(Cittadino e Provincia) – Perugia 5 aprile 2013 – “ Giudico un ottimo risultato, da iscrivere tra le migliori e più qualificanti azioni del Consiglio provinciale, la votazione all’unanimità dei due documenti, a firma del sottoscritto, sulle Sagre e Feste paesane – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - nati da iniziative del Consigliere Enrico Bastioli poi divenute patrimonio di tutta la III Commissione , attraverso un iter di approfondimento e di confronto che ha visto la presenza, nella Commissione stessa, dell’Assessore regionale Bracco e del responsabile dell’Unione delle Pro loco sig. Francesco Fiorelli. Con i due documenti approvati, il Consiglio provinciale ha inteso offrire il suo contributo in ordine sia al tema della sicurezza sia a quello delle caratteristiche salienti degli eventi all’oggetto, così come ridefiniti alla luce della bozza della Legge regionale in via di approfondimento e discussione. Rispetto al tema della tutela della sicurezza in occasione dello svolgimento di Sagre, Feste paesane e manifestazioni consimili, chiara e netta è l’opzione della Provincia a favore di una gestione partecipata e coordinata del problema, evitando il ricorso a figure professionali oltremodo costose e anche di difficile reperimento ( vedi body guards e simili….), con la preferenza accordata agli organismi della Protezione civile, presenti sul territorio e da sempre disponibili . In tal senso, l’indicazione della Provincia, esplicitata con il voto consiliare di giovedì scorso, e fatta propria dalla Giunta, dovrà essere raccolta e messa a frutto dalla Regione. Per quanto attiene ai connotati delle manifestazioni in questione, l’indicazione data dal Consiglio provinciale è parimenti inequivocabile : è inaccettabile ridurre questi eventi ad uno spazio temporale oltremodo esiguo, come richiesto da alcune associazioni di categoria della ristorazione e del commercio, in quanto ciò comporterebbe l’asfissia economica degli eventi stessi, senza che con ciò ne guadagnino qualcosa ristoranti ed esercizi commerciali . La Provincia è invece favorevole ad una soluzione saggia ed equilibrata, peraltro prospettata in Commissione anche dall’Assessore regionale Bracco, e condivisa dal rappresentante delle Pro loco, che concili tempi di durata ragionevoli delle manifestazioni, purgati da eccessi oggettivamente sconvenienti e pure dannosi, alla più ampia ed efficace valorizzazione dei prodotti tipici e della lavorazioni tipiche dei vari territori dell’Umbria, veri tesori di cultura e tradizione da proteggere e divulgare anche e soprattutto in occasione di eventi ad alta capacità attrattiva come quelli in questione . Eventi che – non passi in secondo piano quest’aspetto– rappresentano pure esempi di positiva e costruttiva interazione fra diverse generazioni , momenti di trasmissione di valori sani ed esemplari dei quali oggi c’è oltremodo bisogno , in un tessuto sociale che rischia di lacerarsi e deteriorarsi in maniera irreparabile, soggetto com’è alle potenti spinte centrifughe dei mutamenti del costume, della crisi economica, della diffusione di modelli e stili di vita non certo salutari e auspicabili. Il nostro desiderio, come Provincia, è che pertanto si giunga, nei tempi più brevi possibili, alla definizione di una nuova Legge regionale su Sagre , Feste paesane ed eventi simili, in grado di recepire le sollecitazioni più pertinenti, originali e innovative provenienti dall’associazionismo, dal mondo economico, dalle Istituzioni, nella consapevolezza che il nostro territorio vive anche di questi eventi e la sua cultura ne è in larga misura intimamente pervasa”.
Gc13141.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 5 aprile 2013 – “ Giudico un ottimo risultato, da iscrivere tra le migliori e più qualificanti azioni del Consiglio provinciale, la votazione all’unanimità dei due documenti, a firma del sottoscritto, sulle Sagre e Feste paesane – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - nati da iniziative del Consigliere Enrico Bastioli poi divenute patrimonio di tutta la III Commissione , attraverso un iter di approfondimento e di confronto che ha visto la presenza, nella Commissione stessa, dell’Assessore regionale Bracco e del responsabile dell’Unione delle Pro loco sig. Francesco Fiorelli. Con i due documenti approvati, il Consiglio provinciale ha inteso offrire il suo contributo in ordine sia al tema della sicurezza sia a quello delle caratteristiche salienti degli eventi all’oggetto, così come ridefiniti alla luce della bozza della Legge regionale in via di approfondimento e discussione. Rispetto al tema della tutela della sicurezza in occasione dello svolgimento di Sagre, Feste paesane e manifestazioni consimili, chiara e netta è l’opzione della Provincia a favore di una gestione partecipata e coordinata del problema, evitando il ricorso a figure professionali oltremodo costose e anche di difficile reperimento ( vedi body guards e simili….), con la preferenza accordata agli organismi della Protezione civile, presenti sul territorio e da sempre disponibili . In tal senso, l’indicazione della Provincia, esplicitata con il voto consiliare di giovedì scorso, e fatta propria dalla Giunta, dovrà essere raccolta e messa a frutto dalla Regione. Per quanto attiene ai connotati delle manifestazioni in questione, l’indicazione data dal Consiglio provinciale è parimenti inequivocabile : è inaccettabile ridurre questi eventi ad uno spazio temporale oltremodo esiguo, come richiesto da alcune associazioni di categoria della ristorazione e del commercio, in quanto ciò comporterebbe l’asfissia economica degli eventi stessi, senza che con ciò ne guadagnino qualcosa ristoranti ed esercizi commerciali . La Provincia è invece favorevole ad una soluzione saggia ed equilibrata, peraltro prospettata in Commissione anche dall’Assessore regionale Bracco, e condivisa dal rappresentante delle Pro loco, che concili tempi di durata ragionevoli delle manifestazioni, purgati da eccessi oggettivamente sconvenienti e pure dannosi, alla più ampia ed efficace valorizzazione dei prodotti tipici e della lavorazioni tipiche dei vari territori dell’Umbria, veri tesori di cultura e tradizione da proteggere e divulgare anche e soprattutto in occasione di eventi ad alta capacità attrattiva come quelli in questione . Eventi che – non passi in secondo piano quest’aspetto– rappresentano pure esempi di positiva e costruttiva interazione fra diverse generazioni , momenti di trasmissione di valori sani ed esemplari dei quali oggi c’è oltremodo bisogno , in un tessuto sociale che rischia di lacerarsi e deteriorarsi in maniera irreparabile, soggetto com’è alle potenti spinte centrifughe dei mutamenti del costume, della crisi economica, della diffusione di modelli e stili di vita non certo salutari e auspicabili. Il nostro desiderio, come Provincia, è che pertanto si giunga, nei tempi più brevi possibili, alla definizione di una nuova Legge regionale su Sagre , Feste paesane ed eventi simili, in grado di recepire le sollecitazioni più pertinenti, originali e innovative provenienti dall’associazionismo, dal mondo economico, dalle Istituzioni, nella consapevolezza che il nostro territorio vive anche di questi eventi e la sua cultura ne è in larga misura intimamente pervasa”.
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