Pesa il mancato finanziamento da parte della Regione delle funzioni trasferite. La Presidente: “Serve cambio di passo”
(Cittadino e Provincia) Perugia 26 aprile ‘22 – E’ stato approvato con 7 voti favorevoli e 4 contrari, dal Consiglio Provinciale, il Rendiconto della Gestione 2021. A relazionare è stata la Consigliera delegata al Bilancio che è entrata nel dettaglio dei documento illustrando il conto del bilancio al 31 dicembre 2012 che chiude con un avanzo di 2.877.822 euro da destinare ad investimenti.
“Si parte da un risultato di amministrazione per l’esercizio 2021 di 111.496.189 euro a cui vanno tolti, il fondo crediti di dubbia esigibilità e fondo di svalutazione per 63.330.518 euro e il fondo perdite società partecipate e contenziosi 10.254.520. Il totale di parte accantonata risulta essere di 67.887.789 al quale vanno sottratti ancora tutta la parte vincolata, che comprende in parte anche la contrazione di mutui, e vincoli di vari legati all’Ente, per arrivare, come detto, ad un risultato di amministrazione di 2.877.822 euro.
La Provincia mostra un bilancio in salute – è stato detto dalla Consigliera delegata - resta aperta la questione della diffida ad adempiere deliberata dal Consiglio Provinciale a settembre del 2021 nei confronti della Regione dell’Umbria per il mancato finanziamento delle funzioni trasferite”. Nelle considerazione finali del collegio dei revisori gli stessi sollecitano l’Ente a provvedere ad una celere definizione di un accordo, nel quadro della tutela dei legittimi interessi dell’Ente.
Al dibattito è intervenuto l’esponente di Forza Italia che nell’annunciare il proprio voto contrario, ha rilevato come a fronte di una serie di aspetti positivi, quali il fatto che non sia stato necessario ricorrere alle anticipazioni di cassa o che l’indicatore dei pagamenti ai fornitori sia in netto miglioramento, vi sono degli elementi “non convincenti”. Tra questi "i rapporti con la Regione che continuano a rimanere irrisolti, il peggioramento della capacità di riscossione, l’equilibrio complessivo che si presenta con un saldo negativo, l’accantonamento pari a 5,8 milioni di euro apparso improvvisamente nel 2021".
Alla vicenda aperta nei confronti della Regione ha fatto riferimento anche l’esponente della Lega, ritenendo che negli anni passati la questione non sia stata trattata con sufficiente attenzione. “Ma – ha aggiunto – vi sono altre partite importanti rispetto ai crediti di dubbia esigibilità, che in futuro dovranno essere affrontati con maggiore attenzione”.
Dal Pd sono invece giunte considerazioni positive rispetto al Consuntivo. “Nonostante le difficoltà – è stato detto – si è riusciti a perseguire gli obiettivi programmatici, investendo sul territorio e ripianando i debiti degli anni precedenti”.
Di lavoro straordinario del Servizio finanziario ha infine parlato la presidente della Provincia, che ha chiuso il dibattito consiliare, rivolgendo un ringraziamento anche al Collegio dei revisori dei Conti. E come sottolineato da questi ultimi, centrale rimane la questione dei rapporti tra le due massime istituzioni umbre sulla gestione delle funzioni delegate. “Fin dal primo giorno del nostro insediamento – ha riferito la presidente – ci siamo adoperati nei tavoli di confronto, fino a giungere all’incontro plenario del 1° marzo in cui, con grande assunzione di responsabilità, la Provincia si è fatta promotrice di una proposta di soluzione assolutamente fattibile per gli Enti coinvolti. A tale incontro non è purtroppo seguito alcun riscontro né azione da parte della Regione che non ha nè firmato il verbale, che pure era stato congiuntamente elaborato, nè tantomeno ha fattivamente posto in atto un iter tale da garantire almeno l’avvio delle necessarie procedure finanziarie per ripagare il debito. Con effetti negativi sul prossimo bilancio di previsione che già, anche per i noti problemi di aumento delle spese correnti ed energetiche, si preannuncia complesso per la Provincia come per tutti gli enti pubblici. Questo percorso non può continuare in questi termini: la Provincia esercita, per delega regionale, funzioni essenziali come la manutenzione delle strade regionali cioè della rete viaria più importante del territorio; non può e non potrà più farlo se non a fronte della elargizione dei fondi che la Regione deve almeno cominciare a versare. Serve un cambio di passo e un altro tipo di azione. Altrimenti, a salvaguardia della sicurezza dei nostri cittadini, saremo costretti a chiudere le strade”.
