(Cittadino e Provincia) – Perugia 27 febbraio 2013 - “Faccio presente – scrive in un Ordine del Giorno IL capogruppo di Umbria Tricolore Giancarlo Carocci - che nella maggior parte dei ristoranti e agriturismi, che operano nel territorio PROVINCIALE (zona vocata per la produzione dei TARTUFI sia bianchi che neri) si indica sul menu il TARTUFO in modo generico "PASTA AL TARTUFO" - "PASTA AL TARTUFO NERO", per poi somministrare tartufi di scarsa qualità provenienti spesso da altre zone e quindi violando esplicitamente la legge Nazionale 12 maggio 1991 N°162 art. 7, in cui deve essere indicata la specie di tartufo cucinata indicando anche con il nome latino, altrimenti si è davanti ad una frode alimentare. Ciò che accade è un forte danno per l'economia della nostra zona ed una frode a carico del consumatore che viene nelle nostre zone a mangiare il tartufo pregiato. Faccio presente che è OBBLIGO del nostro CORPO DI POLIZIA PROVINCIALE di controllare in riguardo art. 15 COMMA 1 oltre che della forestale. Al fine di tutelare; la suddetta legge deve essere fatta rispettare al fine che speculatori da quattro soldi, non danneggino IRREVERSIBILMENTE un settore importante della nostra economia, e non frodino i loro clienti. Sarebbe inoltre opportuno che dichiarino oltre l'indicazione della specie, se il prodotto sia fresco o conservato”.
Gc13075.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 27 febbraio 2013 - “Faccio presente – scrive in un Ordine del Giorno IL capogruppo di Umbria Tricolore Giancarlo Carocci - che nella maggior parte dei ristoranti e agriturismi, che operano nel territorio PROVINCIALE (zona vocata per la produzione dei TARTUFI sia bianchi che neri) si indica sul menu il TARTUFO in modo generico "PASTA AL TARTUFO" - "PASTA AL TARTUFO NERO", per poi somministrare tartufi di scarsa qualità provenienti spesso da altre zone e quindi violando esplicitamente la legge Nazionale 12 maggio 1991 N°162 art. 7, in cui deve essere indicata la specie di tartufo cucinata indicando anche con il nome latino, altrimenti si è davanti ad una frode alimentare. Ciò che accade è un forte danno per l'economia della nostra zona ed una frode a carico del consumatore che viene nelle nostre zone a mangiare il tartufo pregiato. Faccio presente che è OBBLIGO del nostro CORPO DI POLIZIA PROVINCIALE di controllare in riguardo art. 15 COMMA 1 oltre che della forestale. Al fine di tutelare; la suddetta legge deve essere fatta rispettare al fine che speculatori da quattro soldi, non danneggino IRREVERSIBILMENTE un settore importante della nostra economia, e non frodino i loro clienti. Sarebbe inoltre opportuno che dichiarino oltre l'indicazione della specie, se il prodotto sia fresco o conservato”.
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