(Cittadino e Provincia) Perugia, 24 gennaio ’14 - Durante la seduta del Consiglio provinciale del 23 gennaio 2013, sono state presentate due interrogazioni riguardanti la Polizia provinciale, il suo funzionamento e le prerogative che ne guidano gli interventi. Nella prima, avente ad oggetto proprio “il funzionamento della polizia provinciale”, il capogruppo dei Socialisti Riformisti per l’Umbria, Enrico Bastioli, dopo avere sottolineato il ruolo fondamentale della Polizia provinciale come polizia di prossimità, chiede come mai, in conseguenza di un accordo con la Regione che prevedeva una convenzione per un presidio da parte della Polizia provinciale stessa presso i Palazzo Donini e il Broletto si siano lasciati sguarniti gli uffici provinciali che erano, invece, presidiati anche sulla spinta dei fatti criminosi che erano avvenuti proprio all’interno della Regione. In sostanza, il capogruppo Bastioli, chiede di fare chiarezza sul ruolo rivestito dalla Polizia provinciale nel controllo del territorio anche alla luce del patto siglato nel 2008 dal Prefetto di Perugia, dal Sindaco e dai Presidenti della Provincia e della Regione Umbria che sembra si sia andato modificando nella prassi. L’assessore Domenico De Marinis, rispondendo, ha dapprima fatto una rapida ricognizione sul ruolo ed il funzionamento attuale del corpo di Polizia provinciale, puntualizzando, poi, come anche il controllo dei palazzi della Regione, attuato previa convenzione, rientri complessivamente nel più ampio Patto per Perugia sicura, ricordando infine che per quanto attiene il presidio degli uffici provinciali esso continui tutt’ora, mettendo in rilievo la forte dinamicità dei servizi, tramite la centrale operativa che permette un controllo puntuale delle numerose sedi della Provincia. Bastioli, dichiarandosi complessivamente soddisfatto per la risposta, ha ribadito la necessità di un utilizzo delle forze disponibili che non sia caratterizzato da un qualche spreco. Nella seconda interrogazione, avente ad oggetto il “funzionamento della sala operativa del Corpo della Polizia provinciale” il Capogruppo di Rifondazione Comunista, Luca Baldelli, stante il fatto che la sala operativa non risulta funzionante per l’intero arco della giornata, chiede se non sia il caso di pensare ad un allungamento del suo periodo di funzionamento, in considerazione del ruolo fondamentale che la Provincia svolge per la tutela della sicurezza dei cittadini, con risultati oltremodo apprezzabili, e con la necessità dunque di migliorare il servizio di cui la sala operativa è snodo e anima. L’assessore De Marinis, rispondendo, ha fatto presente come, in ogni caso, il servizio e la sala stessa siano funzionanti per 24 ore, visto che nelle ore notturne è in atto la reperibilità del personale. Baldelli, dichiarandosi soddisfatto, ha sollecitato un rapporto più stretto con altri corpi di Polizia per un controllo del territorio definibile, in qualche modo, “democratico” .
Oi14042.CC
(Cittadino e Provincia) Perugia, 24 gennaio ’14 - Durante la seduta del Consiglio provinciale del 23 gennaio 2013, sono state presentate due interrogazioni riguardanti la Polizia provinciale, il suo funzionamento e le prerogative che ne guidano gli interventi. Nella prima, avente ad oggetto proprio “il funzionamento della polizia provinciale”, il capogruppo dei Socialisti Riformisti per l’Umbria, Enrico Bastioli, dopo avere sottolineato il ruolo fondamentale della Polizia provinciale come polizia di prossimità, chiede come mai, in conseguenza di un accordo con la Regione che prevedeva una convenzione per un presidio da parte della Polizia provinciale stessa presso i Palazzo Donini e il Broletto si siano lasciati sguarniti gli uffici provinciali che erano, invece, presidiati anche sulla spinta dei fatti criminosi che erano avvenuti proprio all’interno della Regione. In sostanza, il capogruppo Bastioli, chiede di fare chiarezza sul ruolo rivestito dalla Polizia provinciale nel controllo del territorio anche alla luce del patto siglato nel 2008 dal Prefetto di Perugia, dal Sindaco e dai Presidenti della Provincia e della Regione Umbria che sembra si sia andato modificando nella prassi. L’assessore Domenico De Marinis, rispondendo, ha dapprima fatto una rapida ricognizione sul ruolo ed il funzionamento attuale del corpo di Polizia provinciale, puntualizzando, poi, come anche il controllo dei palazzi della Regione, attuato previa convenzione, rientri complessivamente nel più ampio Patto per Perugia sicura, ricordando infine che per quanto attiene il presidio degli uffici provinciali esso continui tutt’ora, mettendo in rilievo la forte dinamicità dei servizi, tramite la centrale operativa che permette un controllo puntuale delle numerose sedi della Provincia. Bastioli, dichiarandosi complessivamente soddisfatto per la risposta, ha ribadito la necessità di un utilizzo delle forze disponibili che non sia caratterizzato da un qualche spreco. Nella seconda interrogazione, avente ad oggetto il “funzionamento della sala operativa del Corpo della Polizia provinciale” il Capogruppo di Rifondazione Comunista, Luca Baldelli, stante il fatto che la sala operativa non risulta funzionante per l’intero arco della giornata, chiede se non sia il caso di pensare ad un allungamento del suo periodo di funzionamento, in considerazione del ruolo fondamentale che la Provincia svolge per la tutela della sicurezza dei cittadini, con risultati oltremodo apprezzabili, e con la necessità dunque di migliorare il servizio di cui la sala operativa è snodo e anima. L’assessore De Marinis, rispondendo, ha fatto presente come, in ogni caso, il servizio e la sala stessa siano funzionanti per 24 ore, visto che nelle ore notturne è in atto la reperibilità del personale. Baldelli, dichiarandosi soddisfatto, ha sollecitato un rapporto più stretto con altri corpi di Polizia per un controllo del territorio definibile, in qualche modo, “democratico” .
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