(Cittadino e Provincia) – Perugia, 16 dicembre 2013 - “Impossibilitato a partecipare direttamente all’evento per cause di forza maggiore, esprimo qui la mia soddisfazione per la collocazione della lapide dedicata alle Medaglie d’Oro della Lotta di Liberazione a Pietralunga, Città ribelle e indomita che tanti martiri ha dato alla Resistenza contro il bestiale nazifascismo– afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - In un momento in cui la peste nera rialza la testa e cerca un ruolo tra le masse impoverite dalla crisi economica, ritengo non solo giusto, ma doveroso, da rappresentante istituzionale, da antifascista e da iscritto all’Anpi, onorare nella maniera più degna chi sacrificò la sua gioventù, e spesso la sua vita, per ideali di libertà, uguaglianza, giustizia sociale sempiterni e radiosi . La nostra società marcia a grandi passi verso la dissoluzione, verso derive plebiscitarie e autoritarie, con ingiustizie macroscopiche nella redistribuzione del reddito e nei rapporti sociali . Questo pericoloso brodo di coltura è l’incubatore di fascismi vecchi e nuovi, che occorre combattere con la massima determinazione, stando in primo luogo dalla parte del popolo che si ribella contro il grande capitale, le banche e le leggi a loro tutela. Ciò significa lottare per difendere e rinnovare nel tempo presente lo spirito della Resistenza ; ciò significa lottare per realizzare quanto contenuto nella Costituzione repubblicana nata dall’antifascismo e dalla Resistenza . Questo, per me, al di là di ogni oleografia celebrativa, è il profondo significato dell’evento di oggi . Sono anche entusiasta del fatto che, dopo molti anni , prenda forma il progetto di una Biblioteca della Resistenza sita proprio a Pietralunga . La memoria storica è, infatti, la premessa di ogni impegno cosciente contro il risorgere di vecchie e nuove forme reazionarie, antidemocratiche e antipopolari . Le genti dell’Appennino del presente e del passato, fiere nella difesa dei loro focolari e nemiche di ogni autoritarismo , di ogni prepotenza , di ogni ingiustizia e di ogni arroganza, assieme alle popolazioni di tutta l’Umbria ribelle, hanno scritto pagine gloriose di lotta per la libertà ! Sta a noi non chiudere il libro, ma tenerlo aperto sotto la luce del sole dell’avvenire” .
Gc13600.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 16 dicembre 2013 - “Impossibilitato a partecipare direttamente all’evento per cause di forza maggiore, esprimo qui la mia soddisfazione per la collocazione della lapide dedicata alle Medaglie d’Oro della Lotta di Liberazione a Pietralunga, Città ribelle e indomita che tanti martiri ha dato alla Resistenza contro il bestiale nazifascismo– afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - In un momento in cui la peste nera rialza la testa e cerca un ruolo tra le masse impoverite dalla crisi economica, ritengo non solo giusto, ma doveroso, da rappresentante istituzionale, da antifascista e da iscritto all’Anpi, onorare nella maniera più degna chi sacrificò la sua gioventù, e spesso la sua vita, per ideali di libertà, uguaglianza, giustizia sociale sempiterni e radiosi . La nostra società marcia a grandi passi verso la dissoluzione, verso derive plebiscitarie e autoritarie, con ingiustizie macroscopiche nella redistribuzione del reddito e nei rapporti sociali . Questo pericoloso brodo di coltura è l’incubatore di fascismi vecchi e nuovi, che occorre combattere con la massima determinazione, stando in primo luogo dalla parte del popolo che si ribella contro il grande capitale, le banche e le leggi a loro tutela. Ciò significa lottare per difendere e rinnovare nel tempo presente lo spirito della Resistenza ; ciò significa lottare per realizzare quanto contenuto nella Costituzione repubblicana nata dall’antifascismo e dalla Resistenza . Questo, per me, al di là di ogni oleografia celebrativa, è il profondo significato dell’evento di oggi . Sono anche entusiasta del fatto che, dopo molti anni , prenda forma il progetto di una Biblioteca della Resistenza sita proprio a Pietralunga . La memoria storica è, infatti, la premessa di ogni impegno cosciente contro il risorgere di vecchie e nuove forme reazionarie, antidemocratiche e antipopolari . Le genti dell’Appennino del presente e del passato, fiere nella difesa dei loro focolari e nemiche di ogni autoritarismo , di ogni prepotenza , di ogni ingiustizia e di ogni arroganza, assieme alle popolazioni di tutta l’Umbria ribelle, hanno scritto pagine gloriose di lotta per la libertà ! Sta a noi non chiudere il libro, ma tenerlo aperto sotto la luce del sole dell’avvenire” .
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