Pi22063.DB/ET
(Cittadino e Provincia) Perugia 26 aprile ‘22 – E’ stato approvato con 7 voti favorevoli e 4 contrari, dal Consiglio Provinciale, il Rendiconto della Gestione 2021. A relazionare è stata la Consigliera delegata al Bilancio che è entrata nel dettaglio dei documento illustrando il conto del bilancio al 31 dicembre 2012 che chiude con un avanzo di 2.877.822 euro da destinare ad investimenti.
“Si parte da un risultato di amministrazione per l’esercizio 2021 di 111.496.189 euro a cui vanno tolti, il fondo crediti di dubbia esigibilità e fondo di svalutazione per 63.330.518 euro e il fondo perdite società partecipate e contenziosi 10.254.520. Il totale di parte accantonata risulta essere di 67.887.789 al quale vanno sottratti ancora tutta la parte vincolata, che comprende in parte anche la contrazione di mutui, e vincoli di vari legati all’Ente, per arrivare, come detto, ad un risultato di amministrazione di 2.877.822 euro.
La Provincia mostra un bilancio in salute – è stato detto dalla Consigliera delegata - resta aperta la questione della diffida ad adempiere deliberata dal Consiglio Provinciale a settembre del 2021 nei confronti della Regione dell’Umbria per il mancato finanziamento delle funzioni trasferite”. Nelle considerazione finali del collegio dei revisori gli stessi sollecitano l’Ente a provvedere ad una celere definizione di un accordo, nel quadro della tutela dei legittimi interessi dell’Ente.
Al dibattito è intervenuto l’esponente di Forza Italia che nell’annunciare il proprio voto contrario, ha rilevato come a fronte di una serie di aspetti positivi, quali il fatto che non sia stato necessario ricorrere alle anticipazioni di cassa o che l’indicatore dei pagamenti ai fornitori sia in netto miglioramento, vi sono degli elementi “non convincenti”. Tra questi "i rapporti con la Regione che continuano a rimanere irrisolti, il peggioramento della capacità di riscossione, l’equilibrio complessivo che si presenta con un saldo negativo, l’accantonamento pari a 5,8 milioni di euro apparso improvvisamente nel 2021".
Alla vicenda aperta nei confronti della Regione ha fatto riferimento anche l’esponente della Lega, ritenendo che negli anni passati la questione non sia stata trattata con sufficiente attenzione. “Ma – ha aggiunto – vi sono altre partite importanti rispetto ai crediti di dubbia esigibilità, che in futuro dovranno essere affrontati con maggiore attenzione”.
Dal Pd sono invece giunte considerazioni positive rispetto al Consuntivo. “Nonostante le difficoltà – è stato detto – si è riusciti a perseguire gli obiettivi programmatici, investendo sul territorio e ripianando i debiti degli anni precedenti”.
Di lavoro straordinario del Servizio finanziario ha infine parlato la presidente della Provincia, che ha chiuso il dibattito consiliare, rivolgendo un ringraziamento anche al Collegio dei revisori dei Conti. E come sottolineato da questi ultimi, centrale rimane la questione dei rapporti tra le due massime istituzioni umbre sulla gestione delle funzioni delegate. “Fin dal primo giorno del nostro insediamento – ha riferito la presidente – ci siamo adoperati nei tavoli di confronto, fino a giungere all’incontro plenario del 1° marzo in cui, con grande assunzione di responsabilità, la Provincia si è fatta promotrice di una proposta di soluzione assolutamente fattibile per gli Enti coinvolti. A tale incontro non è purtroppo seguito alcun riscontro né azione da parte della Regione che non ha nè firmato il verbale, che pure era stato congiuntamente elaborato, nè tantomeno ha fattivamente posto in atto un iter tale da garantire almeno l’avvio delle necessarie procedure finanziarie per ripagare il debito. Con effetti negativi sul prossimo bilancio di previsione che già, anche per i noti problemi di aumento delle spese correnti ed energetiche, si preannuncia complesso per la Provincia come per tutti gli enti pubblici. Questo percorso non può continuare in questi termini: la Provincia esercita, per delega regionale, funzioni essenziali come la manutenzione delle strade regionali cioè della rete viaria più importante del territorio; non può e non potrà più farlo se non a fronte della elargizione dei fondi che la Regione deve almeno cominciare a versare. Serve un cambio di passo e un altro tipo di azione. Altrimenti, a salvaguardia della sicurezza dei nostri cittadini, saremo costretti a chiudere le strade”.
Pi22063.DB/ET