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Provincia - Bastioli (Socialisti Riformisti) su crisi economica della fascia appenninica
(Cittadino e Provincia) – Perugia 19 gennaio 2012 - “Il territorio provinciale lungo la dorsale appenninica, da Foligno a Scheggia – afferma in una mozione il capogruppo dei socialisti riformisti in Consiglio Provinciale Enrico Bastioli -sta attraversando una delle più gravi crisi economiche della sua storia. E’ oramai diventato quasi un beffardo esercizio di stile elencare le aziende che hanno chiuso o sono entrate in stato di crisi in questo territorio, dalla Merloni e il suo indotto, alla Brunelli, dalle imprese di costruzioni legate alla ricostruzione post sisma, a quelle del distretto ceramico di Gualdo Tadino, per finire con l’ultima angosciosa situazione che stanno vivendo i 190 dipendenti della Faber di Fossato di Vico. Questo inarrestabile stillicidio sulla pelle dei lavoratori e degli imprenditori locali ripropone, in tutta la sua drammaticità, la necessità da parte di tutte le istituzioni locali e nazionali e delle forze sociali di mettere al primo posto della propria agenda la ricerca di soluzioni che diano una speranza di rinascita e crescita a questo territorio. A tutt’oggi, nonostante le legittime e scontate prese di posizione e attestati di solidarietà a conti fatti ben poco è stato realizzato per offrire alla fascia appenninica una risposta che dia il senso di un reale coinvolgimento e presa in carico della situazione da parte di Regione e Governo. Appare oramai evidente come lo stato di crisi in cui versa il territorio in oggetto necessiti di un’approfondita analisi, di interventi di sostegno economico e sociale per i cittadini e gli imprenditori e soprattutto di una radicale ridefinizione del modello di sviluppo dell’area.” Bastioli chiede quindi alPresidente della Provincia e alla Giunta A di “farsi promotori dell’istituzione di un tavolo di crisi permanente per la fascia appenninica, che veda coinvolte tutte le istituzioni ministeriali, regionali, provinciali e comunali coinvolte, così come le associazioni sindacali e di categoria. Da questo tavolo dovranno uscire non solo le proposte e gli strumenti che verranno messi in campo per arginare gli effetti economici e sociali della crisi, ma soprattutto un nuovo modello di sviluppo industriale, economico e sociale dell’area che ridia speranza e dignità ad un territorio che al momento, rischia di non offrire alcun futuro ai propri figli”.
Gc12016.red
modificato il 26/01/2021
(Cittadino e Provincia) – Perugia 19 gennaio 2012 - “Il territorio provinciale lungo la dorsale appenninica, da Foligno a Scheggia – afferma in una mozione il capogruppo dei socialisti riformisti in Consiglio Provinciale Enrico Bastioli -sta attraversando una delle più gravi crisi economiche della sua storia. E’ oramai diventato quasi un beffardo esercizio di stile elencare le aziende che hanno chiuso o sono entrate in stato di crisi in questo territorio, dalla Merloni e il suo indotto, alla Brunelli, dalle imprese di costruzioni legate alla ricostruzione post sisma, a quelle del distretto ceramico di Gualdo Tadino, per finire con l’ultima angosciosa situazione che stanno vivendo i 190 dipendenti della Faber di Fossato di Vico. Questo inarrestabile stillicidio sulla pelle dei lavoratori e degli imprenditori locali ripropone, in tutta la sua drammaticità, la necessità da parte di tutte le istituzioni locali e nazionali e delle forze sociali di mettere al primo posto della propria agenda la ricerca di soluzioni che diano una speranza di rinascita e crescita a questo territorio. A tutt’oggi, nonostante le legittime e scontate prese di posizione e attestati di solidarietà a conti fatti ben poco è stato realizzato per offrire alla fascia appenninica una risposta che dia il senso di un reale coinvolgimento e presa in carico della situazione da parte di Regione e Governo. Appare oramai evidente come lo stato di crisi in cui versa il territorio in oggetto necessiti di un’approfondita analisi, di interventi di sostegno economico e sociale per i cittadini e gli imprenditori e soprattutto di una radicale ridefinizione del modello di sviluppo dell’area.” Bastioli chiede quindi alPresidente della Provincia e alla Giunta A di “farsi promotori dell’istituzione di un tavolo di crisi permanente per la fascia appenninica, che veda coinvolte tutte le istituzioni ministeriali, regionali, provinciali e comunali coinvolte, così come le associazioni sindacali e di categoria. Da questo tavolo dovranno uscire non solo le proposte e gli strumenti che verranno messi in campo per arginare gli effetti economici e sociali della crisi, ma soprattutto un nuovo modello di sviluppo industriale, economico e sociale dell’area che ridia speranza e dignità ad un territorio che al momento, rischia di non offrire alcun futuro ai propri figli”.