” .
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